Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Siria

Pranzo Siriano a Frosinone

Immagine
Come promesso ai nuovi lettori di Palla Break , su questo blog ci sarà sempre uno spazio dedicato alle Buone Notizie, quella che mi accingo a raccontarvi è di fatto la prima Good News del mio nuovo Blog. Per usare un motto, meno FAKE NEWS, più Buone Notizie. Sabato scorso sono stato a Frosinone ed ho gustato un tipico pranzo siriano. Direte voi, ha aperto un ristorante etnico nel cuore della Ciociaria? No, anzi senza nulla togliere alla cucina siriana, la zona del frusinate è piena di ristoranti accoglienti dove poter gustare le prelibatezze ciociare, eppure il mio è stato un pranzo non solo buono, ma anche piacevole, sereno, vissuto in un clima familiare, arricchito dal profumo della solidarietà ed insaporito dal calore della accoglienza. Andiamo con ordine. Sul Sole24Ore dello scorso 27 Marzo leggiamo: “ Sono arrivati questa mattina da Beirut all’aeroporto di Fiumicino 43 profughi siriani grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione de

Badheea, dalla Siria in Italia con il Corridoio Umanitario

Immagine
Migranti, richiedenti asilo, persone che scappano dalla guerra, profughi… quante volte abbiamo sentito usare questi termini, magari anche in maniera appropriata. Il libro di cui vi parlerò oggi, Badheea, ha un enorme merito, quello di dare al “migrante anonimo” un nome, un volto, una storia , aiutandoci a capire cosa spinge non “il profugo” ma Ahmed, Florian, Sergej, a scappare dalla guerra per cercare la fortuna in un nuovo mondo. Inoltre, mi sento di poter dire che le pagine di questo libro danno voce e sostanza all’Italia migliore, quella del volontariato (in collaborazione con la buona politica, che, sì, nascosta ma esiste), ovvero una realtà che non urla e non resta indifferente al dolore altrui ma al contrario, ogni giorno mette anima, cuore e cervello al servizio della collettività e del bene comune. Andiamo con ordine. Ho il piacere di recensire per i miei lettori il libro “Badheea, dalla Siria in Italia con il Corridoio Umanitario”, scritto da Mattia Civico per la C

I CORRIDOI UMANITARI: NON UN SOGNO MA UNA SOLIDA REALTA'

Immagine
“Non vendo sogni, ma solide realtà”, recita lo slogan pubblicitario di un noto marchio immobiliare italiano. Prendendo in prestito queste parole, potremmo dire che l’esperienza dei Corridoi Umanitari, nata come un sogno, è divenuta ormai una più che solida realtà , radicata sia nel tempo (il progetto ha brillantemente superato il primo anno di vita) che nello spazio (la Francia ed altri paesi europei hanno mostrato interesse concreto al progetto). Andiamo con ordine. I Corridoi Umanitari, come forse i miei lettori già sapranno, prevedono la possibilità di far entrare in maniera legale persone che si trovano in una situazione di vulnerabilità e che sono potenziali richiedenti asilo nei paesi di transito limitrofi a paesi di guerra. Il visto è destinato innanzitutto alle donne sole con bambini, alle vittime del traffico di essere umani, agli anziani, alle persone con disabilità o con patologie. Si prevede poi un dislocamento dei profughi in varie parrocchie o associazioni s

A Salerno, la Luce dei Corridoi Umanitari

Immagine
Da qualche anno Salerno è conosciuta in tutta Italia per le Luci d’Artista, manifestazione che inizia a Novembre e prosegue per tutto il periodo delle feste natalizie durante il quale le strade della città vengono costellate da cascate di colori, installazioni luminose, globi illuminati e creature di fantasia che spuntano tra i vicoli del Centro Storico. Migliaia di turisti arrivano a Salerno, da ogni angolo del Belpaese, per passeggiare tra la Zucca di Cenerentola nella Villa Comunale, per ammirare i pinguini adagiati sul lungomare e guardare il Castello Arechi che dall’alto sembra voler proteggere la Città. Fra tante luci, dallo scorso mese di Dicembre brilla a Salerno la Stella della Accoglienza, in particolare quella offerta da Salerno ad un nucleo di 7 profughi siriani arrivati in Italia grazie ai  Corridoi Umanitari. Nei giorni scorsi, in visita ai parenti nella mia città natale, mettendo assieme la mia appartenenza a Sant’Egidio con le radici salernitane, ho approfi

