Nasce #buonenotizie
Esistono migliaia di Blog, perché
crearne uno nuovo? Perché il nostro vuole essere diverso. Abbiamo deciso di
dare spazio alle buone notizie, a tante storie di vita quotidiana, anzi di bene
quotidiano che spesso non trovano spazio nell’universo mediatico.
#buonenotizie vuol parlare
dell’infermiere che ogni giorno compie scrupolosamente il proprio lavoro,
dell’educatore che manda avanti una casa famiglia, della famiglia perbene che
assiste la vicina di casa anziana.
Pensiamo al mondo dei Media. Si dà
enorme eco alle disgrazie, ai casi di malasanità, agli omicidi. Per non parlare
della Tv del Dolore. Ore ed ore a parlare degli slip di Yara, del coltello che
ha ucciso Meredith, ore ed ore dove si alimenta la paura verso il diverso, lo straniero,
il Rom.
Gli autori di #buonenotizie ritengono
che il bene sia contagioso e che il diffondere storie positive, modelli
esemplari, possa contribuire a rendere il mondo migliore. Pensiamo al
Pontificato di Papa Francesco. Al di là del messaggio teologico, il suo stile
semplice ma diretto, i suoi comportamenti e i suoi gesti simbolici (la sua
scelta di sobrietà, i segni concreti di vicinanza ai poveri) hanno riavvicinato
tanti alla fede, e, lo certificano molte realtà associative, sotto il suo
pontificato sta crescendo il numero di volontari o di persone che compiono atti
di solidarietà.
La nostra ambizione vuole essere
quella di portare alla luce tante piccole storie nascoste di gente comune, di
persone normali che però fanno qualcosa di buono per migliorare la società ed
il mondo. Diceva Schindler che chi salva una vita salva il mondo intero, ecco
noi vorremmo raccontare le storie di chi ogni giorno, silenziosamente, salva il
mondo.
Attenzione, non vogliamo
spettacolarizzare il bene, ma neppure vorremmo che le opere di bene debbano
essere nascoste dalle notizie sull’ultimo fidanzato di Emma Marrone o sulle
ultime bizze di Mario Balotelli.
Noi vorremo invece parlare
dell’immigrato che ce l’ha fatta, del Rom che va a scuola, della nonnina non
lasciata sola.
Pensiamo al nostro paese, non
vogliamo affatto negare un fenomeno reale come la crisi, e non vogliamo
affermare che l’Italia sia il paradiso terrestre, ma allo stesso tempo ci
sembra di vedere troppo vittimismo e rassegnazione. Un clima vittimista, in cui
tutti ci sentiamo poveri, preoccupati, agitati, e non riusciamo ad apprezzare
invece quanto di buono abbiamo, sia a livello personale che a livello
nazionale.
Siamo personalmente convinti che la
crisi venga amplificata da una cultura vittimista e rassegnata, da una mancanza
di visione politica e mediatica per il futuro del nostro paese.
#buonenotizie non rinuncia a parlare
di politica, ma vorrebbe farlo a partire dai contenuti. Rifiutiamo un
linguaggio politico segnato da Vaffanculo ed Ebetini, da Renzie ad attacchi
personali, da hashtag e annunci che rivelano pochi fatti. Già da questo si
capisce che Buone Notizie rifiuta una idea di politica impostata sugli attacchi
al nemico, sull’insulto e sulla comunicazione aggressiva.
Speriamo di diventare un contenitore
di storie positive che possano dare l’esempio.
personalmente ne sento un gran bisogno che si racconti il bene e il si può fare, piuttosto che la rassegnazione.
RispondiEliminaQuindi forza e coraggio su questa strada
Francesco
Grazie! Lo prendo come un incentivo ad andare avanti.
RispondiEliminaFelice di potervi ispirare. In bocca al lupo!!!
RispondiEliminaSilvio Malvolti - fondatore di BuoneNotizie.it
Grazie! Crepi il Lupo!
RispondiEliminaMi piace moltissimo lo spirito di questo blog e, sicuramente, vi contatterò per raccontare alcune storie e progetti di cui ho la fortuna di occuparmi...intanto buon lavoro! :)
RispondiEliminaLa ringrazio! Può contattarci anche su twitter su RedBuoneNotizie, oppure per ora può scrivermi a mario.scelzo@gmail.com
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