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Breznev e il Manciola (Prima puntata)

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A mon petit Tommaso, s lyubov'yu, (con affetto) Olga Bella di una bellezza sfolgorante, Olga, che in una foto sbiadita dal passare del tempo vediamo in tutto il suo splendore abbracciare a Tommaso, il protagonista del nostro racconto, nel mezzo della Piazza Rossa a Mosca. Lei alta e bionda, slanciata, fisico da modella, lui, statura media, fisico nella norma ma non certamente da divo di Hollywood, infreddolito ma sorridente imbacuccato nel suo cappotto. Una data scritta a penna, 14 maggio 1972. Questo l’incipit della nostra storia, che da Castelli, borgo abruzzese rinomato per le ceramiche, ci porta fino a Mosca passando per il Belgio, per Praga, per Tor Lupara. Una storia vera o solo il frutto della mia fantasia? Lascio il beneficio del dubbio ai miei lettori, mi limito a dire che la narrazione è fedele al contesto storico, quello dell’Italia del dopoguerra prima e del ’68 poi. Tor Lupara (frazione di Mentana all’epoca del racconto, di Fonte Nuova a partire dal 2001), dava