Pagelle Post-Elettorali

E’ passato un mese dalle elezioni, sono stati eletti i Presidenti di Camera e Senato, sono state effettuate le consultazioni al Quirinale, il Governo Meloni ha ottenuto la fiducia di Camera e Senato. Insomma, da qui in poi, nel bene o nel male, si fa sul serio, e da cittadino italiano, pur non avendolo votato, faccio gli auguri al nuovo Governo sperando che faccia il bene del Paese. Detto ciò, questo mese ben più di qualcosa ci ha raccontato, i leader ci hanno messo la faccia, ne sono successe di cotte e di crude. Qui le mie pagelle, che non sono… relative alla simpatia o alla stima per l’uno o per l’altro leader, ma sono relative al comportamento tenuto in questo mese.



Premessa, a me piace giocare a carte scoperte. Io ho votato Sinistra/Verdi, sperando in una vittoria del fronte progressista. Sono quindi ovviamente deluso dal risultato elettorale, ma, siamo in democrazia, complimenti ai vincitori. Ora i voti.

MARIO DRAGHI:  9

Il Premier uscente ha dimostrato ancora una volta di essere una persona che ha a cuore il bene dell’Italia. Poteva facilmente lasciarsi andare ad un umano risentimento per essere stato messo alla porta in malo modo, poteva rallentare l’azione di Governo, invece fino all’ultimo minuto è restato saldamente in sella, basti pensare alle trattative sul Price Cup del Gas che enormi benefici porteranno all’Italia e che il Premier ha condotto mentre la Meloni riceveva l’incarico da Mattarella. Inoltre, e non è qualcosa di scontato, Draghi ha sia formalmente che “informalmente” garantito una sorta di continuità nel delicato passaggio tra due maggioranze così diverse, dialogando continuamente con la Meloni e con il suo staff.

Mattarella: 8

Poche parole ma efficaci. Pochi interventi ma calibrati. Il Presidente ha fatto di tutto per accelerare i tempi della partenza del nuovo Governo. Indubbiamente l’esito del voto non lasciava molti dubbi, ma insomma non sono mancati gli elementi di difficoltà e Mattarella, con la sua sapienza, ha aiutato a smussare il terreno, consentendo al Paese di avere un Governo in carica nel minore tempo possibile.

Meloni e Conte:  7

Inizio dal Presidente del Consiglio. Indubbiamente, in questo mese, la Meloni ha tenuto un atteggiamento responsabile, dialogante, moderato. Ha tenuto testa con abilità ai… diciamo tranelli per non dire altro del suo in teoria alleato Berlusconi. Ha mandato messaggi concilianti verso le Istituzioni Europee. Fin qui, e lo dico da “avversario”, quasi si meriterebbe un 8. Personalmente, 1 punto in meno per il pessimo atteggiamento tenuto in Aula, in diretta tv, durante le parole di Giuseppe Conte. Non siamo all’asilo, non si fanno le faccette e le smorfie quando parla uno dei leader dell’opposizione. Ci vuole rispetto, anche, anzi specialmente verso gli avversari. Quelle smorfie, addirittura sembra qualche insulto, sono una offesa a milioni di italiani che la pensano diversamente da lei.




Giuseppe Conte, ora non sempre le sue parole sono condivisibili, ma almeno caz.. lasciatemelo dire, uno che fa opposizione! Che alza la voce! Che contesta le prime iniziative del Governo, si pensi all’innalzamento del tetto dei contanti. Tra i giornali e tv che si stanno “allineando” ed il Pd che….boh….. almeno una voce contraria, che rappresenta i milioni di italiani non legati all’attuale Governo.

Renzi, Calenda, Salvini: 6

Salvini, e già questa è una notizia, ha mantenuto in questo mese tutto sommato un basso profilo, lavorando per l’unità della coalizione. Non ha fatto particolari danni, non ha fatto uscite alla Papetee, non ha citofonato a nessun palazzo, e visti i trascorsi del personaggio, è già un passo avanti.

Renzi e Calenda, più impegnati ad attaccare il Pd che il Governo, “sospettati” di accordi col centrodestra, hanno tenuto in Aula un atteggiamento coerente, di opposizione “matura” e sui contenuti. Vedremo.

Letta: 4

Dopo la disfatta elettorale, ci si aspettava una reazione di orgoglio, un proclama, una scossa, ed invece niente, si va avanti come la Juve di Allegri, per inerzia verso la disfatta. Tre mesi di campagna a dire quanto è cattiva la Meloni, con lei che è abilissima a mostrarsi come una fatina buona. Ora, un mese a parlare di pericolo per la democrazia, quando ancora non c’è in piedi alcun provvedimento. Attacchi al limite del ridicolo, citofonare Serracchiani, sul ruolo delle donne, sul femminismo, sulla denominazione il o la Presidente, e nessuna parola, nessuna proposta, scarsa autocritica. Mi auguro si faccia presto il congresso, che sia però davvero un punto di svolta e di chiarezza, sulla linea politica da seguire, su alleanze e contenuti, perché il Pd attuale se fa solo un “maquillage” rischia davvero di scomparire.




Berlusconi: 2

Non sono mai stato un fan del Cavaliere, ma seppur da “avversario”, gli riconosco negli anni di aver rappresentato una novità, di essere stato sempre capace di reinventarsi anche nei momenti più difficili, di avere sempre avuto un innegabile fiuto per le vicende politiche. Inoltre, se contro il Berlusconi della prima ora sono anche sceso in piazza, quello degli ultimi anni, più moderato, europeista convinto, sponsor di Draghi, pur non essendo nelle mie simpatie godeva della mia stima. Purtroppo, in questo mese, abbiamo assistito al declino umano e politico di una persona allo sbando, probabilmente non sempre del tutto lucida, e quindi manipolabile dalle persone che gli stanno intorno. I bigliettini in aula, gli audio “rubati”, veramente un tentativo patetico di mettere i bastoni tra le ruote al Governo, per cosa poi? Per il ruolo della Ronzulli, che insomma fatemi stare zitto che è meglio. Onestamente mi dispiace aver assistito a questo declino, una fine ingloriosa per un leader che comunque la si pensi ha rappresentato qualcosa per questo paese.

Mario Scelzo

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