La Camera approva lo Ius Soli Sportivo
Approvata alla Camera la proposta di legge che
introduce lo ius soli sportivo. Il provvedimento permetterà il tesseramento di
minori stranieri residenti in Italia (almeno da quando hanno compiuto 10 anni) nelle società sportive appartenenti alle
federazioni nazionali, alle discipline associate o agli enti di promozione
sportiva. Con 422 voti a favore, 12 contrari e 6 astenuti Montecitorio ha
dato il primo via libera, la norma ora dovrà passare al vaglio del Senato.
Può sembrare una Notizia insignificante o di
scarso valore, che si perde tra gli sfottò del sorpasso della Lazio sulla Roma,
le perenni discussioni nel Pd, l’eterno ritorno dell’uguale degli scandali
legati agli appalti, la crisi di Forza Italia ed il rigore generoso concesso
alla Juventus contro il Monaco. Si tratta invece di una buona notizia, e soprattutto
chi scrive spera che possa essere un primo passo per l’approvazione dello Ius
Soli in Italia. Come afferma il Ministro Del Rio si tratta di una grande
vittoria di civiltà e di rafforzare l’integrazione dei minori attraverso lo
sport.
“Voteremo Si in modo convinto a questa norma,
ma stiamo parlando di un’intera generazione che cresce nel nostro paese che
rischia di restare straniera, bloccata in un limbo, per questo sollecitiamo il
Parlamento a calendarizzare tutti quei provvedimenti che permetteranno a minori
stranieri, nati in Italia e figli di immigrati, di acquisire la cittadinanza
italiana” ha affermato Milena Santerini, del Gruppo Per l’Italia – Centro Democratico.
Da alcuni anni in Italia è vivo il dibattito
sulla introduzione dello Ius Soli, ma di cosa si tratta? In estrema sintesi, in
Italia vige lo Ius Sanguinis, si diviene cittadini italiani se figli di
genitori italiani, mentre in molti altri paesi come ad esempio gli Stati Uniti
vige lo Ius Soli, si diviene cittadini americani se si nasce in america.
Nel concreto, in Italia abbiamo quasi un
milione di stranieri di seconda generazione, cioè numerosi bambini nati in
Italia, che ascoltano nelle cuffie Fedez e Tiziano Ferro, che gioiscono per i
goal di Felipe Anderson e Dybala, che mangiano Piadina o Polenta, studiano
insieme ai nostri figli, guardano la nostra Tv, magari hanno solo sentito
parlare del loro paese di origine, ma non sono cittadini italiani.
Da almeno tre anni è vivo in Italia il
dibattito sullo Ius Soli, grande merito va dato ad Andrea Riccardi, Ministro
della Cooperazione ed Integrazione nel Governo Monti. A suo tempo, causa anche
il freno del CentroDestra e le difficoltà di un Governo di Coalizione, nessun
passo concreto in merito divenne possibile, ma certamente il solo portare alla
luce della opinione pubblica tale problematica ha aiutato la ricerca di
soluzioni al problema.
Il Premier Renzi ha più volte parlato dell’argomento
e promesso che tale tematica verrà messa in Agenda una volta terminate le
interminabili vicissitudini relative alla legge elettorale ed alla riforma del
Senato; Lo stesso centrodestra (ovviamente esclusa la Lega ormai sempre più
partito xenofobo) ha ammorbidito alcune posizioni e potrebbe essere pronta a
sostenere il cosiddetto Ius Soli Temperato, cioè legare la cittadinanza alla
frequenza di un ciclo scolastico completo; Tradotto, Alejandro, figlio di
genitori Peruviani ma nato e cresciuto a Roma, alla fine della Scuola
Elementare potrebbe diventare un cittadino italiano a tutti gli effetti.
Intanto ci rallegriamo per questo importante
passo avanti, ma vista l’ampia maggioranza trasversale, ci auguriamo possa
essere il primo passo per inserire nel nostro ordinamento lo Ius Soli Temperato.
Concludo con una parentesi sportiva. Se
guardiamo gli ultimi Mondiali di Calcio, notiamo che nella Germania Campione
del Mondo convivono tranquillamente atleti di “pura razza ariana” come
Shweinsteiger, e prodotti del Melting Pot come il Ghanese Boateng, il turco
Ozil, il Polacco Klose. Discorso simile per la Francia che vinse i Mondiali con
l’algerino Zidane, gli Afro Thuram, Vieira etc…. discorso simile per una delle
nazioni emergenti nel panorama calcistico, il Belgio di Lukaku (origini africane),
di Radja Naingoolan Belga/Indonesiano che convicono con Hazard e Cortouis.
Insomma, fosse che a partire dalla integrazione
dei minori, niente niente possiamo risollevare anche le sorti sportive del
nostro paese, ultimamente, specie quelle calcistiche, scese a livelli
bassissimi?
Ben venga lo Ius Soli.
Mario Scelzo
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