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In memoria di Massimo Amicosante.

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Vi avviso subito, questa storia non ha il lieto fine. Mi scuso inoltre in anticipo per le inesattezze nel campo medico/scientifico dovute alla mia direi nulla competenza in materia. Purtroppo, la persona di cui vi parlerò è recentemente venuta a mancare in seguito ad un tragico e banale incidente casalingo, e vorrei dire quasi mi scuso di parlare di Massimo Amicosante all’interno di un Blog che si occupa di Buone Notizie. Eppure, non riesco a ricordare Massimo senza averne il ricordo di una persona serena, competente, impegnata col proprio lavoro a contribuire ai progressi della ricerca scientifica. Son certo che i frutti del suo lavoro ne porteranno tante di Buone Notizie, saranno questi frutti l’eredità che egli lascia alla collettività. Ho conosciuto il Dottor Massimo Amicosante nel corso del mio ultimo viaggio in Mozambico, avvenuto lo scorso mese di Agosto. Sono da anni un volontario della Comunità di Sant’Egidio e quando ne ho l’opportunità mi reco in Malawi o in Mozam

Semi Africani di Speranza

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Sono tempi difficili, dalla Brexit alle mincacce dell’Isis il clima internazionale è teso, da Nizza ad Istanbul un vento di odio e rabbia sembra essersi impadronito dell’Europa. Aggiungiamo il dolore per il tremendo incidente ferroviario in Puglia, una tragedia che si poteva evitare. Confesso che è difficile in questi giorni parlare di Buone Notizie, ma allo stesso tempo ritengo sia ancora più utile ed importante farlo in questi giorni per aiutarci ad allargare l’orizzonte.  I media tendono a focalizzarsi sull’immediato e sulla stretta attualità, questo è anche comprensibile ma rischia di soffocare i semi di speranza che vediamo ogni giorno attorno a noi. Oggi vorrei parlarvi di due semi (come vedremo seme è la parola adatta) che provengono dall’Africa, esattamente dal Mozambico e dal Malawi, due paesi dell’Africa a me personalmente cari grazie ad esperienze di volontariato vissute con la Comunità di Sant’Egidio. Oggi parleremo del Centro Nutrizionale di Matola che compi

Eurafrica, il Continente delle Buone Notizie.

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In Africa non cambia mai nulla…una guerra dopo l’altra….quanti interessi ci sono..e chissà se i soldi che doniamo ci arrivano veramente o non se li mangiano prima .. e tanti altri discorsi da bar che possiamo ascoltare ogni giorno. Potremmo dire che regna un pessimismo generalizzato verso il Continente Nero, terra ricca di materie prime ma anche di contraddizioni, dove convivono fame e diamanti. Eppure proprio in questi giorni ci arrivano dall’Africa alcune buone notizie che fanno ben sperare nel futuro del Continente, in particolare su queste pagine vorrei parlare di tre avvenimenti significativi: 1) Le elezioni in Centrafrica; 2) L’inaugurazione di un laboratorio di Biologia Molecolare in Mozambico; 3) Il viaggio in Africa del Presidente Mattarella. Tre fatti slegati che se però proviamo a legare con un filo comune ci mostrano un Continente vivo, dinamico, che può guardare con speranza al futuro, ed inoltre ci mostrano il valore di una alleanza intercontinentale che può portare

Dream, Il Miracolo della Resurrezione.

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Quello che leggerere è il racconto romanzato, con nomi e luoghi di fantasia, di quanto quotidianamente accade nel Programma Dream , che da anni cura con successi sorprendenti i malati di Aids in Africa. Rebecca non ha neppure 8 mesi quando, accompagnata dalla madre poco più che ragazzina arriva in pessime condizioni al Centro Dream di Inhassoro, nel Nord del Mazambico. In teoria per accedere al Centro bisogna fare una fila e prendere la prenotazione, ma vista la gravità della situazione Melanie, la Coordinatrice del Centro, porta subito Rebecca dal dottore. La bimba è sottopeso e appare notevolmente disidratata, ed ha lo sguardo assente. Il Dottor Giacomo, un Medico italiano che ogni anno passa il suo mese di ferie curando in maniera volontaria i pazienti del Centro, subito le prescrive alcune analisi e tramite delle flebo inizia a dare idratazione a Rebecca. Passa un mese, e con i test effettuati presso il Centro si ha la conferma che sia Rebecca che la Madre sono affet

Cresce l'economia mondiale, cala l'inquinamento.

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La Buona Notizia di oggi arriva … dal pianeta Terra! Per la prima volta in 40 anni nel 2014 non è aumentata l’emissione mondiale di Anidride Carbonica, soprattutto questo avviene in un contesto mondiale di crescita economica. Ovviamente con questo articolo non vogliamo affatto sostenere che il problema dell’inquinamento mondiale sia prossimo alla risoluzione, ma vogliamo sottolineare una inversione di tendenza che lascia ben sperare per il futuro. Chiuderemo l’articolo con un esempio positivo che ci arriva dal Malawi. Andiamo con ordine. I dati della Agenzia Internazionale dell’energia (Aie) ci dicono che sia nel 2013 che nel 2014 l’emissione di Anidride Carbonica Globale è stata di 32 miliardi di tonnellate. Nel frattempo però (anche se presi dalla crisi europea il dato potrebbe sorprenderci), l’economia globale è cresciuta del 3.3%. Tradotto terra terra, con una crescita maggiore c’è stato una produzione minore di inquinamento, questo è il punto nodale che lascia b

Oggi l'AIDS non fà più paura

Pochi giorni fa ho rivisto su La7 il film Philadelphia, un gran bel film ambientato nel 1993 negli States che racconta le vicende di un giovane e brillante avvocato (Tom Hanks), licenziato dai suoi datori di lavoro in quanto affetto dal Virus dell’Hiv. Se non lo avete già visto ve lo consiglio, è un gran bel film, ben girato e con attori sopra la media, ed ha avuto il merito di parlare di Aids in tempi in cui quasi solo nominarlo era tabù. Visto oggi, il film ha anche il merito di mostrarci lo spirito di quell’epoca. Potrei riassumere che, nel 1993 nei prosperi e liberali Stati Uniti, la persona affetta dal Virus Hiv era uno scarto della società, viveva una doppia condanna, sia medica (non esistevano ancora cure adeguate), sia sociale, in quanto l’opinione pubblica riteneva il malato “colpevole” di essersela cercata in quanto omosessuale e promiscuo. Insomma nel 1993 una persona affetta dal Virus Hiv sapeva di essere destinata ad una morte rapida, e sapeva di essere visto con so