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I primi 100 giorni del Governo Meloni.

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Pochi giorni fa il Governo Meloni ha tagliato il traguardo dei 100 giorni, un tempo ovviamente ancora limitato per poter dare un giudizio complessivo, allo stesso tempo uno spazio temporale non troppo ristretto per poterne valutare i primi passi, le scelte di indirizzo, la “postura” e la collocazione sullo scenario internazionale.  Mi permetto di dare il mio modesto giudizio all’operato della Premier e della compagine di Governo. Non mi piace giocare a carte coperte, io questo Governo non l’ho votato, ciononostante vorrei provare ad essere più analitico possibile nel giudizio. Propongo prima una sintesi, poi spiegherò nel dettaglio.   Voto alla Meloni: 6, ma non sta facendo “la Meloni”. Voto al Governo: 5   Troppe gaffe ed approssimazione Voto alla coalizione: 4    Vicenda Donzelli è gravissima Voto alla comunicazione: 2   Iniziamo. Sono sincero, mi aspettavo di peggio dalla Meloni, anche se….già in campagna elettorale, quando già la vittoria era chiara, si intravedeva

Pagelle Post-Elettorali

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E’ passato un mese dalle elezioni, sono stati eletti i Presidenti di Camera e Senato, sono state effettuate le consultazioni al Quirinale, il Governo Meloni ha ottenuto la fiducia di Camera e Senato. Insomma, da qui in poi, nel bene o nel male, si fa sul serio, e da cittadino italiano, pur non avendolo votato, faccio gli auguri al nuovo Governo sperando che faccia il bene del Paese. Detto ciò, questo mese ben più di qualcosa ci ha raccontato, i leader ci hanno messo la faccia, ne sono successe di cotte e di crude. Qui le mie pagelle, che non sono… relative alla simpatia o alla stima per l’uno o per l’altro leader, ma sono relative al comportamento tenuto in questo mese. Premessa, a me piace giocare a carte scoperte. Io ho votato Sinistra/Verdi, sperando in una vittoria del fronte progressista. Sono quindi ovviamente deluso dal risultato elettorale, ma, siamo in democrazia, complimenti ai vincitori. Ora i voti. MARIO DRAGHI:   9 Il Premier uscente ha dimostrato ancora una volta di e

L'analisi del voto, dal Terzo Polo al Centrodestra

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Segue dall'articolo precedente Terzo Polo. Prima di tutto, dovremmo chiamarlo quarto, in quanto numeri alla mano arriva dopo il Centrodestra, il Centrosinistra, il Movimento 5 Stelle. Provo ad essere "neutrale" nel giudizio, pur non avendo una particolare simpatia verso i due leader in questione. Detto ciò, il 7,7% non può essere considerato un fallimento, non è un brutto risultato, ma non è neanche la doppia cifra agognata da Renzi e Calenda, e soprattutto, lo ha detto lo stesso leader di Azione, è fallito il tentativo di fermare l'avanzata della destra. I flussi elettorali ce lo diranno meglio, ma probabilmente il Terzo Polo i voti li ha risucchiati a sinistra e non a destra. Da forza di opposizione, reggerà la strana alleanza? C'è una considerazione che va fatta, e che in parte riprendo dall'amico Gavino Pala, attento analista politico. Ci è stato raccontato per mesi che Draghi avesse una enorme popolarità, che il cittadino medio era entusiasta della esperi

Il Punto politico (partendo da sinistra)

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Il punto politico. Vorrei provare ad analizzare per i miei lettori non tanto l'esito principale di queste elezioni, ma le "sfumature" che poi sono in certi casi dei singoli macigni, dei risultati dei singoli partiti. Analisi condita da qualche....spunto per il futuro. Per esigenze di spazio, ci saranno due articoli, questo dedicato alle forze minori, al Movimento 5 Stelle ed al Centrosinistra, il successivo dedicato al Centrodestra ed al Terzo (in realtà quarto) polo. Allora, a me piace giocare a carte scoperte, ho votato Sinistra/Verdi nella speranza di una vittoria della coalizione di centrosinistra, quindi di fatto ho perso, in maniera anche abbastanza netta. - Nessuna sorpresa tra le liste minori. Adinolfi, Paragone, De Magistris, chi è andato meglio chi peggio, nessuno pero si è avvicinato alla soglia di sbarramento del 3% - Movimento 5 Stelle, forse la vera sorpresa di queste elezioni. Due mesi fa tutti li davamo per moribondi, attorno al 6-7%, indubbiamente la line

Le pagelle della politica

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Qui di seguito, le mie personali pagelli ai protagonisti di questa fase politica. Specifico che non sono delle pagelle alla “persona”, ma ai comportamenti tenuti in questi 3 mesi di stallo istituzionale. Mattarella       9 Provate voi a passare 3 mesi dietro ai capricci di Di Maio, alle provocazioni di Salvini, ai tentennamenti del Pd, a resistere alle pressioni dei mercati e delle cancellerie internazionali. Alla fine della fiera, il Presidente voleva un Governo Politico e, faticosamente, è riuscito a formarlo. Senza la saggia guida presidenziale, veramente avremmo rischiato il baratro della instabilità. Sul caso Savona ritengo abbia fatto bene a dire di no, visto che nel contratto di Governo non si menzionava mai l’uscita dall’Euro. Salvini              7 Fino al 30 Maggio a Salvini davo 9. Ha assunto la guida del centrodestra, ha messo in piedi il governo gialloverde, ha tenuto un profilo da statista interessato a dare un governo al paese, insomma ha dato lui le