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Buon lavoro Joe B

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Il popolo americano ha parlato. Ci hanno votato 74 milioni di americani, più di qualsiasi altra elezione presidenziale della storia americana”. Subito dopo la rivendicazione della vittoria, è però arrivata la mano tesa ai repubblicani: “Prometto di essere un presidente che cercherà non di dividere, ma di unire – ha detto -. Un presidente che non vede Stati rossi o Stati blu, ma solo gli Stati Uniti d’America”. Con queste parole il neo presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, si è presentato al suo paese ed al mondo. Eppure, lo sapete, per qualche giorno siamo stati col fiato sospeso, seguendo le evoluzioni di una votazione in bilico (questo blog ritiene le accuse di brogli da parte di Trump l’ultima Fake News della sua presidenza). Ebbene, noi di Palla Break siamo in grado di svelarvi il motivo di tale attesa… Come potete vedere nella vignetta, il nostro Joe Bevi (avatar del fumettista romano Giorgio Bevilacqua) si è precipitato a Torino, violando la zona rossa, per lanciar

Buone Notizie dal Mondo

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L’attenzione dei media è quasi del tutto focalizzata sulla questione Greca. Ci sono però alcune buone notizie provenienti da tutto il mondo che a mio parere meritano di essere segnalate. Iniziamo da una foto, l’avrete vista su qualche giornale online, ed è una bella immagine di speranza. Siamo nelle Filippine, e si vede un bambino con un banchetto ed un libro di fronte ad una vetrina. Il piccolo non è attratto dai prodotti in vendita, ma…dalla luce! Possiamo immaginare che nella casa o baracca dove vive non sia presente la corrente elettrica, allora con ingegno si è attrezzato e si è messo a studiare sfruttando l’illuminazione del negozio. Non conosciano nulla di lui, ma sappiamo che ha voglia di studiare e siamo certi che grazie alla sua forza di volontà andrà lontano. E’ comunque un segnale di speranza vedere un bambino che ha fiducia nello studio,  nella scuola e nel futuro. Sempre in ambito scolastico, una notizia che viene dal Burkina Faso. Grazie al Programma Bravo

Il lavoro diplomatico, e silenzioso, di Papa Francesco.

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Il 7 febbraio 1962, il presidente degli Stati Uniti, J.F. Kennedy ampliò le restrizioni commerciali varate da Eisenhower nell'ottobre 1960 e impose l'embargo su ogni tipo di scambio tra Stati Uniti e Cuba. L’anno prima la Germania Est, per impedire ogni tipo di contatto tra le due zone di Berlino, eresse il muro che divideva la città. Da allora sono passati più di cinquant’anni, a Berlino il muro da 25 anni è caduto sotto i colpi della democrazia. Il regime che dalla seconda guerra mondiale fino alla fine degli anni 80 aveva contribuito a divide il mondo in due blocchi sotto la minaccia di una devastante guerra mondiale è finito. Si sono susseguiti 9 Presidenti negli Stati Uniti e Fidel ha abdicato nei confronti di Raul. Si sono susseguite guerre, firmato trattati di pace. Alcuni stati sono sorti e altri sono spariti cambiando la geografia del pianeta. Mentre il mondo cambiava completamente Stati Uniti e Cuba continuavano a non avere nessun tipo di rapporto.