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La Villetta della Misericordia

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Per fortuna a Roma c’è Papa Francesco ed esiste la rete associativa del volontariato. Dal Centro Baobab  alla Villetta della Misericordia di cui vi parlerò in questo articolo, tante sono le “toppe” che il volontariato mette ad una rete assistenziale comunale che definire debole è riduttivo. I miei lettori sono certamente a conoscenza delle difficoltà che sta vivendo, da anni, la Capitale; qui vorrei solo sottolineare che nell’ultimo periodo, tra le inchieste di Mafia Capitale ed una nuova amministrazione che ancora stenta ad organizzarsi (e sono generoso…) la situazione dell’accoglienza verso i senza fissa dimora è addirittura peggiorata, sempre meno sono i posti letto garantiti dal Comune, ma per fortuna…ci pensano Papa Francesco  e la rete del volontariato. Nessuno di noi è contento di recarsi al Pronto Soccorso, se lo facciamo tendenzialmente è per una visita non certo di piacere, e dentro di noi speriamo di lasciare prima possibile tale struttura. C’è invece chi, pur

La Grande Bellezza (della solidarietà)

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La Grande Bellezza è il titolo del film di Paolo Sorrentino vincitore del Premio Oscar 2014 come miglior film straniero. Film osannato dalla critica, amato specialmente all’estero, film che ha riportato l’Oscar in Italia dopo 15 anni dalla vittoria (quella sì strameritata) di Benigni con La Vita è Bella . Per fortuna di Sorrentino non sono uno stimato critico cinematografico perché personalmente ho trovato La Grande Bellezza un film brutto, noioso, banale, senza trama, scontato. Una carrellata di luoghi comuni su Roma ed i suoi abitanti, neanche particolarmente riuscita. Una serie di belle inquadrature (a Sorrentino riconosco abilità nelle sceneggiature) fine a se stessi. Uno dei messaggi del film dovrebbe essere in sintesi questo: Roma vive nella gloria della sua Grande Bellezza, ma la Roma di oggi è una città triste e squallida popolata da cafoni arricchiti. E’ una lettura che condivido solo in minima parte, perché se è indubbio che esiste una Roma Marcia (basti pensare

Le Docce del Papa ed il Centro di Via Anicia

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«Qui a Roma nessuno muore di fame, un panino si rimedia ogni giorno. Ma non ci sono posti dove andare in bagno e dove lavarsi», racconta Franco, un senza fissa dimora, al Vescovo Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, di fatto il suo braccio destro per le opere caritatevoli. Pochi giorni fa Vatican Insider  ha riportato la notizia che, su volontà personale di Papa Francesco, inizieranno dei lavori nei Bagni di Piazza San Pietro per costruire tre docce per i Senza Tetto. Vi consiglio di leggere il racconto di Don Corrado (così viene affettuosamente chiamato Krajewski) che bene spiega la realtà dei senza fissa dimora a Roma e la rete di accoglienza ad oggi esistente. Va aggiunto che Don Corrado è in qualche modo la prosecuzione fisica di Papa Francesco. Sappiamo che Bergoglio quando era Vescovo a Buenos Aires si recava con regolarità nelle periferie e nei quartieri disagiati, sono personalmente convinto sarebbe sua intenzione farlo anche a Roma ma il protocollo e   le esigenze