L'Africa non è solo Ebola.

In questi giorni l’attenzione della opinione pubblica è, giustamente, concentrata sulle vicende relative al Virus Ebola. La prestigiosa rivista Time ha incoronato come personaggi dell’anno i cosiddetti “Ebola Fighter”, medici infermieri e volontari che hanno sacrificato tempo, risorse ed in alcuni casi la vita per contrastare la diffusione di questo terribile Virus.



Se la lotta ad Ebola è sacrosanta, ed auspico maggiori risorse e volontà da parte della Comunità Internazionale, quello che vorrei sottolineare oggi è che Africa non vuol dire solo Ebola, Guerre e Carestie.
Vi invito a leggere questo articolo che provo a sintetizzarvi:

  • ·  Secondo il Fondo Monetario Internazionale, tra i dieci Paesi che hanno registrato il maggiore sviluppo nel 2013, sette sono appunto africani: Congo, Etiopia, Ghana, Mozambico, Nigeria, Tanzania, Zambia. 
  • ·  Grazie agli investimenti pubblici in infrastrutture e alla forza del settore dei servizi e di quello agricolo, l’economia dovrebbe far registrare un aumento di circa il 5% nel 2014 e del 5,7% nel 2015.
  • ·     La Banca Mondiale, ritiene che "l’Africa potrebbe essere sulla soglia di un decollo economico molto simile alla Cina di 30 anni fa.
  • ·      La Power Africa Initiative, (iniziativa promossa e finanziata dagli Stati Uniti) in particolare, prevede di raddoppiare l’accesso all’elettricità entro il 2018, con la realizzazione di 30,000 MW di capacità aggiuntiva e la fornitura a 60 milioni tra persone e aziende …. E potrei continuare.

In sintesi, c’è un Continente Africano in rampa di lancio, con economie solide ed in crescita, spesso sostenute da Governi legittimi e democraticamente saldi. Ci sono enormi progresso nel campo della lotta al Virus dell’Hiv ed in molti paesi cresce la speranza di vita. Ho in mente l’esempio del Mozambico (dove si sono tenute ad Ottobre regolari elezioni) che ho visto personalmente svilupparsi a grandi passi negli ultimi 10 anni, ho visto coi miei occhi giovani e rampanti manager del Malawi muoversi con disinvoltura tra smartphone, aereoporti e conoscenza delle nuove tecnologie.



Ho visto coi miei occhi, ma è un dato che appare lampante a chiunque si affacci nel Continente Africano, una presenza forte della Cina nei settori trainanti delle economie nazionali. La Cina ha compreso le potenzialità di sviluppo ancora inespresse nel Continente e, nel bene o nel male, sta imponendo un suo modello di sviluppo africano.

Con il Power Africa Initiative anche l’America di Obama sembra aver compreso le potenzialità dell’Africa; Chi sembra non accorgersene è la stanca ed invecchiata Europa, più preoccupata a difendere da una ipotetica invasione i suoi confini che ad allargare il suo raggio di interesse. Trovo in questo senso molto valida la scelta del Premier Italiano Matteo Renzi che recentemente ha visitato il Mozambico (paese con cui l’Italia aveva una solida tradizione di cooperazione), l’Angola ed il Congo, tre dei paesi “rampanti” del continente, ed ha stretto in tali paesi importanti contratti commerciali.

In conclusione, la Buona Notizia è che Africa non vuol dire solo Ebola, ma inizia a voler dire sviluppo, crescita, voglia di emergere e vitalità.

Mario Scelzo.

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