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10 Buone Notizie nel 2020 (ASSISI 01/01/2021)

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Il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia del Covid-19 , non mi dilungo, tutti sappiamo benissimo quanto è accaduto e quanto tale situazione ha condizionato le nostre vite. Ciononostante, l’anno appena trascorso ci ha regalato nuove scoperte scientifiche, è stato ricco di novità, è stato caratterizzato da momenti positivi. Vorrei quindi sottolineare, per i lettori di queste pagine, 10 buone notizie che hanno caratterizzato l’anno che ci apprestiamo a concludere , 10 note liete, 10 stelle luminose in un cielo troppo spesso oscuro. Esigenze di sintesi mi impediscono di approfondire nel dettaglio ogni singola notizia (trovate comunque sul web tutti gli approfondimenti necessari), quindi procedo presentando 10 pillole di speranza. 1. Lo scorso 27 ottobre, al largo delle coste del Queensland, in Australia, è stata scoperta da un gruppo di scienziati una gigantesca barriera corallina, più alta dell’Empire State Building ed estesa per 1,5 Km. Erano 120 anni che non avveniva una scope

Pranzo Siriano a Frosinone

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Come promesso ai nuovi lettori di Palla Break , su questo blog ci sarà sempre uno spazio dedicato alle Buone Notizie, quella che mi accingo a raccontarvi è di fatto la prima Good News del mio nuovo Blog. Per usare un motto, meno FAKE NEWS, più Buone Notizie. Sabato scorso sono stato a Frosinone ed ho gustato un tipico pranzo siriano. Direte voi, ha aperto un ristorante etnico nel cuore della Ciociaria? No, anzi senza nulla togliere alla cucina siriana, la zona del frusinate è piena di ristoranti accoglienti dove poter gustare le prelibatezze ciociare, eppure il mio è stato un pranzo non solo buono, ma anche piacevole, sereno, vissuto in un clima familiare, arricchito dal profumo della solidarietà ed insaporito dal calore della accoglienza. Andiamo con ordine. Sul Sole24Ore dello scorso 27 Marzo leggiamo: “ Sono arrivati questa mattina da Beirut all’aeroporto di Fiumicino 43 profughi siriani grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione de

Palla Break. Benvenuti.

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Nel Tennis, la Palla Break è uno dei momenti chiave della partita. Per chi non è ferrato con le regole di questo splendido sport che pratico regolarmente, per palla break si intende il punto nel quale chi risponde può sottrarre il games a chi è di battuta. “Fare il break”, perlomeno ai livelli del professionismo, avvicina il giocatore alla vittoria, o quantomeno indirizza la partita in un determinato senso. Ho scelto Palla Break come titolo del mio nuovo blog per due motivi: il primo, un richiamo alla mia passione per lo sport di Federer e Murray, il secondo, per sottolineare quelle che a mio parere sono le notizie principali della giornata, quelle che danno il senso di un determinato evento. Sulle pagine del mio blog mi sentirò libero di parlare, giorno per giorno, degli argomenti sui quali mi sento più ferrato. Spazierò quindi dalla attualità politica al mondo del volontariato, dallo sport ai viaggi, dalle vicende ecclesiali alla lettura dei principali fenomeni sociali

Il freddo riscalda il cuore

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E’ passata la mezzanotte, ho da poco finito di cenare e sono stanco, ma preferisco fissare a caldo (scusate la…freddura!) le sensazioni che mi ha lasciato questa serata, che ho passato distribuendo coperte ed abiti invernali in compagnia di tanti studenti della Università Cattolica di Roma. Andiamo con ordine. La neve a Roma è uno spettacolo, un evento di una bellezza rara che accende la fantasia di grandi e piccini. Passati però i momenti di spensieratezza, sorgono i problemi: quelli ordinari e risolvibili di chi, come me e molti altri romani, non è riuscito ad andare al lavoro ed ha avuto difficoltà negli spostamenti a causa della neve ma comunque sa di avere un letto comodo ed una casa accogliente, quelli straordinari e purtroppo spesso senza alcuna risposta di chi una casa non ce l’ha. Diranno i miei lettori, a risolvere i problemi dei cittadini (“normali” e senza fissa dimora) ci pensa l’amministrazione comunale. Non mi dilungo, sottolineo solo che nonostante i ripet

No alle promesse elettorali, Sì alle Buone Notizie

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Le cronache dei telegiornali sono in questi giorni occupate dalle mille mirabolanti promesse elettorali. Dal 5 Marzo non pagheremo più alcuna tassa, non esisteranno criminalità e disoccupazione, vivremo tutti fino a 120 anni con un reddito minimo garantito di 5.000 euro al mese. Come capite bene, sto usando l’arma della ironia per sottolineare come questa sia una campagna elettorale ripetitiva, noiosa e scadente, che allo stesso tempo monopolizza lo spazio mediatico. Eppure, nascoste negli angoli, relegate in qualche trafiletto, si incontrano delle Buone Notizie, fari di luce nella nebbia che ci aiutano ad avere speranza nel futuro. Ne ho scelte tre, che propongo ai miei lettori, le considero come una “oasi detox” dalle tossine della campagna elettorale. La prima notizia ci arriva da un post di Facebook, poi rilanciato da molte testate nazionali. Leggiamo quanto scrive Elisa Coltro parlando di sua nonna: Questa è la mia nonna Irma ❤ ️, una giovanotta di 93 anni, che stanott

In memoria di Massimo Amicosante.

