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Una bella manifestazione, raccontata male.

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Sabato scorso ho partecipato alla manifestazione per la Pace organizzata da organizzazioni e sindacati riunite nella piattaforma “Europe for Peace”. Vorrei condividere con voi alcune osservazione, particolarmente riguardo alla copertura mediatica della manifestazione, che a mio parere è stata, e mi riferisco in particolare al Tg1 delle 20.00, il Tg più seguito d’Italia, scarsa ed inadeguata. Per chi non mi conosce, mi presento. Lavoro a Rai Parlamento come assistente ai programmi, ho un tesserino da giornalista pubblicista (al momento sono in cerca di una collaborazione), sono membro da molti anni della Comunità di Sant’Egidio, una della realtà promotrici della manifestazione. Andiamo con ordine, prima vi espongo come il Tg1 ha dato nota della manifestazione, poi vi dirò quello che ho visto io. 20.03 – Collegamento con l’inviato da Piazza San Giovanni in Laterano, ovviamente manifestazione finita e quindi piazza vuota, che senso ha collegarsi da lì onestamente mi sfugge. Trenta secon

Reddito di cittadinanza, una legge migliorabile

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Oggi parliamo di Reddito di cittadinanza, uno dei temi al centro del dibattito politico. Vorrei darvi il mio parere, in base ad alcune esperienze che ho vissuto in questi ultimi anni. (il linguaggio dell'articolo è informale, stile post di Facebook). Allora, tendenzialmente, quando i 5stelle lo proposero in campagna elettorale, ero contrario, l'idea che ti pago per non far nulla non mi fa impazzire, e tendenzialmente sono d'accordo che lo Stato deve creare lavoro e non pagarti per stare a casa. Questa è la teoria. Nella pratica, il reddito di cittadinanza è stato uno strumento utilissimo per le tante persone che hanno perso il lavoro (specie durante la pandemia), ed è stato molto utile per le tante persone (e ce ne sono tante) che per un motivo o un altro non sono in grado di lavorare. Ecco, io prima di tutto opererei una distinzione, delle commissioni mediche dovrebbero chiarire chi è in grado e chi no di lavorare. In seconda battuta, è del tutto inesistente la parte dell&

Il Mozambico, così lontano così vicino.

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Così lontano (8.000 kilometri la distanza tra Roma e Maputo, 14-18 ore di aereo a seconda delle combinazioni di volo), così vicino, parlo del Mozambico, legato all’Italia per motivi storici (la Pace firmata a Roma il 4 ottobre del 1992), economici (l’estrazione del gas di cui tanto abbiamo bisogno), ambientali (il grande tema del cambiamento climatico). Il Mozambico, solitamente lontano dai riflettori dei media italiani, ha tristemente conquistato una settimana di notorietà a causa della morte di Suor Maria de Coppi, religiosa comboniana uccisa in un agguato terroristico lo scorso 7 settembre nella sua missione nel nord del paese, agguato rivendicato d al sedicente Stato islamico (Isis). Secondo la Bbc, l'organizzazione jihadista ha pubblicato la rivendicazione su alcuni suoi account sull'app di messaggistica Telegram a nome della Provincia dello Stato Islamico nell'Africa Centrale. Nel suo comunicato, precisa l'emittente britannica, l'Isis afferma di aver ucciso l

Papa Francesco a Zimpeto (Maputo, Mozambico), il racconto di un volontario (ASSISI 05/09/2019)

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Tino Veneziano è un volontario della Comunità di Sant’Egidio, che all’impegno romano con i senza fissa dimora ha aggiunto, da alcuni anni, un lavoro a supporto delle attività di Dream, programma per la cura e la prevenzione dell’Aids in Africa. Per far capire ai lettori il suo legame con l’Africa, Tino è stato uno dei primi volontari a raggiungere Beira dopo il tremendo passaggio del ciclone Idai, che nei mesi scorsi ha causato vittime e distruzioni nella seconda città del Mozambico (magari, in un altro articolo, vi racconterò della ricostruzione di Beira). Proprio per questo, Tino non poteva non essere presente alla visita di Papa Francesco presso il Centro Dream di Zimpeto, uno dei quartieri più poveri di Maputo. Per nostra fortuna, Tino è anche un bravissimo fotografo (sue sono le foto a corredo di questo articolo/testimonianza), quindi, senza aggiungere altro, vi lascio al suo emozionante racconto della visita del Papa a Zimpeto. La sveglia è alle 4 del mattino, due ore prima del

Il gatto del colonnello

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Le (pessime) parole del Governatore del Veneto Luca Zaia sui cinesi che mangiano i topi, mi hanno fatto ricordare una storia che mi ha raccontato un caro amico, oggi scomparso. La propongo ai miei lettori, in un linguaggio informale. Il Gatto del Colonnello. "Mario, Danilo (altro volontario di Sant'Egidio che come me andava a trovare l'ultranovantenne Gaetano), non ho mai mangiato una carne così buona in tutta la mia vita!", ci raccontava spesso il nostro amico. Una vita avventurosa la sua, i genitori lasciano Messina dopo il terremoto del 1906 e si rifugiano in Egitto, qui Gaetano cresce tutto sommato in un contesto familiare agiato, con molti amici sia egiziani che italiani. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, gli italiani in Egitto, almeno io così ho capito, vengono arrestati e messi in campi di prigionia da parte degli inglesi, insomma il nostro Gaetano si ritrova prigioniero sotto una dominazione straniera. Prima di raccontarvi del gatto,

Lesbo e Von der Leyen, quale futuro per l'Europa?

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Ursula von der Leyen nel suo discorso di oggi al Parlamento Europeo ha evocato la figura di Simone Veil, presidente dell’Aula di Strasburgo dal 1979 al 1982. “Esattamente 40 anni fa – ha detto la von der Leyen – la prima presidente donna” viene eletta e presenta la sua visione di un’Europa più giusta”. La Presidente designata della Commissione Ue ha poi toccato il tema dei migranti: " In mare c'è l'obbligo di salvare le vite. L'Unione europea deve e può difendere questi valori". Dobbiamo salvare le vite ma non è sufficiente - ha aggiunto - dobbiamo lottare contro i trafficanti di esseri umani, assicurare le nostre frontiere esterne e tutelare il diritto asilo tramite corridoi umanitari ". Von der Leyen ha ribadito che è necessaria una revisione del regolamento di Dublino. Ascolto queste parole a pochi giorni della mia partenza per Lesbo, isola Greca situata di fronte alle coste della Turchia, dove di trova il campo profughi di Moria, a