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Visualizzazione dei post con l'etichetta solidarietà

Il Black Friday ed un Vecchio Scarpone

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Vecchio scarpone / Quanto tempo è passato / Quante illusioni / Fai rivivere tu …. Sono alcuni versi di una canzone che ricorderanno i miei lettori non proprio di primo pelo, interpretata tra gli altri da Claudio Villa. Solitamente, quando si incontra una persona senza fissa dimora, una delle cose che ci colpisce è il suo abbigliamento non proprio all’ultima moda: un maglione trasandato, pantaloni vecchi e di solito larghi, scarpe spesso logore e consumate. Vi ho raccontato in passato su queste pagine il lavoro dei volontari del Centro di Via Anicia  gestito dalla Comunità di Sant’Egidio, che ogni sabato garantisce un servizio di docce, lavanderia, cambio vestiario e quando possibile taglio di capelli alle persone che vivono per strada . Tra una Crisi di Governo  e l’altra, quando il lavoro me lo permette (attualmente lavoro presso Rai Parlamento), sono anche io uno dei volontari che aiuta nelle attività del Centro. I “servizi” offerti dal Centro di Via Anicia sono numero

Cronache dalla Villetta della Misericordia: Il Compleanno di Rosa

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Non so quale regalo abbia ricevuto Rosa per il suo compleanno, sicuramente ha avuto il dono di una famiglia grande, allargata, fatta di giovani ed anziani che le vogliono bene, come possiamo intuire da questa splendida foto. In tanti si sono stretti attorno a lei considerandola parte della propria famiglia, ed a giudicare dai volti sereni, Rosa ha ricevuto amicizia ma è stata anche in grado di donarne a piene mani. Ho conosciuto la signora Rosa – nome di fantasia - la sera prima del suo 85° compleanno mentre ero in turno alla Villetta della Misericordia , la struttura di accoglienza aperta recentemente grazie alla collaborazione tra il Policlinico Gemelli e la Comunità di Sant’Egidio. Non ci eravamo mai visti prima, eppure poco dopo Rosa, avendo sentito dire da altri che sono un giornalista (per la cronaca, non voglio appropriarmi di titoli che non ho, non posseggo il tesserino dell’Ordine), ha iniziato a raccontarmi alcuni passaggi della sua vita avventuros

Due Anni di Buone Notizie

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Buone Notizie compie i primi 2 anni di vita. Se fino a questa età si gattona e poi si cammina ma con passo ancora incerto, vorremmo da qui in poi iniziare a camminare a passi svelti verso il futuro. Vorrei in qualche modo celebrare questo anniversario attraverso due linee guida: 1) ripercorrere alcune delle iniziative che abbiamo “adottato” come Blog (penso per fare un esempio ai Corridoi Umanitari ) . 2) Riflettere sulla necessità e sul valore giornalistico di diffondere le Buone Notizie in tempi che a molti appaiono tristi e senza speranza. Prima di proseguire, vorrei ringraziare i sempre più numerosi lettori di questo Blog, gli amici, i sostenitori, le persone che hanno scritto su queste pagine, quelle che hanno proposto storie, le persone che sono “protagoniste nel bene” di molte delle storie raccontate. Se dopo due anni siamo qui a scrivere ed a pensare al futuro è grazie ad ognuno di voi. Vorrei partire dal secondo punto: che senso ha oggi parlare di Buone Noti

La Trattoria degli Amici

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Ieri sera ho festeggiato il mio Compleanno alla Trattoria degli Amici  a Piazza Sant’Egidio nel cuore di Trastevere . Il mio Compleanno è il 15 Agosto ma molti amici (ed anche il sottoscritto) erano fuori Roma e quindi abbiamo deciso di festeggiare il mio ed altri compleanni a Settembre. Ora direte voi, questo non è un Blog che parla di Buone Notizie? Che interesse abbiamo a conoscere i dettagli del tuo festeggiamento? E avete ragione, ma mi serviva questa introduzione per potervi parlare della Trattoria degli Amici, un ristorante capace di coniugare solidarietà ed integrazione, arte e buona cucina. La Trattoria degli Amici è appunto un Ristorante, gestito da una Cooperativa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, dove lavorano persone con disabilità affiancate da professionisti del settore e volontari che aiutano gratuitamente . Attualmente lo Staff è composto da 20 persone, tra cuochi camerieri e responsabili della gestione, e la maggior parte dei membri del personale so

