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Sant'Egidio, indagine su RSA e case di riposo: "un'eterna zona rossa".

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Rapporto della Comunità sulle case di riposo. Dati e proposte per mettere fine alla "eterna zona rossa" per gli anziani ricoverati in strutture assistenziali. “ Un atto di indignazione morale di fronte ai dati sempre più gravi, da inizio pandemia ad oggi, sul mondo delle Rsa, delle case di riposo e delle residenze per anziani ". Così Marco Impagliazzo , presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha aperto la conferenza stampa che ha illustrato i risultati di un'inchiesta condotta in questi mesi sulla condizione degli anziani istituzionalizzati nel tempo della pandemia.  “ Denunciamo il fatto che ci troviamo in una eterna ‘zona rossa’ anche in questi giorni quando quasi tutta l’Italia è arrivata alla zona gialla”, ha aggiunto Impagliazzo, sottolineando anche quanto l’universo delle RSA non sia stato per nulla beneficiato dalle potenzialità della rete. “Per le scuole e per i più piccoli si è attivata la DAD, molte persone hanno lavorato in smart-working, perché n

Sant'Egidio, #Natalepertutti, intervista a Marco Impagliazzo (ASSISI 24/12/2020)

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Sant’Egidio, un Natale diverso ma con gli amici e il calore di sempre, questo lo slogano con cui, durante una recente conferenza stampa, sono state presentate le iniziative di quello che sarà un #natalepertutti. Abbiamo chiesto a Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio nonché professore di Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre e storico della Chiesa (in libreria il suo ultimo lavoro, “Roma, la Chiesa e la Città nel XX secolo”, A.Riccardi – M.Impagliazzo, Edizioni San Paolo), di approfondire per i lettori di queste pagine il senso peculiare di questo Natale 2020, nel tempo della pandemia .  Professor Impagliazzo, quali le particolarità di questo #natalepertutti? Come non smarrire il senso del Natale in quest’anno così difficile per ognuno di noi? Nel buio, nel timore e nella preoccupazione di questo tempo, si accende una luce, una grande luce che il Papa ha indicato nell’enciclica “Fratelli Tutti”, che è quella della fraternità universale. Sant’Egidio v

Reportage da Lesbo: Il Cimitero dei Gommoni

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Se siete dei lettori di questo blog, probabilmente già saprete che ho passato una settimana di “vacanze solidali” con la Comunità di Sant’Egidio sull’isola greca di Lesbo, compiendo attività di supporto ai migranti, prevalentemente provenienti da Siria ed Afghanistan, ospitati nel campo profughi di Moria.                                                              CIMITERO DEI GOMMONI Al termine della settimana, in compagnia sia degli altri volontari italiani sia di un gruppetto di rifugiati afghani, diciamo “residenti stanziali” sull’isola e nostri validissimi aiutanti durante la settimana di lavoro, abbiamo visitato quello che viene chiamato il cimitero dei giubbotti , un luogo che a mio parere tutti una volta nella vita dovrebbero visitare. Provo a raccontarvi alcune sensazioni, accompagnando il tutto con alcune fotografie che aiutano a capire il contesto.                                     CASTELLO DI METIMNA Metimna (anche se i locali continuano ad u

Reportage da Lesbo: prima della partenza

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Lesbo è un’isola greca situata nell’Egeo nordorientale, di fronte alle coste della Turchia, famosa per aver dato i natali nel VII secolo A.C. ai poeti lirici Alceo e Saffo. In tempi più recenti però l’isola è diventata tristemente famosa all’opinione pubblica internazionale in quanto qui si trova il centro per migranti più grande d’Europa, quello di Moria, visitato anche da Papa Francesco nell’Aprile del 2016.   L’Isola di Lesbo, naturalisticamente molto bella, si è di fatto trasformata in una prigione a cielo aperto per oltre 10mila profughi qui presenti da mesi se non da anni ; Lesbo simboleggia il fallimento delle politiche dell’Unione Europea, incapace di gestire con lungimiranza e visione un fenomeno indubbiamente complesso come quello migratorio. Sarò nell’Isola con alcuni amici e volontari della Comunità di Sant’Egidio dal 20 al 28 Luglio (altri di noi garantiranno una presenza per tutto il mese di Agosto) e prima di partire ho pensato di condividere co

