Una bella manifestazione, raccontata male.

Sabato scorso ho partecipato alla manifestazione per la Pace organizzata da organizzazioni e sindacati riunite nella piattaforma “Europe for Peace”. Vorrei condividere con voi alcune osservazione, particolarmente riguardo alla copertura mediatica della manifestazione, che a mio parere è stata, e mi riferisco in particolare al Tg1 delle 20.00, il Tg più seguito d’Italia, scarsa ed inadeguata.



Per chi non mi conosce, mi presento. Lavoro a Rai Parlamento come assistente ai programmi, ho un tesserino da giornalista pubblicista (al momento sono in cerca di una collaborazione), sono membro da molti anni della Comunità di Sant’Egidio, una della realtà promotrici della manifestazione.

Andiamo con ordine, prima vi espongo come il Tg1 ha dato nota della manifestazione, poi vi dirò quello che ho visto io.

20.03 – Collegamento con l’inviato da Piazza San Giovanni in Laterano, ovviamente manifestazione finita e quindi piazza vuota, che senso ha collegarsi da lì onestamente mi sfugge. Trenta secondi di presentazione della giornata, lancio del servizio.

20.03.30 circa, servizio di 1.10 secondi, comprensivi di battute di Enrico Letta e Nicola Fratoianni. Ricordo che la manifestazione era senza bandiere di partito.

20.04.50 Un minuto di intervista al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, con domande sulla manifestazione ma anche sulle alleanze per le Regionali del Lazio e della Lombardia.




Ora, io alla manifestazione c’ero e so come è andata, ma per i 5 o 6 milioni di telespettatori che hanno visto il telegiornale, il messaggio che è passato è che sostanzialmente era una manifestazione organizzata dai partiti del centrosinistra, che oltretutto hanno anche trovato il modo di polemizzare tra di loro. Conte a mio parere ha espresso anche concetti sensati, ma onestamente non era la persona giusta da intervistare.

Sul palco di San Giovanni hanno parlato, tra gli altri, Don Luigi Ciotti di Libera, Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant’Egidio, il segretario della Cgil Maurizio Landini, Flavio Lotti promotore della Marcia della Pace Perugia-Assisi… nessuno di loro è stato né citato né intervistato dal Tg1.

Come detto, io in piazza c’ero. Sono arrivato presto, prima di mezzogiorno, ed ho visto pian piano Piazza della Repubblica riempirsi di gente, diversa, colorata, allegra, felice di esprimere la propria voce. Molti ragazzi, e non è che si vedano spesso nelle manifestazioni, molti immigrati, ma anche tanti adulti “nostalgici” dei tempi in cui manifestare era una prassi consolidata. Onestamente, non ricordo negli ultimi anni una manifestazione così partecipata, oltre 100.000 persone che in un giorno anche non felice (faceva molto freddo) sono scese in piazza contro quello che il giornalista Nico Piro ha ben definito come PUB (pensiero unico bellicista). Ho ascoltato parole importanti, diverse da quelle che si sentono tutti i giorni, parole “alternative” a quelle che si ascoltano tutti i giorni nei talk-show (evito di farvi un riassunto, le trovate facilmente in rete, mi permetto di consigliarvi questo bel resoconto fatto dall’Avvenire.

Insomma dopo oltre 8 mesi di guerra, finalmente si è manifestata una voce forte e dissonante, si è alzato un grido di Pace (che attenzione non vuol dire resa dell’Ucraina ma vuol dire la richiesta di maggiori sforzi per l’apertura di un tavolo negoziale), e credo sia stato davvero poco corretto averlo raccontato così male. Altri Tg, va detto, lo hanno raccontato meglio.

Se devo dirla tutta, io non credo si sia trattato di sciatteria, ma di una volontà politica. Non dico nulla che già non si sappia. Il Tg1 è, da sempre, vicino al governo, che sia questo di colore giallo rosso verde o nero. Il governo Meloni (va detto, in continuità con quello Draghi) segue la linea di continuare a sostenere militarmente l’Ucraina. Insomma, meglio non dare troppa voce ai pacifisti, meglio far passare l’idea che questa era la piazza dei 5stelle che però non sono d’accordo con Letta e che comunque non hanno le idee chiare e che insomma vabbè si in piazza manco c’era tutta sta gente e manco hanno detto nulla di nuovo. Poi, massì “confondiamo” la piazza di Roma con quella di Milano, quella sì iniziativa puramente politica organizzata da Calenda perché lui non sia mai non si debba distinguere in qualche modo.

Spiace. Per fortuna la gente si informa in mille modi, e per fortuna in tanti, anche sui media, hanno dato il giusto peso mediatico al forte grido di pace che si è alzato da Piazza San Giovanni in Laterano.

Mario Scelzo

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