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Donne e Olimpiadi

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Alcune rapide considerazioni sui Giochi Olimpici. Fa piacere, ad un blog che si occupa di Buone Notizie, notare che in questi giorni siamo tutti presi dalle vittorie o sconfitte dei nostri atleti, mentre ci rapisce la bellezza dello scenario di Rio de Janeiro con le sue spiagge e colline. Le nazioni si combattono, ma sui campi di gioco e non tramite le armi.   Questo non vuol dire che lo scenario internazionale si sia improvvisamente pacificato, è sempre vivissimo il dramma siriano in particolare nella città di Aleppo, ma il terrorismo che nel mese di Luglio aveva dispiegato tutta la sua forza del male nelle città europee   sembra per fortuna “distratto” dai giochi olimpici. I valori dello sport (sacrificio, sudore, tenacia, lotta, resistenza) stanno avendo la meglio sugli pseudovalori propagandati dal terrorismo. Sembrerebbe quasi sia stata ripresa l’antichissima tradizione greca della Tregua Olimpica, quando le città elleniche sospendevano ogni attività bellica per conse

L'Europa della Solidarietà

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Siamo di fronte ad un fenomeno epocale. Migliaia di Migranti, Rifugiati, chiamateli come volete, io preferisco dire migliaia di persone in fuga da guerre e carestie. Abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini provenienti da Budapest, dalle stazioni ferroviarie assaltate, non possiamo non aver visto la foto del piccolo Aylan morto su una spiaggia della Turchia. Volevo sottolineare solamente un dato. Mentre l’Unione Europea, con tempi pachidermici, inizia a prendere coscienza del dramma enorme che le passa accanto, mentre i Governi discutono e si contrappongono le Colombe come Angela Merkel ed i falchi come il Presidente Ungherese Orban, la gente, o almeno una larga parte della popolazione, reagisce e si schiera affianco dei migranti. Nonostante la predicazione dell’odio di Salvini e dei suoi sodali europei, dalla Le Pen in Francia a Farage in Gran Bretagna, da Alba Dorata ad altri movimenti estremisti, nonostante una certa stampa che getta benzina sul fuoco della paura,

Charlie Hebdo, semi di speranza europea.

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Non vorrei che leggeste questo articolo come una provocazione, non è la mia intenzione, ma vorrei provare a far emergere alcune Buone Notizie generate dalla feroce violenza scatenatasi in questi giorni a Parigi. Fermo restando la condanna di un atto così inumano, e data per scontata la solidarietà a tutte le vittime ed al popolo francese, vorrei proporvi tre riflessioni che personalmente vedo come un segnale di speranza in questo momento buio. 1.  Gli attentati sono stati realizzati da musulmani seguaci del Corano. Vero ed innegabile. E’ anche innegabile che musulmani figurano tra le vittime (penso al poliziotto Ahmed, intervenuto coraggiosamente sul luogo della sparatoria, ucciso a sangue freddo dai fratelli Kouachi) e tra gli “eroi”, come il giovane Lassana Bathily , originario del Mali, che ha nascosto 6 clienti del supermarket Koscher nella cella frigorifera salvando loro la vita. Ahmed e Lassana ci mostrano con evidenza che generalizzare è sbagliato, e che non poss