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Badheea, dalla Siria in Italia con il Corridoio Umanitario

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Migranti, richiedenti asilo, persone che scappano dalla guerra, profughi… quante volte abbiamo sentito usare questi termini, magari anche in maniera appropriata. Il libro di cui vi parlerò oggi, Badheea, ha un enorme merito, quello di dare al “migrante anonimo” un nome, un volto, una storia , aiutandoci a capire cosa spinge non “il profugo” ma Ahmed, Florian, Sergej, a scappare dalla guerra per cercare la fortuna in un nuovo mondo. Inoltre, mi sento di poter dire che le pagine di questo libro danno voce e sostanza all’Italia migliore, quella del volontariato (in collaborazione con la buona politica, che, sì, nascosta ma esiste), ovvero una realtà che non urla e non resta indifferente al dolore altrui ma al contrario, ogni giorno mette anima, cuore e cervello al servizio della collettività e del bene comune. Andiamo con ordine. Ho il piacere di recensire per i miei lettori il libro “Badheea, dalla Siria in Italia con il Corridoio Umanitario”, scritto da Mattia Civico per la C

I CORRIDOI UMANITARI: NON UN SOGNO MA UNA SOLIDA REALTA'

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“Non vendo sogni, ma solide realtà”, recita lo slogan pubblicitario di un noto marchio immobiliare italiano. Prendendo in prestito queste parole, potremmo dire che l’esperienza dei Corridoi Umanitari, nata come un sogno, è divenuta ormai una più che solida realtà , radicata sia nel tempo (il progetto ha brillantemente superato il primo anno di vita) che nello spazio (la Francia ed altri paesi europei hanno mostrato interesse concreto al progetto). Andiamo con ordine. I Corridoi Umanitari, come forse i miei lettori già sapranno, prevedono la possibilità di far entrare in maniera legale persone che si trovano in una situazione di vulnerabilità e che sono potenziali richiedenti asilo nei paesi di transito limitrofi a paesi di guerra. Il visto è destinato innanzitutto alle donne sole con bambini, alle vittime del traffico di essere umani, agli anziani, alle persone con disabilità o con patologie. Si prevede poi un dislocamento dei profughi in varie parrocchie o associazioni s