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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Passeggiata ecologica con i detenuti di Avezzano

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Riceviamo da Fabio Gui, Volontario della Comunità di Sant’Egidio da anni impegnato nel lavoro di umanizzazione delle Carceri, questa storia di una “passeggiata ecologica” con 5 detenuti del Carcere di Avezzano. Prima di lasciare spazio alle parole di Fabio, un velocissimo commento. Saprete benissimo la drammatica situazione in cui versano le carceri italiane. Si stima che nelle nostre carceri sono presenti 64.623 detenuti, in strutture che, a norma di legge, potrebbero accoglierne 47.668; Carceri sovraffollate, servizi sociali ridotti all’osso, una situazione di estremo disagio sia per i detenuti sia per il personale addetto alla sorveglianza, non a caso l’Italia è stata più volte sanzionata dall’Unione Europea per l’inefficienza del suo sistema carcerario. In queste condizioni è quasi impossibile attuare la funzione rieducativa della pena ed il carcere diventa veramente un luogo inumano e crudele, prova ne sono i numerosi casi di suicidio avvenuti negli ultimi anni. Eppure, c

#NotInMyName

Sta diventando virale l’iniziativa lanciata solo pochi giorni fa dall’associazione britannica Active Change Foundation. #NotInMyName, non nel mio nome. L’iniziativa parte dal un gruppo di musulmani inglesi e sta facendo il giro del mondo è quella di dice che “l’Isis non rappresenta l’Islam e non deve essere identificato con i musulmani.” E già centinaia di persone si postando la propria fotografia con un cartello con la scritta #NotInMyName per condannare lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante È un modo concreto, mentre i giornali raccontano di tanti europei che partono per prendere parte a questa guerra accanto al Califfato nero, che ci sono molti musulmani che non si riconoscono nell’assurda violenza dell’Isis.   Su youtube si può vedere il video che spiega l’iniziativa .

Oggi l'AIDS non fà più paura

Pochi giorni fa ho rivisto su La7 il film Philadelphia, un gran bel film ambientato nel 1993 negli States che racconta le vicende di un giovane e brillante avvocato (Tom Hanks), licenziato dai suoi datori di lavoro in quanto affetto dal Virus dell’Hiv. Se non lo avete già visto ve lo consiglio, è un gran bel film, ben girato e con attori sopra la media, ed ha avuto il merito di parlare di Aids in tempi in cui quasi solo nominarlo era tabù. Visto oggi, il film ha anche il merito di mostrarci lo spirito di quell’epoca. Potrei riassumere che, nel 1993 nei prosperi e liberali Stati Uniti, la persona affetta dal Virus Hiv era uno scarto della società, viveva una doppia condanna, sia medica (non esistevano ancora cure adeguate), sia sociale, in quanto l’opinione pubblica riteneva il malato “colpevole” di essersela cercata in quanto omosessuale e promiscuo. Insomma nel 1993 una persona affetta dal Virus Hiv sapeva di essere destinata ad una morte rapida, e sapeva di essere visto con so

Lava Mae. Doccia e Fantasia.

Oggi Buone Notizie vuole raccontarvi una storia che viene dagli Stati Uniti. Nella città Californiana di San Francisco, patria della Beat Generation nonché una delle città più belle e sviluppate degli States, su iniziativa della esperta di marketing Doniece Sandoval, nasce il progetto Lava Mae, Doccia-Bus per i senza tetto di San Francisco. L’ideatrice ha avuto l’idea di riadattare 8 autobus abbandonati in strutture mobili dotate di 3 docce e due bagni ciascuna, per raggiungere i senzatetto della città e garantire loro una doccia ed una possibilità di sistemarsi in maniera dignitosa. Per chi volesse approfondire, rimando a questo link  e ad alcune foto pubblicate da “La Repubblica” Volevo aggiungere alcune considerazioni. Prima di tutto, lodare lo spirito di iniziativa e la fantasia dei promotori di Lava Mae, che hanno avuto una bella idea ed hanno trovato le risorse per realizzarla. L’articolo di Today non specifica nel dettaglio, ma parla di una donazione proveniente da Goog

