Lettera a Matteo Salvini
Caro Matteo Salvini,
volevo informarla che Alan Mak, avvocato trentunenne della
City di Londra, è il primo cinese eletto al parlamento di Londra nei suoi 800
anni di storia. Alan Mak è un membro del Partito Conservatore che ha trionfato
alle recenti elezioni britanniche, ed ha vinto la competizione nel suo seggio
di Havant nell’Hampshire.
La famiglia di Mak ha origini Malesi, cresce ad Hong-Kong,
Alan nasce a New York, studia a Cambridge e trova lavoro nella City. Parliamo
insomma di un prodotto della globalizzazione, un ragazzo di casa nel mondo
globalizzato. Quello che volevo sottolineare è che si possono creare mille
barriere, steccati, muri, ma alla fine la vita reale li supera tutti. Poi, ad
occhio, Alan Mak non sembra un sovversivo militante comunista, anzi il suo
profilo assomiglia quello di un membro ideale della società moderna dei
consumi, ma quello che vorrei sottolineare è che la sua vicenda mostra come sia
impossibile frenare i processi migratori e di mescolanza della popolazione
mondiale.
Caro Matteo Salvini, non le sarà sfuggito il nobile gesto di
un Avvocato cresciuto nella sua Milano. Rinaldo Spataro, un Avvocato nato a
Milano ma figlio di immigrati calabresi, recentemente scomparso all’età di 74
anni, ha lasciato al Comune di Milano una eredità di 5,6 milioni di euro con la
richiesta che il suo patrimonio vada in “opere di beneficenza e assistenza ai bisognosi”.
Con queste parole ha spiegato il suo gesto: "La città dove sono nato e vissuto ha
avuto un particolare significato nello sviluppo della mia personalità e della
mia esistenza, mi ha dato tutto", in sostanza ha voluto restituire alla sua città quanto
ricevuto nel corso della sua stimata carriera professionale.
Caro Matteo Salvini, non le sarà sfuggito neppure
il comportamento di una anziana Signora Padovana (quel Nord-Est suo bacino
elettorale) che, viste in tv le immagini dell’ennesimo sbarco sulle coste
siciliane, ha liberato una sua abitazione e, in collaborazione con una
struttura di volontariato, l’ha adibita a dimora a prezzo agevolato per dieci
migranti.
Sono piccole storie, ma testimoniano due
realtà: la prima è che nessuna legge fermerà l’immigrazione, la seconda è che
tanta gente ha la bontà d’animo e soprattutto la volontà di non restare
indifferente ai drammi del mondo. L’immigrazione esiste, è un dato di fatto,
esisterà oggi ed esisterà ancora di più domani, è stata un capitolo importante della
nostra storia nazionale (come testimoniano i milioni di italiani nel mondo, in
passato accolti, si fa per dire, da offese e disprezzo).
Caro Matteo Salvini, quello che volevo dirle
con questo articolo è che è inutile affrontare un problema enorme e reale come
l’immigrazione a partire da slogan, veti, frasi spesso ad effetto ma
propagandistiche come spesso fa lei e fanno gli esponenti del suo partito.
Le sue parole non fermeranno gli sbarchi, i
suoi moniti feroci non aiuteranno certo a governare un fenomeno complesso che,
a mio parere, in quanto cittadini del Continente dell’Illuminismo e delle
Radici Cristiane, non può lasciarci indifferente.
Caro Matteo Salvini, ci aiuti a costruire un
mondo più accogliente verso tutti, italiani o stranieri che siano. Siamo
cittadini dello stesso Pianeta.
Mario
Scelzo.
Commenti
Posta un commento