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La Mafia Uccide Solo d'Estate

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Oltre 6 milioni di telespettatori hanno seguito ieri sera su RaiUno i primi due episodi della Fiction “La Mafia Uccide Solo d’Estate”, tratta dall’omonimo film di Pif che nel 2013 si rivelò uno dei maggiori successi di pubblico e di critica. Ho deciso di annoverare la realizzazione di questa fiction tra le buone notizie, in quanto ritengo che l’opera di Pif possa considerarsi un validissimo e concreto strumento di lotta alla Mafia ed alla criminalità in generale, molto più utile di tanti seminari, convegni, dibattiti ed approfondimenti “istituzionali” sul contrasto alle criminalità, che seppure utili ed importanti, rischiano di rimanere appunto chiusi nei canali istituzionali. In sintesi, quello che proverò a spiegare in queste righe è che ridere della Mafia, demitizzarla, dissacrarla, è il miglior modo per combatterla , e Pif ha avuto la capacità ed il merito di raccontare la Mafia senza fare sconti alla verità storica ma in maniera leggera ed efficace. La Mafia vive di

Io, Killer Mancato. L'amore sconfigge la Mafia.

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Oggi vi voglio raccontare una bella storia, quella che il giornalista di Repubblica Francesco Viviano ha raccontato in un libro autobiografico dal titolo “Io, killer mancato” edito da ChiareLettere . Come vedremo nel corso dell’articolo, la Buona Notizia è che la Mafia non è una “malattia” ereditaria che si trasmette di Padre in Figlio, e che l’educazione ed il rispetto possono liberare una vita dalla condanna del giogo mafioso. Andiamo con ordine e proviamo a ripercorrere quanto lo stesso autore racconta nel suo libro. Il Padre di Viviano è un giovane nato in una Borgata di Palermo e cresciuto in un contesto “ad alta criminalità”. Tra i vicoli della Albergheria sono in molti a campare di espedienti e di piccoli furti, con tutti i rischi che ne conseguono, ed è in questo clima che in circostanze non del tutto chiare, muore assassinato nel corso di un tentativo di rapina il padre del futuro giornalista. La madre di Viviano si trova così a 22 anni orfana e con un figlio

Comincia Contromafie, Gli Stati Generali dell’Antimafia

Saranno tra i   tre e i   quattrocento i giovani, provenienti   da ogni parte d’Italia, che oggi al “Il campo dei miracoli di Corviale”, daranno il via con GiovaniContromafie, alla terza edizione degli Stati Generali dell’Antimafia, organizzati da Libera, che si svolgeranno a Roma sino al 26. Ad aprire la giornata inaugurale,   quest’anno interamente animata dai dibattiti tra i più giovani, sarà   Don Ciotti e insieme a lui tra gl’altri interverranno Raffaele Cantone presidente dell’Autorità Nazionale Antimafia, l’assessore Masini, il presidente del municipio Maurizio Veloccia e Massimo Vallati presidente del Calciosociale del Corviale. Per la prima volta la manifestazione organizzata da Libera partirà dalla periferia   “La decisione di partire dal Corviale”   ci spiega Giuseppe Parente,   l’ organizzatore di GiovaniContromafie, “è una scelta precisa. Partire da una periferia che viene vista come un posto senza speranza e fare luce su chi, come Il Calcio Sociale, si p