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100 Volti Contro lo Spreco

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo relativo allo spreco alimentare ed alle buone pratiche che ogni cittadino può attuare per ridurre lo spreco di cibo, un vero scandalo di fronte a tanta gente che muore di fame. Sottolineamo il valore di una riflessione del genere in contemporanea con l'Expo 2015 che ha come titolo "Nutrire il Pianeta, Energie per la vita". Lascio la parola a Virginia Invernizzi. Lo spreco alimentare è un problema poco discusso nell'opinione pubblica, ma è una delle spie più visibili delle contraddizioni del nostro sistema produttivo che, nell'ambito agroalimentare, crea prodotti che per il 30% vengono buttati nella spazzatura e non consumati.  Lo spreco si genera in tanti punti della catena agroalimentare : dai campi (troppo spesso i prodotti vengono comprati a prezzi talmente bassi che ai produttori non conviene raccoglierli), ai supermercati (nessuno compra un prodotto che scade il giorno dopo e così molti prodotti f

Ponte Mammolo, Solidarietà in Rete

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Oggi vi parleremo del contagio della solidarietà, sottolineando in particolare quanto a volte un semplice tweet oppure un rapido appello in rete possa essere capace di suscitare una rete di solidarietà concreta e contagiosa, ma andiamo con ordine. Roma si prepara, dal Prossimo Dicembre, ad accogliere i numerosi pellegrini che arriveranno in Città per partecipare al Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Si inizia a parlare di decoro, miglioramento dei trasporti, piani di accoglienza straordinari, ma di fatto uno dei primi atti concreti compiuti dalla Giunta Marino per il “decoro”, è stato lo sgombero di oltre 200 rifugiati  o italiani senza fissa dimora che da tempo vivevano, in condizioni certo non ottimali ma tutto sommato dignitose, nel cosiddetto Borghetto della Pace di Ponte Mammolo. Parliamo, per capirci, dell’insediamento visitato a sorpresa da Papa Francesco  nel corso di una sua visita ad una Parrocchia della Periferia Romana.  Parliamo appunto d

Lettera a Matteo Salvini

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Caro Matteo Salvini, volevo informarla che  Alan Mak ,  avvocato trentunenne della City di Londra, è il primo cinese eletto al parlamento di Londra nei suoi 800 anni di storia. Alan Mak è un membro del Partito Conservatore che ha trionfato alle recenti elezioni britanniche, ed ha vinto la competizione nel suo seggio di Havant nell’Hampshire. La famiglia di Mak ha origini Malesi, cresce ad Hong-Kong, Alan nasce a New York, studia a Cambridge e trova lavoro nella City. Parliamo insomma di un prodotto della globalizzazione, un ragazzo di casa nel mondo globalizzato. Quello che volevo sottolineare è che si possono creare mille barriere, steccati, muri, ma alla fine la vita reale li supera tutti. Poi, ad occhio, Alan Mak non sembra un sovversivo militante comunista, anzi il suo profilo assomiglia quello di un membro ideale della società moderna dei consumi, ma quello che vorrei sottolineare è che la sua vicenda mostra come sia impossibile frenare i processi migratori e di mes

La Grande Bellezza (della solidarietà)

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La Grande Bellezza è il titolo del film di Paolo Sorrentino vincitore del Premio Oscar 2014 come miglior film straniero. Film osannato dalla critica, amato specialmente all’estero, film che ha riportato l’Oscar in Italia dopo 15 anni dalla vittoria (quella sì strameritata) di Benigni con La Vita è Bella . Per fortuna di Sorrentino non sono uno stimato critico cinematografico perché personalmente ho trovato La Grande Bellezza un film brutto, noioso, banale, senza trama, scontato. Una carrellata di luoghi comuni su Roma ed i suoi abitanti, neanche particolarmente riuscita. Una serie di belle inquadrature (a Sorrentino riconosco abilità nelle sceneggiature) fine a se stessi. Uno dei messaggi del film dovrebbe essere in sintesi questo: Roma vive nella gloria della sua Grande Bellezza, ma la Roma di oggi è una città triste e squallida popolata da cafoni arricchiti. E’ una lettura che condivido solo in minima parte, perché se è indubbio che esiste una Roma Marcia (basti pensare

Vincere il Male è Possibile

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Che senso ha un Blog che parla di Buone Notizie in tempi così tristi? E’ una domanda che mi hanno rivolto ed alla quale vorrei almeno in parte provare a dare una risposta. Il terremoto in Nepal, le morti nel Mar Mediterraneo, la minaccia diffusa del terrorismo, l’Isis, per non parlare della aggressività quotidiana che si manifesta in tante città, specie nelle periferie degradate; effettivamente scorrendo la lista delle notizie di un qualsiasi quotidiano si vede un quadro triste e disperante, al quale oltretutto ci stiamo sempre più abituando. Direi anzi che ormai tante tragedie ci passano sotto gli occhi e rimaniamo spesso indifferenti dai drammi del mondo, col pensiero “ma io in fondo cosa posso fare”? In tanti, anche chi scrive, siamo preoccupati e/o impauriti per lo stato di salute del mondo. Qui però subentra una enorme differenza tra la paura fine a se stessa, a volte anche irrazionale, ed una sana preoccupazione, direi quasi una angoscia che però ci spinge ad agire

Liberazione

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Liberazione, dalla malattia, dalla guerra, dal peccato, questa la parola chiave che ci guiderà in questa breve riflessione a caccia di buone notizie. L’Isis fa sempre paura, i dati economici non sembrano migliorare, il Governo è in preda alle solite fibrillazioni, l’Opposizione sta messa ancora peggio, il dramma dei migranti in fuga da guerre e carestie, insomma il solito quadro cupo e triste, a cui ci stiamo purtroppo abituando. Eppure, guardando con attenzione alla realtà che ci circonda, scorgiamo in questa settimana almeno tre buone notizie che a mio parere meritano di essere sottolineate e condivise, per ricordarci che è possibile sperare e costruire un mondo migliore: 1) Il Virus Ebola quasi del tutto debellato, 2) i Partigiani ospitati in Parlamento, 3) l’ordinazione sacerdotale di Salvatore Mellone. 1.      Con un post sul suo profilo Facebook, è Gino Strada, il Medico fondatore ed anima di Emergency, ad annunciarci la buona novella della liberazione dalla malatt

James Pallotta contro i tifosi violenti

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In questi giorni stiamo assistendo ad un vero e proprio scontro tra il presidente della AS Roma, James Pallotta, ed alcuni esponenti del tifo organizzato nella capitale. Non sono un sostenitore della Roma e, vivendo a Roma, ho seguito con disgusto alcune manifestazioni legate al tifo organizzato della Roma. Roma è una città particolare per quanto riguarda il tifo, una città sostanzialmente divisa da una profonda rivalità tra le due squadre principali, spesso fomentata da decine e decide di radio private che riescono per diverse ore al giorno a parlare di calcio. Una città spesso ostaggio dei tifosi, con scontri tra le diverse tifoserie e tra le tifoserie e la polizia. La polemica di questi giorni poi è legata ad un evento assurdo di quasi due anni fa, quando a Roma (città che ospita la finale della Coppa Italia) si doveva giocare la partita tra Napoli e Fiorentina. In quell’occasione un gruppo di “tifosi” della Roma (e ricordiamo che la squadra non aveva nessun interesse nella p