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GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE (ASSISI 27/11/2020)

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La Giornata Mondiale contro la Pena di Morte si celebra da anni il 30 novembre, ricordando l’emanazione del Codice Leopoldino nel Granducato di Toscana, primo paese nella storia ad aver abolito la pena capitale. Quale la situazione oggi nel mondo? Quali le prospettive per il futuro? Quali le principali novità nell’anno in corso? Proviamo ad approfondire.  Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Amnesty International e relativo all’anno 2019, è in corso un leggero calo delle esecuzioni documentate, il 5% in meno del 2018. Tre stati, Iran, Iraq ed Arabia Saudita sono responsabili dell’81% delle esecuzioni capitali. Sono state almeno 657 le esecuzioni nel mondo lo scorso anno e oltre 2300 le condanne a morte comminate, valori che non includono la Cina dove i dati sulla pena capitale continuano a essere classificati come segreto di stato. Tra le tendenze più incoraggianti, il calo, per la prima volta dal 2011, del numero di paesi esecutori nella regione Asia e Pacifico con Giappone e S

Il Parco della Vita

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Il Granducato di Toscana fu il primo Stato al Mondo ad abolire la Pena di Morte tramite l’emanazione, il 30 Novembre 1786 , della “Legge di Riforma della legislazione criminale Toscana” meglio nota come “ Codice Leopoldino” . Da alcuni anni, ogni 30 Novembre in memoria della prima storica abolizione, la Comunità di Sant’Egidio organizza “Cities for Life”, una iniziativa alla quale aderiscono molte associazioni, chiese ed organizzazioni di differenti Città e Nazioni, che prevede l’accensione simbolica di un monumento cittadino per dire “No alla Pena di Morte”. Ad esempio a Roma l’evento si svolge di fronte al Colosseo, simbolo della grandezza di Roma Imperiale ma anche arena che ha visto negli anni scorrere il sangue di tanti condannati a morte. Per saperne di più sul 30 Novembre e sui passi avanti della campagna per l’abolizione della Pena di Morte rimando a  questo articolo di Avvenire .  Oggi vorrei in particolare parlarvi della adesione a “Cities for Life” del Parco Nazio

Città per la vita, città contro la pena di morte

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Per la quinta volta consecutiva cresce il no alla pena di morte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il 22 novembre 114 stati su 193 hanno votato in Terza Commissione al Palazzo di Vetro a favore della nuova Risoluzione, che è stata co-sponsorizzata da 94 stati membri, il più alto numero mai registrato nella storia dell’ONU. Le astensioni sono state 36 e 34 i voti contrari. 9 gli assenti. Due anni fa 111 erano stati i voti a favore e 41 i contrari, 34 le astensioni. “Il mondo conferma che la pena di morte, se lo è mai stato,” ha dichiarato Mario Marazziti, presidente del Comitato per i diritti umani della Camera dei deputati e membro della task force della Farnesina per promuovere la campagna mondiale contro la pena capitale creata da Federica Mogherini “è uno strumento di giustizia del passato. E che non c’è giustizia senza vita. Perché la giustizia che uccide smette di essere giustizia. E’ un passo avanti importante sulla via del rispetto di una soglia più alta dei diri