Scuola a Rotelle, la disabilità spiegata ai ragazzi
Metti una di quelle splendide mattinate primaverili che ti
fanno amare Roma nonostante il traffico, i rifiuti, le buche etc... Metti un
gruppo di studenti delle scuole medie, attenti ed educati, contenti di
partecipare ad un evento fuori dalla routine. Mettici degli insegnanti che
svolgono la loro professione con passione e competenza. Metti la brillantezza,
la vitalità e lo charme della Onorevole Ileana Argentin, capace di tenere viva
l’attenzione dei ragazzi per oltre un’ora, mettici come location l’Istituto
delle Suore Oblate della Sacra Famiglia (una bella realtà scolastica ma anche
di volontariato “concreto” ed operoso, ma di questo ve ne parlerò in una
successiva occasione), mischia il tutto ed ottieni l’appassionante
presentazione del libro “Scuola a Rotelle”, scritto da Ileana Argentin insieme
al giornalista e scrittore, nonché brillante speaker dell’etere romano, Paolo
Marcacci.
Andiamo con ordine. Lo scorso Venerdì 7 Aprile, su invito dell'amico Paolo Marcacci ,ho preso parte alla presentazione del libro di cui sopra. Lo
ammetto, sono arrivato un po’ in ritardo, ed ho trovato – e già questa è una
rarità! – un centinaio di studenti, dalla 5° elementare al ciclo della scuola
media, attenti e composti ad ascoltare l’onorevole Ileana Argentin.
In particolare la presentazione verteva sui temi del libro,
ovvero la vita da “carrozzata” all’interno del gruppo classe, i rapporti con professori
e compagni. Di questo non vi parlo, vi invito appunto a leggere il libro di
Marcacci/Argentin, che potete trovare nelle principali librerie oppure seguendo questo link, mi limito a sottolineare, parole della Argentin, l’importanza del “gruppo
classe” come contrasto alle difficoltà derivanti dalla vita in carrozzina.
Il tema della disabilità è complesso, parlandone si può
cadere nel “pietismo” o nel “tecnicismo”. L’elemento che ha caratterizzato in
positivo la mattina è stata a mio parere l’approccio umano e diretto della
Argentin, che si è presentata agli studenti per quello che è, ovvero una persona
con evidenti capacità motorie, ma allo stesso tempo come una donna che ha i
sogni, le passioni, le speranze e le difficoltà di tutte le donne del mondo.
Soprattutto, la Argentin si è presentata come una donna felice, serena,
appassionata della propria vita e del proprio lavoro. L’Onorevole ha parlato ai
ragazzi del suo impegno politico, ma anche del suo tifo appassionato per la
Roma e della sua infatuazione per Richard Gere, ha raccontato la sua vita da
studentessa “carrozzata”, ma ha anche parlato del desiderio di mangiarsi un
buon gelato, senza ingrassare però che lei ci tiene alla linea!
Mi permetto di dire che durante quelle due ore piacevoli all’aperto
la “Disabile Onorevole Argentin” è diventata per gli studenti semplicemente
Ileana, ovvero una persona saggia ma amica, una adulta che ha tanto da dire e
trasmettere ai più giovani. Questo è risultato evidente dalle tante domande che
i ragazzi hanno rivolto, al termine dell’incontro, ad Ileana appunto. Chi le ha
chiesto un consiglio per la scelta del liceo, chi ha rivolto domande più
frivole, chi le ha chiesto “tecnicamente” come si alza dal letto la mattina, e
così via.
La disabilità si contrasta con le leggi, con studi e
convegni, con la ricerca scientifica. Verissimo. Ma giornate del genere contribuiscono
davvero ad “abbattere le barriere” umane e sociali tra chi è “normale” e chi è “diverso”.
A conclusione dell’incontro, Ileana ha proposto ai ragazzi una “gita” per le
strade di Roma, travestiti da vigili, per multare le automobili in sosta nei
posti per disabili. Mi auguro questa gita si faccia al più presto, noi di Buone
Notizie saremo presenti per raccontarlo.
Mario Scelzo
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