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Visualizzazione dei post con l'etichetta SOLIDARIETA'

L'Europa della Solidarietà

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Siamo di fronte ad un fenomeno epocale. Migliaia di Migranti, Rifugiati, chiamateli come volete, io preferisco dire migliaia di persone in fuga da guerre e carestie. Abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini provenienti da Budapest, dalle stazioni ferroviarie assaltate, non possiamo non aver visto la foto del piccolo Aylan morto su una spiaggia della Turchia. Volevo sottolineare solamente un dato. Mentre l’Unione Europea, con tempi pachidermici, inizia a prendere coscienza del dramma enorme che le passa accanto, mentre i Governi discutono e si contrappongono le Colombe come Angela Merkel ed i falchi come il Presidente Ungherese Orban, la gente, o almeno una larga parte della popolazione, reagisce e si schiera affianco dei migranti. Nonostante la predicazione dell’odio di Salvini e dei suoi sodali europei, dalla Le Pen in Francia a Farage in Gran Bretagna, da Alba Dorata ad altri movimenti estremisti, nonostante una certa stampa che getta benzina sul fuoco della paura,

Il Maggiolino di Rosy. Pasta, Vestiti e tanta umanità.

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Siamo nella morsa del caldo, non si vedono spiragli nella vicenda Greca, la Roma tratta Dzeko ma deve prima sfoltire la rosa, Governo ed Opposizione sono sempre ai ferri corti, ennesima condanna per Berlusconi; Il solito quadro triste e monotono, eppure esistono le Buone Notizie. Oggi voglio parlarvi del Maggiolino di Rosy (nome di fantasia) che ogni Martedì arriva alla Stazione Tiburtina portando con se pasta, carne, bibite e vestiario per chi vive per strada. I miei lettori abituali sapranno che Ogni Martedì  mi reco, insieme ad altri volontari della Comunità di Sant’Egidio, alla Stazione Tiburtina, dove distribuiamo panini, bevande (calde d’inverno e fredde d’estate) ma soprattutto sorrisi ed umanità, a circa 100 tra barboni e persone senza fissa dimora che gravitano in zona. Sempre i miei lettori sapranno che da un paio di mesi la situazione attorno alla Stazione Tiburtina è resa ancora più problematica dallo sgombero di Ponte Mammolo e dai migranti accolti in condiz

La Grande Bellezza (della solidarietà)

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La Grande Bellezza è il titolo del film di Paolo Sorrentino vincitore del Premio Oscar 2014 come miglior film straniero. Film osannato dalla critica, amato specialmente all’estero, film che ha riportato l’Oscar in Italia dopo 15 anni dalla vittoria (quella sì strameritata) di Benigni con La Vita è Bella . Per fortuna di Sorrentino non sono uno stimato critico cinematografico perché personalmente ho trovato La Grande Bellezza un film brutto, noioso, banale, senza trama, scontato. Una carrellata di luoghi comuni su Roma ed i suoi abitanti, neanche particolarmente riuscita. Una serie di belle inquadrature (a Sorrentino riconosco abilità nelle sceneggiature) fine a se stessi. Uno dei messaggi del film dovrebbe essere in sintesi questo: Roma vive nella gloria della sua Grande Bellezza, ma la Roma di oggi è una città triste e squallida popolata da cafoni arricchiti. E’ una lettura che condivido solo in minima parte, perché se è indubbio che esiste una Roma Marcia (basti pensare

Un Calcio Alle Sbarre

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo una bella storia proveniente dal Carcere di Avezzano. Un Sabato di Sport ed Amicizia tra reclusi e volontari, idealmente un calcio alle sbarre che separano il recluso dalla società. Prima di lasciare spazio alle parole di Fabio Gui, volontario di Sant’Egidio, due brevissime riflessioni: 1.     Dal racconto di Fabio emerge la forza di un lavoro comune, una rete tra varie associazioni, una realtà dove ognuno mette un tassello di bene in un Mosaico. 2.     Ricordiamo l’articolo 27 della Costituzione Italiana che recita “ Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato ”. Ben conosciamo il quadro drammatico di suicidi, spazi carcerari al limite della vivibilità, di tensioni estreme che si vive nelle Carceri Italiane, tanto più giornate di amicizia hanno un valore enorme di pacificazione e rieducazione. Da qui in poi, il racconto di Fabio Gui: “Mettete

Le Docce del Papa ed il Centro di Via Anicia

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«Qui a Roma nessuno muore di fame, un panino si rimedia ogni giorno. Ma non ci sono posti dove andare in bagno e dove lavarsi», racconta Franco, un senza fissa dimora, al Vescovo Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, di fatto il suo braccio destro per le opere caritatevoli. Pochi giorni fa Vatican Insider  ha riportato la notizia che, su volontà personale di Papa Francesco, inizieranno dei lavori nei Bagni di Piazza San Pietro per costruire tre docce per i Senza Tetto. Vi consiglio di leggere il racconto di Don Corrado (così viene affettuosamente chiamato Krajewski) che bene spiega la realtà dei senza fissa dimora a Roma e la rete di accoglienza ad oggi esistente. Va aggiunto che Don Corrado è in qualche modo la prosecuzione fisica di Papa Francesco. Sappiamo che Bergoglio quando era Vescovo a Buenos Aires si recava con regolarità nelle periferie e nei quartieri disagiati, sono personalmente convinto sarebbe sua intenzione farlo anche a Roma ma il protocollo e   le esigenze

Tutti con Armandino: Un Calcio alla Malattia.

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Campionato di Lega Pro, Girone C, allo Stadio Arechi di Salerno la Salernitana si prepara ad affrontare l’ostico Catanzaro. Una partita come tante, un Sabato di Sport che però assume un significato particolare e mi consente di raccontarvi la Buona Notizia di oggi. Poco prima del fischio d’inizio, il Capitano dei Granata Manolo Pestrin, scende in campo con in braccio il piccolo Armandino, un giososo e vitale bambino di 6 anni affetto dal Sarcoma di Ewing (un tumore delle ossa) che sta coraggiosamente lottando contro la sua malattia. ( per approfondire ). Il piccolo Armandino e la sua battaglia sono stati “adottati” dalla Salernitana e dai suoi tifosi (che ad esempio la scorsa settimana hanno organizzato un evento di solidarietà con raccolta di fondi destinata alle cure mediche del bambino), ma quello che volevo sottolineare è la catena di affetto che sta attraversando le Curve e le tifoserie di tutto il Meridione. Chi segue il Calcio (ed anche chi non è interessato