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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Il Muro di Berlino, le Torri Gemelle ed il Coronavirus

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Chi, come me, è nato negli anni 80, ha assistito a due grandi mutamenti di scenario geopolitico: il crollo del Muro di Berlino nel 1989 e la caduta delle Torri Gemelle nel 2001. Contestualmente, noi della Generazione Y, abbiamo vissuto i cambiamenti apportati alle nostre vite dall’avvento di Internet. Non siamo nativi digitali come i millennials, ma fin dall’adolescenza ci siamo confrontati con le potenzialità ed i pericoli della rete. La fine della contrapposizione Usa/Urss ha in qualche modo determinato l’avvento della società capitalistica su scala mondiale ed ha aperto le porte alla globalizzazione, mentre il crollo delle Torri Gemelle ha creato un nuovo nemico, quello del terrorismo fondamentalista, più subdolo e meno facile da controllare. Faccio un esempio banalissimo, quando andavo al liceo, tra il 1994 ed il 1999, attraversavo tranquillamente Piazza San Pietro senza dover effettuare nessun controllo, oggi per entrare in piazza è necessario passare sotto i metal d

La Villetta della Misericordia, il contagio (positivo) della solidarietà

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Lascia o raddoppia? Chiedeva ai concorrenti Mike Buongiorno durante lo svolgimento del suo storico programma televisivo a quiz. Raddoppiamo!, hanno risposto ad una sola voce i volontari della Villetta della Misericordia, moltiplicando in questi giorni di emergenza il loro sforzo per essere vicini a chi vive per strada. Prima di parlarvi nel dettaglio della Villetta, una considerazione generale. Come è noto, siamo tutti invitati dal Governo a rimanere nelle nostre abitazioni, siamo autorizzati ad uscire solo per fare la spesa, andare al lavoro e per le necessità urgenti. Misure drastiche ma necessarie, che stanno iniziando a dare i primi frutti, anche se è ancora troppo presto per cantare vittoria, su questo non mi dilungo, siamo bombardati di notizie relative allo sviluppo del virus. Il problema è che in Italia ci sono almeno 50mila persone che una casa non ce l’hanno, parliamo delle persone “senza fissa dimora”. Come potete ben capire, se già in generale la loro co

Guida semiseria per la sopravvivenza

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La situazione la conosciamo tutti, inutile perdere tempo a descriverla. Come attrezzarsi per “resistere” e vivere questo tempo (si spera breve, ma si teme lungo) con maggiore serenità? Mi permetto di indicare alcuni consigli, facendo però la una doverosa premessa: non sono un medico, neanche un virologo o un personal trainer, quindi… non prendetemi troppo sul serio! ·         PREOCCUPIAMOCI PER I PIU’ DEBOLI. Siamo tutti preoccupati, è normale, la situazione è delicata e soprattutto non abbiamo precedenti a cui fare riferimento. Però, pensiamo a chi sta peggio di noi, a chi una casa non ce l’ha, a chi è invalido, a chi ha patologie permanenti. Se noi viviamo dei disagi, loro li vivono due volte, e tanto più in questi giorni hanno bisogno del nostro aiuto. Il virus inoltre ci ricorda che, ci piaccia o no, viviamo in un mondo interconnesso, e l’unica salvezza non è nell’isolamento ma nella condivisione. Il virus è “democratico”, non fa distinzioni di razza ed etnia, e ci ricor

Il gatto del colonnello

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Le (pessime) parole del Governatore del Veneto Luca Zaia sui cinesi che mangiano i topi, mi hanno fatto ricordare una storia che mi ha raccontato un caro amico, oggi scomparso. La propongo ai miei lettori, in un linguaggio informale. Il Gatto del Colonnello. "Mario, Danilo (altro volontario di Sant'Egidio che come me andava a trovare l'ultranovantenne Gaetano), non ho mai mangiato una carne così buona in tutta la mia vita!", ci raccontava spesso il nostro amico. Una vita avventurosa la sua, i genitori lasciano Messina dopo il terremoto del 1906 e si rifugiano in Egitto, qui Gaetano cresce tutto sommato in un contesto familiare agiato, con molti amici sia egiziani che italiani. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, gli italiani in Egitto, almeno io così ho capito, vengono arrestati e messi in campi di prigionia da parte degli inglesi, insomma il nostro Gaetano si ritrova prigioniero sotto una dominazione straniera. Prima di raccontarvi del gatto,