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Visualizzazione dei post con l'etichetta buone notizie.

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

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Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più se sposti un po' la seggiola stai comodo anche tu, gli amici a questo servono a stare in compagnia, sorridi al nuovo ospite non farlo andare via dividi il companatico raddoppia l'allegria. I miei lettori, specie quelli non di primissimo pelo, ricorderanno il testo scritto nel 1973 per l'omonima commedia musicale di Garinei e Giovannini. Parole semplici, emblematiche di una epoca probabilmente più accogliente e con meno tensioni sociali, un tempo nel quale ancora non era radicata nella società la “paura del diverso e dello straniero”. Potremmo dire che in queste strofe si percepisce l’eco di una Italia contadina che inizia a conoscere il benessere, ma, memore dei tempi duri della Guerra, non si fa problemi a “dividere il companatico” col nuovo ospite. L’Italia delle Parrocchie, ma anche delle Sezioni di Partito, comunque la si pensi luoghi di convivialità e socializzazione. Nella nostra e

Mangiarotti and Friends, Sesta Edizione

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Musica, Solidarietà, Buon Cibo, Amicizia, Magia: mescolando sapientemente tutti questi ingredienti si ottiene la sesta edizione del “Mangiarotti and Friends”, l’ormai consueto appuntamento prenatalizio di raccolta fondi per le strutture di emergenza freddo gestite dalla Comunità di Sant’Egidio. Vorrei proporre ai miei lettori un racconto della bella serata da poco trascorsa. Roberto Mangiarotti, oltre che un caro amico ed uno stimato gastroenterologo, è insieme alla moglie Patrizia uno dei volontari della Comunità di Sant’Egidio che, come chi scrive, ogni Martedì si reca alla Stazione Tiburtina  per portare la cena alle persone senza fissa dimora. Un panino, una bibita, una parola amica, momenti di condivisione che contribuiscono a rendere meno dura la vita di chi vive per strada, ma allo stesso tempo rimane un .… tormento: i volontari tornano al caldo delle proprie case, i nostri amici restano al freddo di qualche giaciglio di fortuna. Da qualche anno, la Comunità di San

I Corridoi Umanitari e la Fiat 500

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Il 1 Luglio 1957 la Fiat lancia sul mercato automobilistico la Fiat 500, modello destinato a rivoluzionare la storia dell’industria del Belpaese, del costume, delle abitudini delle famiglie, direi della stessa società italiana del Dopoguerra. Ad essere precisi, l’automobile in questione viene presentata al pubblico col nome di “Fiat Nuova 500” per sottolinearne la “continuità storica” con la 500 “Topolino”, ma tutti gli italiani si abitueranno presto a chiamarla semplicemente Cinquecento. Il 1° e il 2 dicembre, grazie ai "Corridoi Umanitari"  realizzati dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant'Egidio, arriveranno all'aeroporto di Roma Fiumicino -evitando quindi i viaggi della disperazione nel Mar Mediterraneo- altri cento profughi, in massima parte siriani, provenienti dal Libano. A meno di un anno dall'avvio di questo progetto, realizzato nell'ambito di un protocollo d'intesa

Cronache dalla Villetta della Misericordia: Il Compleanno di Rosa

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Non so quale regalo abbia ricevuto Rosa per il suo compleanno, sicuramente ha avuto il dono di una famiglia grande, allargata, fatta di giovani ed anziani che le vogliono bene, come possiamo intuire da questa splendida foto. In tanti si sono stretti attorno a lei considerandola parte della propria famiglia, ed a giudicare dai volti sereni, Rosa ha ricevuto amicizia ma è stata anche in grado di donarne a piene mani. Ho conosciuto la signora Rosa – nome di fantasia - la sera prima del suo 85° compleanno mentre ero in turno alla Villetta della Misericordia , la struttura di accoglienza aperta recentemente grazie alla collaborazione tra il Policlinico Gemelli e la Comunità di Sant’Egidio. Non ci eravamo mai visti prima, eppure poco dopo Rosa, avendo sentito dire da altri che sono un giornalista (per la cronaca, non voglio appropriarmi di titoli che non ho, non posseggo il tesserino dell’Ordine), ha iniziato a raccontarmi alcuni passaggi della sua vita avventuros

Tracce di Santità. Tina Anselmi ed i Volontari del Terremoto.

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La terra continua a tremare nel Centro Italia, dopo Amatrice è stata la volta di Norcia, Camerino ed altri borghi, in uno sciame sismico che sembra non voler lasciare tregua alle popolazioni spesso stremate. Ovviamente ci auguriamo la fine delle scosse e l’inizio della ricostruzione, ma tra tanto dolore ci colpisce la tempestività e l’efficienza della macchina dei soccorsi. Le mura dei palazzi e delle Chiese sono in parte crollate e ci vorrà tempo per ripararle, il coraggio, l’empatia, la solidarietà dei soccorritori aiutano già in queste prime ore a ricostruire un tessuto umano e sociale dalle scosse lacerato. “…beati coloro che proteggono e curano la casa comune; beati coloro che rinunciano al proprio benessere per il bene degli altri; beati coloro che pregano e lavorano per la piena comunione dei cristiani…» , sono alcune delle parole pronunciate da Papa Francesco nello stadio di Malmo questa mattina nel corso della sua omelia per la Festa di Tutti i Santi (che cade durante

La Villetta della Misericordia

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Per fortuna a Roma c’è Papa Francesco ed esiste la rete associativa del volontariato. Dal Centro Baobab  alla Villetta della Misericordia di cui vi parlerò in questo articolo, tante sono le “toppe” che il volontariato mette ad una rete assistenziale comunale che definire debole è riduttivo. I miei lettori sono certamente a conoscenza delle difficoltà che sta vivendo, da anni, la Capitale; qui vorrei solo sottolineare che nell’ultimo periodo, tra le inchieste di Mafia Capitale ed una nuova amministrazione che ancora stenta ad organizzarsi (e sono generoso…) la situazione dell’accoglienza verso i senza fissa dimora è addirittura peggiorata, sempre meno sono i posti letto garantiti dal Comune, ma per fortuna…ci pensano Papa Francesco  e la rete del volontariato. Nessuno di noi è contento di recarsi al Pronto Soccorso, se lo facciamo tendenzialmente è per una visita non certo di piacere, e dentro di noi speriamo di lasciare prima possibile tale struttura. C’è invece chi, pur

Nasce #buonenotizie

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Esistono migliaia di Blog, perché crearne uno nuovo? Perché il nostro vuole essere diverso. Abbiamo deciso di dare spazio alle buone notizie, a tante storie di vita quotidiana, anzi di bene quotidiano che spesso non trovano spazio nell’universo mediatico. #buonenotizie vuol parlare dell’infermiere che ogni giorno compie scrupolosamente il proprio lavoro, dell’educatore che manda avanti una casa famiglia, della famiglia perbene che assiste la vicina di casa anziana. Pensiamo al mondo dei Media. Si dà enorme eco alle disgrazie, ai casi di malasanità, agli omicidi. Per non parlare della Tv del Dolore. Ore ed ore a parlare degli slip di Yara, del coltello che ha ucciso Meredith, ore ed ore dove si alimenta la paura verso il diverso, lo straniero, il Rom. Gli autori di #buonenotizie ritengono che il bene sia contagioso e che il diffondere storie positive, modelli esemplari, possa contribuire a rendere il mondo migliore. Pensiamo al Pontificato di Papa Francesco. Al di là d