Post

Il freddo riscalda il cuore

Immagine
E’ passata la mezzanotte, ho da poco finito di cenare e sono stanco, ma preferisco fissare a caldo (scusate la…freddura!) le sensazioni che mi ha lasciato questa serata, che ho passato distribuendo coperte ed abiti invernali in compagnia di tanti studenti della Università Cattolica di Roma. Andiamo con ordine. La neve a Roma è uno spettacolo, un evento di una bellezza rara che accende la fantasia di grandi e piccini. Passati però i momenti di spensieratezza, sorgono i problemi: quelli ordinari e risolvibili di chi, come me e molti altri romani, non è riuscito ad andare al lavoro ed ha avuto difficoltà negli spostamenti a causa della neve ma comunque sa di avere un letto comodo ed una casa accogliente, quelli straordinari e purtroppo spesso senza alcuna risposta di chi una casa non ce l’ha. Diranno i miei lettori, a risolvere i problemi dei cittadini (“normali” e senza fissa dimora) ci pensa l’amministrazione comunale. Non mi dilungo, sottolineo solo che nonostante i ripet

No alle promesse elettorali, Sì alle Buone Notizie

Immagine
Le cronache dei telegiornali sono in questi giorni occupate dalle mille mirabolanti promesse elettorali. Dal 5 Marzo non pagheremo più alcuna tassa, non esisteranno criminalità e disoccupazione, vivremo tutti fino a 120 anni con un reddito minimo garantito di 5.000 euro al mese. Come capite bene, sto usando l’arma della ironia per sottolineare come questa sia una campagna elettorale ripetitiva, noiosa e scadente, che allo stesso tempo monopolizza lo spazio mediatico. Eppure, nascoste negli angoli, relegate in qualche trafiletto, si incontrano delle Buone Notizie, fari di luce nella nebbia che ci aiutano ad avere speranza nel futuro. Ne ho scelte tre, che propongo ai miei lettori, le considero come una “oasi detox” dalle tossine della campagna elettorale. La prima notizia ci arriva da un post di Facebook, poi rilanciato da molte testate nazionali. Leggiamo quanto scrive Elisa Coltro parlando di sua nonna: Questa è la mia nonna Irma ❤ ️, una giovanotta di 93 anni, che stanott

In memoria di Massimo Amicosante.

Immagine
Vi avviso subito, questa storia non ha il lieto fine. Mi scuso inoltre in anticipo per le inesattezze nel campo medico/scientifico dovute alla mia direi nulla competenza in materia. Purtroppo, la persona di cui vi parlerò è recentemente venuta a mancare in seguito ad un tragico e banale incidente casalingo, e vorrei dire quasi mi scuso di parlare di Massimo Amicosante all’interno di un Blog che si occupa di Buone Notizie. Eppure, non riesco a ricordare Massimo senza averne il ricordo di una persona serena, competente, impegnata col proprio lavoro a contribuire ai progressi della ricerca scientifica. Son certo che i frutti del suo lavoro ne porteranno tante di Buone Notizie, saranno questi frutti l’eredità che egli lascia alla collettività. Ho conosciuto il Dottor Massimo Amicosante nel corso del mio ultimo viaggio in Mozambico, avvenuto lo scorso mese di Agosto. Sono da anni un volontario della Comunità di Sant’Egidio e quando ne ho l’opportunità mi reco in Malawi o in Mozam

Tornano le Buone Notizie!

Immagine
I venti di guerra dalla Corea del Nord, gli ultimi violenti casi di cronaca (già di per sé gravi, ma quotidianamente amplificati dal sensazionalismo e dalla ricerca dei dettagli pruriginosi che tanto di moda vanno nei media italiani), la “solita” conflittualità politica. Eppure, le buone notizie ci sono, esistono, ci donano speranza ed altro non aspettano che di essere portate alle luci della ribalta. Mi fa innanzitutto piacere che il “Corriere della Sera”, probabilmente il più prestigioso quotidiano italiano (anche se personalmente ho fortissime perplessità sulle scelte editoriali adottate dal neo proprietario Urbano Cairo) mi abbia “rubato” l’idea ed iniziato a pubblicare, ogni martedì, un inserto dedicato alle Buone Notizie. In bocca al lupo al quotidiano di Via Solferino. Tre sono a mio parere le Buone Notizie dell’ultima settimana che meritano un approfondimento: Il Pil Europeo che cresce grazie a donne e migranti, i progressi per la stabilizzazione politica del Centrafrica

Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare

Immagine
“A casa” e “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” (Matteo 25) sono i due titoli scelti da Gianfranco Filacchione per la sua tavola dedicata al “centro polifunzionale della solidarietà” di Via Anicia – Roma. Vorrei accompagnare i miei lettori alla scoperta di questa preziosa opera, dono dell’autore al Centro di Via Anicia. Devo necessariamente compiere due premesse, in parte collegate. Per quanto io possa provare a dare un tono “giornalistico e neutrale” a queste righe, sono emotivamente coinvolto e, per citare l’autore della tavola, abitante della casa bella ed accogliente di Via Anicia. Seconda premessa, Filacchione è un artista a tutto tondo, musicista, pittore, nonché architetto presso la Sovrintendenza Capitolina, ma per me resta prevalentemente un "compagno di merende" del Sabato (coppia fissa, io al cancello, lui alle firme), nonchè un caro amico. Con queste premesse, proverò ad illustrare ai miei lettori la tavola e con essa, le opere misericordiose c

Domenica tutti a pranzo da "Mammina".

Immagine
“Domenica a pranzo vado da Mammina”, è una frase che ho spesso sentito dire da Giuseppe, Idris e da tanti dei miei amici senza fissa dimora. I lettori abituali di questo blog già sapranno che sono da anni un volontario della Comunità di Sant’Egidio, ed in particolare mi occupo di assistenza a quelli che in gergo vengono chiamati “barboni”, ma che sarebbe più corretto definire persone senza fissa dimora. Pur avendo sempre sentito parlar bene di “mammina” (e, badate bene, i poveri non mentono mai, se parlano bene di una realtà potete metterci la mano sul fuoco), non avevo chiaro di cosa si trattasse, ed il mio incontro con questa splendida realtà è stato inizialmente del tutto casuale. Un mesetto fa ho partecipato, presso l’Istituto delle Suore Oblate della Sacra Famiglia, alla presentazione del libro "Scuola a Rotelle"  scritto dal giornalista, scrittore, speaker radiofonico e, permettetemi, amico, Paolo Marcacci. Paolo, sapendo dell’esistenza del mio blog e della

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Immagine
Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più se sposti un po' la seggiola stai comodo anche tu, gli amici a questo servono a stare in compagnia, sorridi al nuovo ospite non farlo andare via dividi il companatico raddoppia l'allegria. I miei lettori, specie quelli non di primissimo pelo, ricorderanno il testo scritto nel 1973 per l'omonima commedia musicale di Garinei e Giovannini. Parole semplici, emblematiche di una epoca probabilmente più accogliente e con meno tensioni sociali, un tempo nel quale ancora non era radicata nella società la “paura del diverso e dello straniero”. Potremmo dire che in queste strofe si percepisce l’eco di una Italia contadina che inizia a conoscere il benessere, ma, memore dei tempi duri della Guerra, non si fa problemi a “dividere il companatico” col nuovo ospite. L’Italia delle Parrocchie, ma anche delle Sezioni di Partito, comunque la si pensi luoghi di convivialità e socializzazione. Nella nostra e