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Il mio voto per Pietro Bartolo, il Medico di Lampedusa.

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Alle prossime elezioni europee voterò convintamente Pietro Bartolo, il Medico di Lampedusa. Provo ad elencare le motivazioni del mio voto, con la speranza di convincere qualcuno a votarlo.  1) Ricordo che si vota per eleggere il Parlamento Europeo e ritengo sia importante portare a Bruxelles uno che conosce per davvero le mille sfaccettature e problematiche della questione migratoria. Chi meglio di Bartolo può portare sui tavoli UE temi come quelli dei Corridoi Umanitari e dei soccorsi in mare? Chi meglio di lui può dare voce alle atroci sofferenze inflitte ai reclusi nei campi di detenzione libici? Chi meglio del Medico di Lampedusa può simboleggiare il volto di una Europa accogliente e disposta a lenire le sofferenze di chi scappa da guerre e carestie? 2) Siete "di sinistra", elettori di area,ma il Pd non vi convince fino in fondo. Beh, il Partito Democratico non convince fino in fondo neppure a me che ne sono un iscritto. Votando Bartolo date un segnale,

La Marina Militare Italiana

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Enorme impatto mediatico ha avuto il ritorno in Italia del Marò Salvatore Girone, il quale potrà aspettare in Italia l’esito dell’arbitrato internazionale in merito alla controversa vicenda che lo vede indagato. Pur rallegrandomi per il suo rientro, sinceramente poco condivido i toni apocalittici di certa stampa e di certa politica che parla dei due Marò come se fossero degli eroi nazionali.  Ripeto, mi auguro abbiano un equo processo con la possibilità di vedere riconosciute le proprie ragioni, a nessuno auguro di trovarsi coinvolto in una situazione diplomatica così complessa ed intricata, ma ritengo altre siano le persone da indicare come eroi. I miei eroi sono i membri della Marina Militare Italiana che ogni giorno salvano le vite dei migranti nel Mediterraneo. Quando si parla di un fenomeno complesso come quello della immigrazione nessuno può pretendere di avere una risposta definitiva o “esatta”. Entrano in ballo tematiche complesse, intrecci geopolitici internazion

Vincere il Male è Possibile

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Che senso ha un Blog che parla di Buone Notizie in tempi così tristi? E’ una domanda che mi hanno rivolto ed alla quale vorrei almeno in parte provare a dare una risposta. Il terremoto in Nepal, le morti nel Mar Mediterraneo, la minaccia diffusa del terrorismo, l’Isis, per non parlare della aggressività quotidiana che si manifesta in tante città, specie nelle periferie degradate; effettivamente scorrendo la lista delle notizie di un qualsiasi quotidiano si vede un quadro triste e disperante, al quale oltretutto ci stiamo sempre più abituando. Direi anzi che ormai tante tragedie ci passano sotto gli occhi e rimaniamo spesso indifferenti dai drammi del mondo, col pensiero “ma io in fondo cosa posso fare”? In tanti, anche chi scrive, siamo preoccupati e/o impauriti per lo stato di salute del mondo. Qui però subentra una enorme differenza tra la paura fine a se stessa, a volte anche irrazionale, ed una sana preoccupazione, direi quasi una angoscia che però ci spinge ad agire