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"Le elezioni si vincono al centro", una Fake News da sfatare.

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“Le elezioni si vincono al centro”. “Bisogna conquistare il voto dei moderati”. Da quando seguo la politica, diciamo da un 25 anni, il che grossomodo coincide con l’avvento della Seconda Repubblica, sento insistentemente ripetere questa frase nei talk-show, oppure posso leggere articolate riflessioni sui principali quotidiani che ci spiegano la necessità di “conquistare” i voti dei moderati, fondamentali per la vittoria elettorale. Vorrei provare, dati alla mano, a smentire questo luogo comune che da anni a mio parere “inquina” il dibattito politico. Partiamo dalle ultime elezioni . A leggere gli editoriali dei giornaloni, non si poteva vivere senza Draghi. A sentire Confindustria, Draghi era la salvezza del paese. Su tutti i canali Tv fior fior di opinionisti a ricordarci che per vincere era necessario porsi in continuità con la famosa “Agenda Draghi”. Possiamo dire che a sostenere tale agenda, seppure in forme diverse, ci hanno pensato Azione ed il Partito Democratico. Azione ha ot

A spasso nel Reatino

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SI RINGRAZIA OFFICINAVISIVA PER LE FOTO “Sulla strada del tartufo e della campagna”. Domenica scorsa sono stato uno dei trenta partecipanti di questa bella iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, che ha visto giornalisti, blogger e appassionati di trekking ad attraversare aree naturalistiche dai panorami suggestivi, in un itinerario di 7 km. che ha collegato i due borghi di Belmonte e Rocca Sinibalda incrociando anche una parte del Cammino di San Benedetto. Vorrei darne un breve resoconto, sottolineando gli aspetti positivi ma anche alcune criticità, per i lettori di queste pagine. Appuntamento alle 9.45 a Belmonte in Sabina, parto da Roma con due amici, percorriamo la Salaria, e per noi “cittadini” abituati allo smog ed al panorama dei palazzi, lo sguardo inizia piacevolmente a perdersi nelle vallate e nel verde del reatino. Arriviamo, e come ogni gita che si rispetti, cerchiamo un bar, sia per un caffè sia insomma prima di metterci in marcia meglio andare a

Una bella manifestazione, raccontata male.

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Sabato scorso ho partecipato alla manifestazione per la Pace organizzata da organizzazioni e sindacati riunite nella piattaforma “Europe for Peace”. Vorrei condividere con voi alcune osservazione, particolarmente riguardo alla copertura mediatica della manifestazione, che a mio parere è stata, e mi riferisco in particolare al Tg1 delle 20.00, il Tg più seguito d’Italia, scarsa ed inadeguata. Per chi non mi conosce, mi presento. Lavoro a Rai Parlamento come assistente ai programmi, ho un tesserino da giornalista pubblicista (al momento sono in cerca di una collaborazione), sono membro da molti anni della Comunità di Sant’Egidio, una della realtà promotrici della manifestazione. Andiamo con ordine, prima vi espongo come il Tg1 ha dato nota della manifestazione, poi vi dirò quello che ho visto io. 20.03 – Collegamento con l’inviato da Piazza San Giovanni in Laterano, ovviamente manifestazione finita e quindi piazza vuota, che senso ha collegarsi da lì onestamente mi sfugge. Trenta secon

Pagelle Post-Elettorali

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E’ passato un mese dalle elezioni, sono stati eletti i Presidenti di Camera e Senato, sono state effettuate le consultazioni al Quirinale, il Governo Meloni ha ottenuto la fiducia di Camera e Senato. Insomma, da qui in poi, nel bene o nel male, si fa sul serio, e da cittadino italiano, pur non avendolo votato, faccio gli auguri al nuovo Governo sperando che faccia il bene del Paese. Detto ciò, questo mese ben più di qualcosa ci ha raccontato, i leader ci hanno messo la faccia, ne sono successe di cotte e di crude. Qui le mie pagelle, che non sono… relative alla simpatia o alla stima per l’uno o per l’altro leader, ma sono relative al comportamento tenuto in questo mese. Premessa, a me piace giocare a carte scoperte. Io ho votato Sinistra/Verdi, sperando in una vittoria del fronte progressista. Sono quindi ovviamente deluso dal risultato elettorale, ma, siamo in democrazia, complimenti ai vincitori. Ora i voti. MARIO DRAGHI:   9 Il Premier uscente ha dimostrato ancora una volta di e

L'analisi del voto, dal Terzo Polo al Centrodestra

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Segue dall'articolo precedente Terzo Polo. Prima di tutto, dovremmo chiamarlo quarto, in quanto numeri alla mano arriva dopo il Centrodestra, il Centrosinistra, il Movimento 5 Stelle. Provo ad essere "neutrale" nel giudizio, pur non avendo una particolare simpatia verso i due leader in questione. Detto ciò, il 7,7% non può essere considerato un fallimento, non è un brutto risultato, ma non è neanche la doppia cifra agognata da Renzi e Calenda, e soprattutto, lo ha detto lo stesso leader di Azione, è fallito il tentativo di fermare l'avanzata della destra. I flussi elettorali ce lo diranno meglio, ma probabilmente il Terzo Polo i voti li ha risucchiati a sinistra e non a destra. Da forza di opposizione, reggerà la strana alleanza? C'è una considerazione che va fatta, e che in parte riprendo dall'amico Gavino Pala, attento analista politico. Ci è stato raccontato per mesi che Draghi avesse una enorme popolarità, che il cittadino medio era entusiasta della esperi