Islam e Isis non sono la stessa cosa

Il mondo intero inorridisce di fronte alle terribili immagini provenienti dall’Iraq, dove il sanguinoso regime dell’Isis (il cosiddetto Califfato Islamico) ha per la terza volta sgozzato un Occidentale. Ieri, purtroppo, la violenza feroce dell’Isis ha ucciso David Haines, un cooperante scozzese rapito durante una missione umanitaria in Siria, ed il coinvolgimento di un cittadino britannico è un ulteriore segnale di un potenziale allargamento del conflitto tra l’Isis e l’Occidente. La situazione è complessa e non voglio su queste pagine negare il pericolo di un regime sanguinoso come l’Isis. Vorrei però fare una importante e necessaria distinzione: L’Islam è una cosa e l’Isis un’altra. Può sembrarvi una banalità ma non è affatto così, ed è fondamentale distinguere visto che una certa stampa (con una enfasi sensazionalista che non piace affatto agli autori di questo blog) di fatto identifica l’Isis con l’Islam. “La Minaccia dei Barbari”, “Invasione Islamica”, “L’esercito dei Tagl

L'Unione Europea

Questo Blog, oltre che diffondere esempi e storie positive, vuole anche sottolineare la bontà ed il buon esito di alcuni processi politici e sociali. Con questa premessa, la buona notizia di oggi si chiama Unione Europea. So già che qualcuno starà storcendo il naso. Ma come, i burocrati di Bruxelles, quelli che (secondo alcuni) sono responsabili dell’aumento delle tasse, della disoccupazione e altro ancora. A parte che non sono d’accordo con questa visione (troppo facile scaricare sull’Europa colpe di 70 anni di mala politica nostrana), vorrei allargare il concetto ad orizzonti più ampi. Proverò ad essere breve e a non riempirvi di Date e Trattati, visto che il succo del mio ragionamento è più variegato. Partiamo. Potremmo dire che per tutto il corso della Storia, le varie nazioni Europee si sono contrapposte in numerosissime guerre, dai tempi dell’Impero Romano, al Medioevo, alle guerre di Napoleone fino alla seconda guerra mondiale. Potremmo dire che in qualche modo, alla fi

La pace è il futuro

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La pace è il futuro? Il mondo è in guerra. Una “Terza guerra mondiale, solo che si combatte a pezzetti, a capitoli” come ha ricordato Papa Francesco tornando dal suo viaggio in Corea del Sud a metà agosto. Le orribili decapitazioni dell’Isis in medio oriente, la preoccupante crisi ucraina al centro dell’Europa sono solo due dei tanti esempi che si potrebbero fare. Ma la pace e il dialogo sono il futuro? In questi giorni ad Anversa, in Belgio, si riuniscono 350 leader religiosi di tutto il mondo, convocati dalla Comunità di Sant’Egidio nell’annuale meeting “Uomini e Religioni” che la Comunità ha promosso all’indomani dello storico incontro voluto da papa Giovanni Paolo II ad Assisi nell’86. In questi anni la Comunità di Sant’Egidio, come in un lungo pellegrinaggio, ha toccato tante città e paesi, incontrando e facendo incontrare leader religiosi e uomini di governo, dove il dialogo e l’incontro con l’altro non è mai stato un momento ne scontato ne banale.     Ad Anversa, ri

Nasce #buonenotizie

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Esistono migliaia di Blog, perché crearne uno nuovo? Perché il nostro vuole essere diverso. Abbiamo deciso di dare spazio alle buone notizie, a tante storie di vita quotidiana, anzi di bene quotidiano che spesso non trovano spazio nell’universo mediatico. #buonenotizie vuol parlare dell’infermiere che ogni giorno compie scrupolosamente il proprio lavoro, dell’educatore che manda avanti una casa famiglia, della famiglia perbene che assiste la vicina di casa anziana. Pensiamo al mondo dei Media. Si dà enorme eco alle disgrazie, ai casi di malasanità, agli omicidi. Per non parlare della Tv del Dolore. Ore ed ore a parlare degli slip di Yara, del coltello che ha ucciso Meredith, ore ed ore dove si alimenta la paura verso il diverso, lo straniero, il Rom. Gli autori di #buonenotizie ritengono che il bene sia contagioso e che il diffondere storie positive, modelli esemplari, possa contribuire a rendere il mondo migliore. Pensiamo al Pontificato di Papa Francesco. Al di là d