Pranzo Siriano a Frosinone

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Come promesso ai nuovi lettori di Palla Break , su questo blog ci sarà sempre uno spazio dedicato alle Buone Notizie, quella che mi accingo a raccontarvi è di fatto la prima Good News del mio nuovo Blog. Per usare un motto, meno FAKE NEWS, più Buone Notizie. Sabato scorso sono stato a Frosinone ed ho gustato un tipico pranzo siriano. Direte voi, ha aperto un ristorante etnico nel cuore della Ciociaria? No, anzi senza nulla togliere alla cucina siriana, la zona del frusinate è piena di ristoranti accoglienti dove poter gustare le prelibatezze ciociare, eppure il mio è stato un pranzo non solo buono, ma anche piacevole, sereno, vissuto in un clima familiare, arricchito dal profumo della solidarietà ed insaporito dal calore della accoglienza. Andiamo con ordine. Sul Sole24Ore dello scorso 27 Marzo leggiamo: “ Sono arrivati questa mattina da Beirut all’aeroporto di Fiumicino 43 profughi siriani grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione de

Il freddo riscalda il cuore

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E’ passata la mezzanotte, ho da poco finito di cenare e sono stanco, ma preferisco fissare a caldo (scusate la…freddura!) le sensazioni che mi ha lasciato questa serata, che ho passato distribuendo coperte ed abiti invernali in compagnia di tanti studenti della Università Cattolica di Roma. Andiamo con ordine. La neve a Roma è uno spettacolo, un evento di una bellezza rara che accende la fantasia di grandi e piccini. Passati però i momenti di spensieratezza, sorgono i problemi: quelli ordinari e risolvibili di chi, come me e molti altri romani, non è riuscito ad andare al lavoro ed ha avuto difficoltà negli spostamenti a causa della neve ma comunque sa di avere un letto comodo ed una casa accogliente, quelli straordinari e purtroppo spesso senza alcuna risposta di chi una casa non ce l’ha. Diranno i miei lettori, a risolvere i problemi dei cittadini (“normali” e senza fissa dimora) ci pensa l’amministrazione comunale. Non mi dilungo, sottolineo solo che nonostante i ripet

Tornano le Buone Notizie!

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I venti di guerra dalla Corea del Nord, gli ultimi violenti casi di cronaca (già di per sé gravi, ma quotidianamente amplificati dal sensazionalismo e dalla ricerca dei dettagli pruriginosi che tanto di moda vanno nei media italiani), la “solita” conflittualità politica. Eppure, le buone notizie ci sono, esistono, ci donano speranza ed altro non aspettano che di essere portate alle luci della ribalta. Mi fa innanzitutto piacere che il “Corriere della Sera”, probabilmente il più prestigioso quotidiano italiano (anche se personalmente ho fortissime perplessità sulle scelte editoriali adottate dal neo proprietario Urbano Cairo) mi abbia “rubato” l’idea ed iniziato a pubblicare, ogni martedì, un inserto dedicato alle Buone Notizie. In bocca al lupo al quotidiano di Via Solferino. Tre sono a mio parere le Buone Notizie dell’ultima settimana che meritano un approfondimento: Il Pil Europeo che cresce grazie a donne e migranti, i progressi per la stabilizzazione politica del Centrafrica

Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare

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“A casa” e “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” (Matteo 25) sono i due titoli scelti da Gianfranco Filacchione per la sua tavola dedicata al “centro polifunzionale della solidarietà” di Via Anicia – Roma. Vorrei accompagnare i miei lettori alla scoperta di questa preziosa opera, dono dell’autore al Centro di Via Anicia. Devo necessariamente compiere due premesse, in parte collegate. Per quanto io possa provare a dare un tono “giornalistico e neutrale” a queste righe, sono emotivamente coinvolto e, per citare l’autore della tavola, abitante della casa bella ed accogliente di Via Anicia. Seconda premessa, Filacchione è un artista a tutto tondo, musicista, pittore, nonché architetto presso la Sovrintendenza Capitolina, ma per me resta prevalentemente un "compagno di merende" del Sabato (coppia fissa, io al cancello, lui alle firme), nonchè un caro amico. Con queste premesse, proverò ad illustrare ai miei lettori la tavola e con essa, le opere misericordiose c