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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Il cimitero dei gommoni

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Discarica. Chiuso definitivamente. Questo vi appare se tramite Google Maps cercate le indicazioni per arrivare al Cimitero dei Gommoni, sito nei pressi di Mithymna, gradevole località marittima (dominata dall’alto da un castello costruito dai genovesi) dell’isola greca di Lesbo. Sempre Google Maps ci aiuta ad inquadrare il paesaggio circostante: Delfinia Hotel e Bungalows, il porticciolo turistico di Skala Sikamineas, Mylitini Sea Blue Apartment, ed altri luoghi di turismo e convivialità, facenti parte della zona naturalisticamente più bella (e di conseguenza più attrezzata ad accogliere i turisti) dell’isola di Lesbo.  Sono tornato per la seconda volta, insieme ad altri amici della Comunità di Sant’Egidio con i quali ho passato un periodo di vacanze solidali a sostegno dei circa 4.000 profughi del campo di Mavrouvoni, a visitare quello che appunto viene chiamato “Il Cimitero dei Gommoni”, luogo che racchiude in sé i drammi e le tante sfaccettature del fenomeno migratorio. Andiamo con

Lesbo: le vacanze solidali a sostegno dei profughi (Assisi 02/09/2021)

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“Hello teacher”, è il saluto che mi porto dietro dalla esperienza che ho da poco compiuto, le “vacanze solidali” organizzate dalla Comunità di Sant’Egidio sull’isola greca di Lesbo a sostegno dei profughi “ospiti” nel campo profughi di Mavrouvoni . Personalmente, ho passato molto del mio tempo come insegnante della “Scuola della Pace”, uno spazio di socializzazione e spensieratezza, di gioco e di condivisione, pensato per i tanti bambini a cui di fatto viene negato il diritto allo studio: una imponente tenda rossa a proteggerci dal caldo sole greco, quaderni, colori, aquiloni, e le voci gioiose e chiassose (a volte anche qualche urlo da parte del teacher…), di tanti bambini, prevalentemente afghani o siriani.  Il campo di Mavrouvoni, aperto nel settembre 2020 dopo l’incendio del grande campo di Moria e tuttora in fase di ampliamento, ospita attualmente circa 4.200 profughi, prevalentemente afghani o siriani, in minor parte provenienti dal Corno d’Africa . Centri del genere (finanziati