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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Dalla Siria a Brescello, Storia di Liberazione.

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Liberazione è scappare dalla Guerra in Siria, vivere per mesi da sfollati in Libano, e poi ricominciare una vita nuova nella Pianura Padana . Liberazione è veder crescere i propri figli non sotto le bombe o nel freddo di una tenda, ma nel calore di una Casa e circondati dall’affetto di una Comunità. In questi giorni in Italia ricordiamo la Liberazione dal Nazifascismo, una pagina gloriosa della nostra storia nazionale. Vorrei su queste pagine parlarvi di una nuova avventura di Liberazione, quella operata dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Comunità Giovanni XXIII e dalla Chiesa Valdese attraverso i Corridoi Umanitari. Abbiamo già parlato su queste pagine dei Corridoi Umanitari , in sintesi estrema si tratta di un progetto-pilota, il primo di questo genere in Europa, che ha due principali obiettivi: 1.      evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo , che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini. 2.      concedere a persone in “con

Per amore del Popolo Mozambicano non tacerò.

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Nei giorni scorsi si è spento l’Arcivescovo Emerito di Beira Don Jaime Goncalves, già Presidente della Conferenza Episcopale Mozambicana e mediatore nel Processo di Pace in Mozambico tra la Frelimo e la Renamo. Le fonti principali di questo articolo sono da un lato una mia diretta conoscenza del Mozambico, del suo territorio e della sua storia grazie alla mia esperienza con la  Comunità di Sant’Egidio, dall’altro l’ottimo libro di Roberto Morozzo della Rocca “Mozambico: dalla guerra alla pace – Storia di una mediazione insolita”, edito dalle Edizioni Paoline. “Per amore del mio popolo non tacerò”, è il titolo (ispirato ad Isaia 62) del documento che Don Peppino Diana scrisse nel 1991 per chiedere ai suoi fedeli un impegno civile contro il clan camorristico dei Casalesi. E’ proprio per amore del suo popolo, quello mite e pacifico del Mozambico, che Don Jaime Goncalves ha scelto di non tacere e di spendere la sua vita nella ricerca del Dialogo e della Pace. La sua attività di Pa

Un Calcio al Razzismo ed alla Indifferenza

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Tifosi che cercano di assaltare il pullman della propria squadra, calciatori costretti ad andare sotto la Curva per “scusarsi” della sconfitta, supporter in trasferta che distruggono monumenti, uno sport sempre meno “gioco” e sempre più legato al marketing, alle lobby economiche ed alla gestione dell’Ordine Pubblico. Il gioco del Calcio ultimamente non si presenta con l’abito migliore, potrei fare numerosi altri esempi negativi ma la realtà quotidiana è sotto gli occhi di tutti. Ovviamente è sbagliato generalizzare, esistono tante tifoserie pacifiche, stadi dove ancora si può entrare tranquilli con i propri figli (penso ad isole felici come ad esempio Sassuolo), ma la “cronaca calcistica” è mediamente negativa. Eppure proprio alcuni eventi legati al Calcio ci danno oggi la possibilità di parlare di Buone Notizie. Ci sembra giusto sottolineare i “comportamenti corretti” (come direbbe un tecnico toscano caro a chi scrive) di alcuni calciatori, anche perché tanti ragazzi vedono in lo