Da Rosa Parks ai Corridoi Umanitari

Immagine
Da Rosa Parks  ai  Corridoi Umanitari ci sono dei No che possono cambiare la Storia. No al Razzismo, No alla logica dei Muri e della Inaccoglienza. Cosa unisce queste due Storie? Proverò a spiegarlo in questo articolo. Solitamente la mattina apro contemporaneamente i principali siti di informazione  online ed i miei profili social. Sempre più spesso, trovo ispirazione per aggiornare questo Blog dedicato alle Buone Notizie non da Repubblica.it o dal Corriere, ma partendo dalla lettura delle vostre bacheche e scorrendo le vostre condivisioni. Stamattina , guardando il profilo del mio amico Andrea Rainone, dopo aver saltato quei 15-20 video  pentastellati contro il Governo e la Bildemberg e aver opportunamente schivato le dotte riflessioni del motociclista terzomondista antireferendario (tanto ormai i miei lettori avranno capito che non ho molta simpatia verso il Movimento), mi colpisce un Video di Fanpage  dal seguente titolo:  “11 anni fa ci lasciava Rosa Parks, la donna ch

Libertà: un quartiere di Bari, un dono dei Corridoi Umanitari.

Immagine
Libertà è il nome di un quartiere di Bari , ma è anche la parola adatta per raccontare la storia di Hamed e dei suoi fratelli, passati dal dramma della Guerra in Siria ad una vita nuova, liberi di vivere e di affrontare il futuro con fiducia, grazie al sostegno di tanti amici e volontari. Libertà potremmo dire è il secondo nome dei Corridoi Umanitari. In questi giorni, per milioni di bambini, inizia l’anno scolastico. Mamme apprensive accompagnano i loro figli a scuola, padri che parcheggiano in quarta fila in attesa dell’uscita dei loro cuccioli, ben vestiti e dotati di astucci, vestiti alla moda, nello zaino il diario del supereroe preferito o della cantante famosa. Ricomincia l’anno scolastico anche ad Amatrice: gli operai ed i tecnici della Provincia Autonoma di Trento in tempo da record hanno costruito delle sale adibite alla attività scolastica; la campanella che suona in qualche modo è il simbolo del ritorno alla vita (o almeno dell’inizio del cammino verso la n

Due Anni di Buone Notizie

Immagine
Buone Notizie compie i primi 2 anni di vita. Se fino a questa età si gattona e poi si cammina ma con passo ancora incerto, vorremmo da qui in poi iniziare a camminare a passi svelti verso il futuro. Vorrei in qualche modo celebrare questo anniversario attraverso due linee guida: 1) ripercorrere alcune delle iniziative che abbiamo “adottato” come Blog (penso per fare un esempio ai Corridoi Umanitari ) . 2) Riflettere sulla necessità e sul valore giornalistico di diffondere le Buone Notizie in tempi che a molti appaiono tristi e senza speranza. Prima di proseguire, vorrei ringraziare i sempre più numerosi lettori di questo Blog, gli amici, i sostenitori, le persone che hanno scritto su queste pagine, quelle che hanno proposto storie, le persone che sono “protagoniste nel bene” di molte delle storie raccontate. Se dopo due anni siamo qui a scrivere ed a pensare al futuro è grazie ad ognuno di voi. Vorrei partire dal secondo punto: che senso ha oggi parlare di Buone Noti

Dalla Siria a Brescello, Storia di Liberazione.

Immagine
Liberazione è scappare dalla Guerra in Siria, vivere per mesi da sfollati in Libano, e poi ricominciare una vita nuova nella Pianura Padana . Liberazione è veder crescere i propri figli non sotto le bombe o nel freddo di una tenda, ma nel calore di una Casa e circondati dall’affetto di una Comunità. In questi giorni in Italia ricordiamo la Liberazione dal Nazifascismo, una pagina gloriosa della nostra storia nazionale. Vorrei su queste pagine parlarvi di una nuova avventura di Liberazione, quella operata dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Comunità Giovanni XXIII e dalla Chiesa Valdese attraverso i Corridoi Umanitari. Abbiamo già parlato su queste pagine dei Corridoi Umanitari , in sintesi estrema si tratta di un progetto-pilota, il primo di questo genere in Europa, che ha due principali obiettivi: 1.      evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo , che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini. 2.      concedere a persone in “con