Il Punto politico (partendo da sinistra)

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Il punto politico. Vorrei provare ad analizzare per i miei lettori non tanto l'esito principale di queste elezioni, ma le "sfumature" che poi sono in certi casi dei singoli macigni, dei risultati dei singoli partiti. Analisi condita da qualche....spunto per il futuro. Per esigenze di spazio, ci saranno due articoli, questo dedicato alle forze minori, al Movimento 5 Stelle ed al Centrosinistra, il successivo dedicato al Centrodestra ed al Terzo (in realtà quarto) polo. Allora, a me piace giocare a carte scoperte, ho votato Sinistra/Verdi nella speranza di una vittoria della coalizione di centrosinistra, quindi di fatto ho perso, in maniera anche abbastanza netta. - Nessuna sorpresa tra le liste minori. Adinolfi, Paragone, De Magistris, chi è andato meglio chi peggio, nessuno pero si è avvicinato alla soglia di sbarramento del 3% - Movimento 5 Stelle, forse la vera sorpresa di queste elezioni. Due mesi fa tutti li davamo per moribondi, attorno al 6-7%, indubbiamente la line

Meloni, Draghi: la strana coppia

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Giorgia Meloni Presidente del Consiglio, Mario Draghi Presidente della Repubblica, questo lo scenario che prevedo da qui alla primavera del 2023. (Chiarisco subito, non è lo scenario per cui faccio il tifo) . Il 25 settembre si vota, non mi immagino grandi sorprese rispetto a quanto prevedono i sondaggi. Punto più, punto meno, il centrodestra, anche "per merito" di una pessima legge elettorale, otterrà una larga maggiorana parlamentare. Ora, per quanto i rapporti nel centrodestra siano tutt'altro che sereni, la presa del potere è un cemento resistente alle divisioni. Ci sarà qualche lite, qualche minaccia, qualche veto, ma tutto lascia presagire che Mattarella darà l'incarico di Premier alla leader del partito più votato, quindi a Giorgia Meloni. Ora, la ragazza è sveglia, ed ha capito che può anche stravincere, ma che senza l'appoggio, o quantomeno una "neutralità" di Bruxelles e Washington, il suo mandato non durerebbe a lungo. Non a caso, da qualche

Reddito di cittadinanza, una legge migliorabile

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Oggi parliamo di Reddito di cittadinanza, uno dei temi al centro del dibattito politico. Vorrei darvi il mio parere, in base ad alcune esperienze che ho vissuto in questi ultimi anni. (il linguaggio dell'articolo è informale, stile post di Facebook). Allora, tendenzialmente, quando i 5stelle lo proposero in campagna elettorale, ero contrario, l'idea che ti pago per non far nulla non mi fa impazzire, e tendenzialmente sono d'accordo che lo Stato deve creare lavoro e non pagarti per stare a casa. Questa è la teoria. Nella pratica, il reddito di cittadinanza è stato uno strumento utilissimo per le tante persone che hanno perso il lavoro (specie durante la pandemia), ed è stato molto utile per le tante persone (e ce ne sono tante) che per un motivo o un altro non sono in grado di lavorare. Ecco, io prima di tutto opererei una distinzione, delle commissioni mediche dovrebbero chiarire chi è in grado e chi no di lavorare. In seconda battuta, è del tutto inesistente la parte dell&

Il Mozambico, così lontano così vicino.

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Così lontano (8.000 kilometri la distanza tra Roma e Maputo, 14-18 ore di aereo a seconda delle combinazioni di volo), così vicino, parlo del Mozambico, legato all’Italia per motivi storici (la Pace firmata a Roma il 4 ottobre del 1992), economici (l’estrazione del gas di cui tanto abbiamo bisogno), ambientali (il grande tema del cambiamento climatico). Il Mozambico, solitamente lontano dai riflettori dei media italiani, ha tristemente conquistato una settimana di notorietà a causa della morte di Suor Maria de Coppi, religiosa comboniana uccisa in un agguato terroristico lo scorso 7 settembre nella sua missione nel nord del paese, agguato rivendicato d al sedicente Stato islamico (Isis). Secondo la Bbc, l'organizzazione jihadista ha pubblicato la rivendicazione su alcuni suoi account sull'app di messaggistica Telegram a nome della Provincia dello Stato Islamico nell'Africa Centrale. Nel suo comunicato, precisa l'emittente britannica, l'Isis afferma di aver ucciso l

Le pagelle della politica

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Il “nuovo” Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella, che prende il posto di Sergio Mattarella. Per quanto mi riguarda, ho enorme stima del Capo dello Stato, che in questi anni ha dimostrato empatia, saggezza, acume politico, pazienza… è stato una autorità morale e si e messo a disposizione di tutti al di sopra delle parti, simboleggiando il senso stesso della Unità Nazionale. Detto ciò, per quanto alla fine da cittadino mi rassicura la permanenza di Mattarella al Colle, da osservatore della politica ritengo che il sistema dei partiti, nel suo complesso, abbia dimostrato in questi giorni una palese inadeguatezza, e la scelta di “obbligare” un ultraottantenne che giustamente voleva godersi la pensione a restare in sella, la trovo alquanto disonorevole, la ritengo una sconfitta della politica. Mi aspetto alle prossime elezioni una forte ventata di astensionismo. SILVIO BERLUSCONI: 3     Il Cavaliere per oltre un mese ha tenuto la coalizione di centrodestra in ostaggio, portando