La Grande Bellezza (della solidarietà)
La Grande Bellezza è il
titolo del film di Paolo Sorrentino vincitore del Premio Oscar 2014 come
miglior film straniero. Film osannato dalla critica, amato specialmente all’estero,
film che ha riportato l’Oscar in Italia dopo 15 anni dalla vittoria (quella sì
strameritata) di Benigni con La Vita è Bella.
Per fortuna di
Sorrentino non sono uno stimato critico cinematografico perché personalmente ho
trovato La Grande Bellezza un film brutto, noioso, banale, senza trama,
scontato. Una carrellata di luoghi comuni su Roma ed i suoi abitanti, neanche
particolarmente riuscita. Una serie di belle inquadrature (a Sorrentino
riconosco abilità nelle sceneggiature) fine a se stessi.
Uno dei messaggi del
film dovrebbe essere in sintesi questo: Roma vive nella gloria della sua Grande
Bellezza, ma la Roma di oggi è una città triste e squallida popolata da cafoni
arricchiti. E’ una lettura che condivido solo in minima parte, perché se è
indubbio che esiste una Roma Marcia (basti pensare alle tristi vicende di Mafia
Capitale), c’è una Roma Bella, Solidale, Coraggiosa, che ogni giorno rende
gloria al nome della Città più Bella del Mondo.
Vorrei appunto
parlarvi, rimanendo in tema di Grande Bellezza, della Bellezza di Roma
Solidale. Lo scorso Primo Maggio ero insieme a tanti altri volontari della
Comunità di Sant’Egidio al Collegio Irlandese di Roma, dietro Piazza San
Giovanni, insieme a 400 persone o senza fissa dimora o in condizioni di povertà
e disagio, ed insieme abbiamo passato una splendida giornata in amicizia e
condivisione.
La Solidarietà è bella,
e rende belli i volti ed i luoghi. Gli amici del Collegio Irlandese hanno
messo a disposizione il loro splendido giardino, noi di Sant’Egidio abbiamo
invitato, con inviti fatti in maniera affettuosa e personale, 400 persone che
assistiamo nella vita di tutti i giorni, ed alcuni ristoratori hanno
gratuitamente offerto delle prelibate pietanze per rendere il Pranzo un momento
di festa. Segnalo una signora anonima che, saputo del pranzo, si è presentata
alla sede della Comunità portando in dono 15 Kg. Di Pecorino, visto che
tradizione romana vuole per il Primo Maggio le Fave con il Pecorino.
Segnalo la Presenza al
Pranzo di Padre Konrad Krajewski, per tutti Don Corrado, elemosiniere di Sua
Santità, di fatto il braccio destro di Papa Francesco per le opere caritatevoli
ed anima delle Docce sotto al Colonnato di San Pietro. Idealmente, passando col
suo fare bonario e gioviale di tavolo in tavolo, ha portato ai poveri l’abbraccio
del Papa.
Pranzo, Musica, Festa.
Volti distesi, tanti sorrisi, un ideale abbraccio tra volontari ed assistiti,
dove chi aiuta si confonde con chi è aiutato. Aggiungo solo una parola; spesso
la povertà materiale rende i volti delle persone tristi, la durezza della vita tratteggia
volti irrigiditi dalle preoccupazioni. Vi posso garantire che in momenti di
festa come questi, i volti si distendono, i sorrisi si allargano, la gioia
diviene come un virus che si contagia di cuore in cuore. E si vive davvero
quella che è la Grande Bellezza di Roma, nell’abbraccio fraterno tra Umili e
Poveri.
Mario Scelzo.
Ps. Il giardino del Colleggio Irlandese affaccia
sulla strada, molta gente passava di lì per raggiungere il Concertone di San
Giovanni, ed a riprova di quanto scrivo, tanti si fermavano ammirati, tanti
hanno chiesto cosa fosse quello “spettacolo”, “festa”, alcuni volevano entrare,
alcuni ci hanno ringraziato. La Bellezza della Solidarietà è Contagiosa.
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