Refugee ScART, L'ARTE DEI RIFUGIATI
Un’esplosione di colori che
si genera dall’immondizia, così si potrebbe sintetizzare il lavoro dei
rifugiati artigiani del laboratorio di RefugeeScart. Bracciali, segnalibri,
bicchieri, piatti, sottopiatti, cinture, borse e tanto altro i pezzi unici della
collezione realizzata dai rifugiati del laboratorio situato alla Montagnola,
tutto rigorosamente fatto a partire da materiale di scarto.
““il mio intento insieme a
quelli degl’altri volontari, che seguono e sostengono i ragazzi rifugiati, è di
dare un lavoro, un’indipendenza,.a persone, gl’ospiti dei centri d’accoglienza
che troppo spesso vengono tenute ai margini della società” ci
spiega Marichia Simcik Arese, fondatrice del progetto. “Vista la difficoltà
della crisi, abbiamo deciso che bisognava inventarselo il lavoro”.
I ragazzi rifugiati, che
attualmente lavorano, al laboratorio sono circa una decina, quasi tutti
provenienti dall’Africa subsahariana. Ogni giorno, prima
di andare a lavorare, fanno il giro dei supermercati e raccolgono plastica e carta,
che, poi grazie alla loro abilità rigenerano in ”ecotessuti”.
“In tre anni abbiamo riciclato circa 10 tonnellate
di plastica e prodotto un incasso di 250.000 euro” dice Marichia. “ogni euro
ricavato, va a finire ai ragazzi, in quanto il materiale essendo “mondezza” non
ha costo e la sede ci è stata donato in comodato d’uso gratuito dall’Ama”.
Il laboratorio è anche un
laboratorio “solidale”, in questi anni, infatti, con una parte degl’incassi
sono stati aiutati altri più bisognosi, circa 4000 euro infatti sono stati
donati alle attività d’Emergency.
RefugeeScart, dove Scart sta per Spostamenti Coraggiosi
Aiutando Riciclo Terra, negl’anni ha avuto testimonial di prim’ordine da Erri
De Luca alla presidente della camera Laura Boldrini sino ad alcuni artisti di
Hollywood.
“Cerchiamo così di dare luce
al laboratorio, per poter far lavorare più persone possibili, nella speranza
anche che altri riproducano l’esperienza”.
Si, c’è bisogno, di
replicare e sostenere progetti, come questo, perché come ha ben detto Erri De
Luca, “progetti come REFUGEE scART sono atti di fraternità che suscitano
imitazione ed entusiasmo e realmente trasformano la società."
Segnaliamo, per chi volesse,
due appuntamenti molto interessanti:
il primo la vendita di
Natale, che si terrà sabato 6 e Domenica 7 presso via Paolo Mercuri, 8 dalle
ore 10.00 alle ore 20.00;
il secondo, la mostra espositiva,
che si terrà il 17 dicembre, presso il museo Biliotti, dove verranno esposte
opere fatte con materiale di riciclo.
Adriano Sias.
Adriano Sias.
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