100 Volti Contro lo Spreco
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo relativo allo spreco alimentare ed alle buone pratiche che ogni cittadino può attuare per ridurre lo spreco di cibo, un vero scandalo di fronte a tanta gente che muore di fame. Sottolineamo il valore di una riflessione del genere in contemporanea con l'Expo 2015 che ha come titolo "Nutrire il Pianeta, Energie per la vita". Lascio la parola a Virginia Invernizzi.
Lo spreco alimentare è un problema poco discusso nell'opinione pubblica, ma
è una delle spie più visibili delle contraddizioni del nostro sistema
produttivo che, nell'ambito agroalimentare, crea prodotti che per il 30%
vengono buttati nella spazzatura e non consumati.
Lo spreco si genera in tanti
punti della catena agroalimentare : dai campi (troppo spesso i prodotti vengono
comprati a prezzi talmente bassi che ai produttori non conviene raccoglierli),
ai supermercati (nessuno compra un prodotto che scade il giorno dopo e così
molti prodotti finiscono per marcire sugli scaffali), fino alle nostre tavole.
Questa situazione può essere corretta su vari fronti e ci sono già diverse
buone pratiche, come quelle promosse da Slow Food ed il progetto 'Buon Fine' di
Nova Coop, che raccoglie prodotti in via di scadenza e li dona alle mense ed
alle strutture per i bisognosi.
C'è poi chi sta lavorando a livello normativo
per incentivare la lotta allo spreco,come il viceministro Andrea Olivero, che
coordina presso il suo ministero, quello dell'agricoltura e dell'alimentazione,
un tavolo che si pone fra i suoi obbiettivi fornire sussidi alimentari adeguati
ai meno abbienti anche facilitando le donazioni alimentari ai più poveri.
Tuttavia è fondamentale che si mobilitino anche i cittadini, responsabili fra
l'altro dello spreco domestico, e soprattutto i più giovani, ad esempio
attraverso la campagna social, promossa da Slow Food e Nova Coop,
#100volticontrolospreco: facendosi una foto con uno slogan contro lo spreco o
con il logo della campagna, possono partecipare ad un concorso per i prossimi
volti di una campagna che le due associazioni porteranno avanti insieme.
Partecipiamo tutti per dare un segnale di attenzione, perché lo spreco di cibo
è anche spreco di risorse e di lavoro: il suo recupero per aiutare i più deboli
dovrebbe essere doveroso, quindi è importante metterci la faccia e che qualcuno
cominci a farlo é certamente una buona notizia!
Virginia Invernizzi
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