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Vi avviso subito, questa storia non ha il lieto fine. Mi scuso inoltre in anticipo per le inesattezze nel campo medico/scientifico dovute alla mia direi nulla competenza in materia. Purtroppo, la persona di cui vi parlerò è recentemente venuta a mancare in seguito ad un tragico e banale incidente casalingo, e vorrei dire quasi mi scuso di parlare di Massimo Amicosante all’interno di un Blog che si occupa di Buone Notizie. Eppure, non riesco a ricordare Massimo senza averne il ricordo di una persona serena, competente, impegnata col proprio lavoro a contribuire ai progressi della ricerca scientifica. Son certo che i frutti del suo lavoro ne porteranno tante di Buone Notizie, saranno questi frutti l’eredità che egli lascia alla collettività. Ho conosciuto il Dottor Massimo Amicosante nel corso del mio ultimo viaggio in Mozambico, avvenuto lo scorso mese di Agosto. Sono da anni un volontario della Comunità di Sant’Egidio e quando ne ho l’opportunità mi reco in Malawi o in Mozam

Tornano le Buone Notizie!

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I venti di guerra dalla Corea del Nord, gli ultimi violenti casi di cronaca (già di per sé gravi, ma quotidianamente amplificati dal sensazionalismo e dalla ricerca dei dettagli pruriginosi che tanto di moda vanno nei media italiani), la “solita” conflittualità politica. Eppure, le buone notizie ci sono, esistono, ci donano speranza ed altro non aspettano che di essere portate alle luci della ribalta. Mi fa innanzitutto piacere che il “Corriere della Sera”, probabilmente il più prestigioso quotidiano italiano (anche se personalmente ho fortissime perplessità sulle scelte editoriali adottate dal neo proprietario Urbano Cairo) mi abbia “rubato” l’idea ed iniziato a pubblicare, ogni martedì, un inserto dedicato alle Buone Notizie. In bocca al lupo al quotidiano di Via Solferino. Tre sono a mio parere le Buone Notizie dell’ultima settimana che meritano un approfondimento: Il Pil Europeo che cresce grazie a donne e migranti, i progressi per la stabilizzazione politica del Centrafrica

Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare

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“A casa” e “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” (Matteo 25) sono i due titoli scelti da Gianfranco Filacchione per la sua tavola dedicata al “centro polifunzionale della solidarietà” di Via Anicia – Roma. Vorrei accompagnare i miei lettori alla scoperta di questa preziosa opera, dono dell’autore al Centro di Via Anicia. Devo necessariamente compiere due premesse, in parte collegate. Per quanto io possa provare a dare un tono “giornalistico e neutrale” a queste righe, sono emotivamente coinvolto e, per citare l’autore della tavola, abitante della casa bella ed accogliente di Via Anicia. Seconda premessa, Filacchione è un artista a tutto tondo, musicista, pittore, nonché architetto presso la Sovrintendenza Capitolina, ma per me resta prevalentemente un "compagno di merende" del Sabato (coppia fissa, io al cancello, lui alle firme), nonchè un caro amico. Con queste premesse, proverò ad illustrare ai miei lettori la tavola e con essa, le opere misericordiose c

Domenica tutti a pranzo da "Mammina".

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“Domenica a pranzo vado da Mammina”, è una frase che ho spesso sentito dire da Giuseppe, Idris e da tanti dei miei amici senza fissa dimora. I lettori abituali di questo blog già sapranno che sono da anni un volontario della Comunità di Sant’Egidio, ed in particolare mi occupo di assistenza a quelli che in gergo vengono chiamati “barboni”, ma che sarebbe più corretto definire persone senza fissa dimora. Pur avendo sempre sentito parlar bene di “mammina” (e, badate bene, i poveri non mentono mai, se parlano bene di una realtà potete metterci la mano sul fuoco), non avevo chiaro di cosa si trattasse, ed il mio incontro con questa splendida realtà è stato inizialmente del tutto casuale. Un mesetto fa ho partecipato, presso l’Istituto delle Suore Oblate della Sacra Famiglia, alla presentazione del libro "Scuola a Rotelle"  scritto dal giornalista, scrittore, speaker radiofonico e, permettetemi, amico, Paolo Marcacci. Paolo, sapendo dell’esistenza del mio blog e della

Scuola a Rotelle, la disabilità spiegata ai ragazzi

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Metti una di quelle splendide mattinate primaverili che ti fanno amare Roma nonostante il traffico, i rifiuti, le buche etc... Metti un gruppo di studenti delle scuole medie, attenti ed educati, contenti di partecipare ad un evento fuori dalla routine. Mettici degli insegnanti che svolgono la loro professione con passione e competenza. Metti la brillantezza, la vitalità e lo charme della Onorevole Ileana Argentin, capace di tenere viva l’attenzione dei ragazzi per oltre un’ora, mettici come location l’Istituto delle Suore Oblate della Sacra Famiglia (una bella realtà scolastica ma anche di volontariato “concreto” ed operoso, ma di questo ve ne parlerò in una successiva occasione), mischia il tutto ed ottieni l’appassionante presentazione del libro “Scuola a Rotelle”, scritto da Ileana Argentin insieme al giornalista e scrittore, nonché brillante speaker dell’etere romano, Paolo Marcacci. Andiamo con ordine. Lo scorso Venerdì 7 Aprile, su invito dell'amico Paolo Marcacc