Mangiarotti and Friends

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Antonio (nome di fantasia) lo riconoscevi subito, non era il classico “barbone” abituato ad una vita di stenti. Lo vedevi a disagio nell’accettare il panino e la bibita che gli offrivano i volontari della Comunità di Sant’Egidio alla Stazione Termini di Roma. Col tempo, panino dopo panino, Antonio si scioglie con Luca, uno dei volontari, e si scopre essere un imprenditore che ha visto fallire la sua azienda, contemporaneamente ad un matrimonio finito male. Non sapendo dove andare, ha iniziato a dormire alla Stazione e giorno dopo giorno ha perso le speranze di riprendere una vita normale. Nel 2015, in Italia, con sempre meno reti sociali (la famiglia, il partito, il sindacato, le parrocchie) a protezione, è drammaticamente facile passare da una vita normale alla strada, troppe persone hanno fatto in questi anni il percorso di Antonio. Il nostro amico però pian piano si affida sempre più a Luca, ed accoglie con immensa gioia il suo invito: Luca gli propone un posto letto durant

Natale per Evan

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Preparate i fazzoletti perchè quella che vi raccontiamo è una storia agrodolce ma commovente, un racconto corale che vorremmo tutti finisse col lieto fine anche se la realtà ci porta a pensare il contrario. Nonostante ciò, siamo fermamente convinti che essa sia una Buona Notizia, perché ci mostra l’importanza di parole e sentimenti come la solidarietà, la condivisione, l’altruismo, la forza di cambiamento che nasce dai gesti di amore gratuito. Ieri 25 Ottobre  a St. George, piccolo paese rurale dell’Ontario (Regione del Canada), è arrivato Babbo Natale. Non è uno scherzo del calendario o un errore di qualche agenzia di stampa, ma il gesto di solidarietà e compassione che una intera comunità ha voluto regalare al piccolo Evan. Nel Video che trovate seguendo questo link  possiamo vedere il bimbo di 7 anni festeggiato da un intero paese, salutato dai suoi eroi della televisione e dei fumetti ed abbracciato niente di meno che da Babbo Natale in persona. Il piccolo Evan h

Gianni Morandi. Social e Poesia.

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Uno su Mille ce la fa, cantava Gianni Morandi, ed a lui è dedicato l’articolo odierno. Uno su Mille riesce ad essere sui social media, una presenza allegra, simpatica, cordiale, un modello di umanità e di ironia. In sintesi, Morandi piace a chi scrive perchè vive la vita come una festa, uno spazio per l'incontro col prossimo, perchè in una epoca spesso triste ed in un ambiente solitario come quello dei Social è capace di trasmettere garbo, allegria e tenerezza. Lo prendo ad esempio come un modello positivo, una persona capace di trasmettere umanità e poesia in un ambiente, quello dei social, che spesso invece si distingue per risse verbali, conflitti, tensioni, acidità, insulti gratuiti. Tanta gente, forse sola e intristita dalla vita, riversa in rete odio e ferocia, specialmente nei confronti di chi è diverso. E’ a mio parere davvero triste, ed un pessimo esempio, quando siano leader politici a portare in rete argomentazioni offensive, razziste, sessiste. Non faccio

