La macedonia dell'amicizia

Per preparare una buona macedonia bisogna mescolare attentamente i differenti ingredienti: le fragole, le banane, le mele, aggiungere poi zucchero e limone ed operare qualche piccolo ritocco a seconda dei gusti. Tranquilli, il blog non si è trasformato in una pagina di cucina (anche perchè l'autore possiede scarsissime competenze in materia), ma ho preso l'esempio della macedonia per raccontarvi una delle tante belle iniziative alle quali sto partecipando in questi giorni a Lesbo.




Mi trovo su questa splendida isola che guarda le coste della Turchia insieme ad alcuni amici e volontari della Comunità di Sant'Egidio, nel corso di un mese e mezzo ci alterneremo in oltre 100 persone per realizzare diverse attività di supporto ai migranti "ospitati", si fa per dire, nel campo profughi di Moria. Al campo dedicherò un successivo articolo, oggi restiamo in tema di macedonia.

La parrocchia cattolica di Mytilene, il capoluogo dell'isola, ogni domenica dopo la messa organizza una piccola distribuzione alimentare per i rifugiati. Nello specifico, alla liturgia cattolica partecipano in gran parte rifugiati dell'Africa Francofona, provenienti ad esempio dal Mali, dalla Guinea o dal Niger. Noi ci siamo aggiunti alla liturgia ed al pranzo ma, buona educazione vuole il non presentarsi a mani vuote, abbiamo portato in dono dei coni gelato ed una squisita macedonia.





Non mi dilungo. Finita la festosa liturgia ci siamo riuniti nel cortile della parrocchia ed in pochi minuti non c'era tra noi nè greco nè giudeo (per citare l'apostolo Paolo), nè belga (come il prete che ha celebrato la messa) nè congolese, le musiche africane e la simpatia italiana si sono mischiate alla perfezione ed il cortile si è trasformato in una improvvisata sala da ballo, coi secchi per lavare per terra trasformati in tamburi. Ad arricchire il tutto, la nostra macedonia, una pietanza gustosa che in fondo vuol dire...ho piacere a stare con te, voglio che tu stia bene, ti sono vicino nelle tue difficoltà.




Per un paio d'ore abbiamo portato serenità a persone che stanno vivendo momenti difficili, allo stesso tempo il clima amichevole ha spinto alcune donne a raccontarci le loro complicate storie, in fondo parlare aiuta a superare paure e dolori. Il clima di festa ha in breve tempo contagiato anche noi volontari, ed in fondo ci ha aiutato a capire che, come per la macedonia, la vita è più saporita se arricchita dall'incontro con uomini e donne provenienti da terre diverse. 

Evviva la Macedonia!


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