Medici su Twitter

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Oggi vi voglio parlare dei Medici su Twitter, una interessante iniziativa che si sta sviluppando su Twitter grazie alla iniziativa meritoria di Luca D’Inzeo, meglio conosciuto come Dottor Watson, abile tessitore di reti sociali sul web capaci però poi di mobilitarsi concretamente in iniziative di solidarietà. Andiamo con ordine. Quante volte vi è capitato di aver bisogno di un consulto medico, un consiglio sanitario,   ma non sapete a chi rivolgervi? Quante volte siete usciti da un ambulatorio o dal consulto con un luminare con molti dubbi e avendo capito poco la situazione generale? E, non me ne voglia a male la categoria medica, quante volte siamo stati liquidati dai dottori con pochissime e poco chiare parole, restando preda di dubbi e questioni irrisolte? O quante volte avete avuto una urgenza medica, non tale però da andare al Pronto Soccorso e non sapete a chi rivolgervi? Il Dottor Watson è qui per questo! In pratica, potete rompergli le scatole su Twitter ( a lui opp

Ponte Mammolo, Solidarietà in Rete

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Oggi vi parleremo del contagio della solidarietà, sottolineando in particolare quanto a volte un semplice tweet oppure un rapido appello in rete possa essere capace di suscitare una rete di solidarietà concreta e contagiosa, ma andiamo con ordine. Roma si prepara, dal Prossimo Dicembre, ad accogliere i numerosi pellegrini che arriveranno in Città per partecipare al Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Si inizia a parlare di decoro, miglioramento dei trasporti, piani di accoglienza straordinari, ma di fatto uno dei primi atti concreti compiuti dalla Giunta Marino per il “decoro”, è stato lo sgombero di oltre 200 rifugiati  o italiani senza fissa dimora che da tempo vivevano, in condizioni certo non ottimali ma tutto sommato dignitose, nel cosiddetto Borghetto della Pace di Ponte Mammolo. Parliamo, per capirci, dell’insediamento visitato a sorpresa da Papa Francesco  nel corso di una sua visita ad una Parrocchia della Periferia Romana.  Parliamo appunto d

Lettera a Matteo Salvini

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Caro Matteo Salvini, volevo informarla che  Alan Mak ,  avvocato trentunenne della City di Londra, è il primo cinese eletto al parlamento di Londra nei suoi 800 anni di storia. Alan Mak è un membro del Partito Conservatore che ha trionfato alle recenti elezioni britanniche, ed ha vinto la competizione nel suo seggio di Havant nell’Hampshire. La famiglia di Mak ha origini Malesi, cresce ad Hong-Kong, Alan nasce a New York, studia a Cambridge e trova lavoro nella City. Parliamo insomma di un prodotto della globalizzazione, un ragazzo di casa nel mondo globalizzato. Quello che volevo sottolineare è che si possono creare mille barriere, steccati, muri, ma alla fine la vita reale li supera tutti. Poi, ad occhio, Alan Mak non sembra un sovversivo militante comunista, anzi il suo profilo assomiglia quello di un membro ideale della società moderna dei consumi, ma quello che vorrei sottolineare è che la sua vicenda mostra come sia impossibile frenare i processi migratori e di mes

Vincere il Male è Possibile

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Che senso ha un Blog che parla di Buone Notizie in tempi così tristi? E’ una domanda che mi hanno rivolto ed alla quale vorrei almeno in parte provare a dare una risposta. Il terremoto in Nepal, le morti nel Mar Mediterraneo, la minaccia diffusa del terrorismo, l’Isis, per non parlare della aggressività quotidiana che si manifesta in tante città, specie nelle periferie degradate; effettivamente scorrendo la lista delle notizie di un qualsiasi quotidiano si vede un quadro triste e disperante, al quale oltretutto ci stiamo sempre più abituando. Direi anzi che ormai tante tragedie ci passano sotto gli occhi e rimaniamo spesso indifferenti dai drammi del mondo, col pensiero “ma io in fondo cosa posso fare”? In tanti, anche chi scrive, siamo preoccupati e/o impauriti per lo stato di salute del mondo. Qui però subentra una enorme differenza tra la paura fine a se stessa, a volte anche irrazionale, ed una sana preoccupazione, direi quasi una angoscia che però ci spinge ad agire