Friday Good News (3)

Venerdì Pesce, Il Venerdì di Repubblica, e da un mese l’appuntamento con le Friday Good News (#fridaygoodnews su twitter), una selezione delle Buone Notizie della Settimana, un appuntamento che si sta pian piano consolidando anche grazie al numero dei lettori in costante aumento.
Questa settimana tre sono le notizie a nostro parere meritevoli di essere citate: 1) Il sorriso di Bebe Vio. 2) la favola di Melchiorri, dal Cavernoma alla doppietta a San Siro; 3) Il lancio di “Portami Via”, il primo film dedicato ai Corridoi Umanitari. Andiamo con ordine.




Come saprete, nei giorni scorsi Barack Obama ha deciso di riservare all’Italia l’ultima cena ufficiale del suo mandato presidenziale, accogliendo con grandissimi onori il Premier Italiano Renzi e la sua delegazione, una sorta di selezione delle “eccellenze italiane”, da Benigni ad Armani passando per il Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. Non è questo il luogo per lanciarsi in un commento politico, qui vogliamo solo sottolineare la presenza allegra ed entusiasta nella delegazione della schermitrice italiana Bebe Vio, Oro nel fioretto individuale alle recenti Paralimpiadi di Rio de Janiero.

La storia di Bebe Vio è nota a molti, in sintesi estrema l’atleta ha dovuto subire ad 11 anni l’amputazione delle gambe in seguito  ad una meningite fulminante, non per questo però ha smesso sia di praticare la scherma sia di affrontare la vita con entusiasmo. In tanti, in questi giorni, abbiamo seguito con simpatia sui social la sua sorpresa prima e preparazione poi per l’inaspettato invito alla Casa Bianca. In tanti l’abbiamo ammirata per la sua capacità di fare ironia sulla sua condizione, parlando delle “gambe col tacco” da portare in valigia, guardando le foto nelle quali, come qualsiasi coetanea “normale”, sceglieva l’abito adatto per la cerimonia.

Poi, la ciliegina sulla torta: il selfie con Obama nonostante i divieti del protocollo, condito dalla sua affermazione: “it’s not possible?!? I’m sorry, i don’t understand these words..”. Insomma, potremmo leggere nel suo pensiero: vivo allegra e serena nonostante le gambe amputate, ho affrontato e superato mille difficoltà, ho vinto un Oro Olimpico, sono una ragazza felice ed allegra, e vorreste fermarmi con le regole del protocollo? Dispiace notare che qualche imbecille della rete (sì, ho scritto imbecille, così vanno chiamate certe persone), sempre alla ricerca della facile polemica, abbia voluto strumentalizzare la sua presenza a Washington, spiace sottolineare che dalle critiche legittime a Renzi si passi a tacciare di venduti, arrivisti, servi del potere delle personalità di valore come Bebe o come il Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, ma, cara Bebe, sono certo di parlare a nome della gran parte degli italiani, la tua simpatia, spontaneità, voglia di vivere ci hanno conquistato e sono un esempio per ciascuno di noi.




Lo Stadio di San Siro è considerato dagli addetti ai lavori la Scala del Calcio, un goal in quello Stadio può cambiare una carriera, figuriamoci due! Domenica scorsa era di scena Inter-Cagliari, con la formazione nerazzurra favorita nei pronostici, ma… Icardi e soci non avevano fatto i conti con Federico Melchiorri. Il nostro bomber, dopo una discreta carriera nelle serie giovanili, si era affacciato appena ventenne alla Serie A col Siena più di dieci anni fa. Poi alcune difficoltà, una carriera sulla carta promettente che stenta però ad ingranare, ma soprattutto nel 2010 una diagnosi terribile: Cavernoma.  

Lo scorso anno il Cavernoma (un attorcigliamento dei vasi sanguigni nel cervello) divenne abbastanza “noto” in ambito sportivo visto che colpì il difensore romanista Leo Castan, e proprio Melchiorri (all’epoca già tornato a buoni livelli col Pescara in Serie B) intervenne in sostegno del suo più famoso collega raccontando il suo ritorno alla attività sportiva: “Io penso che non era destino, non sono un predestinato, ma nemmeno un miracolato. Io ho capito dopo l'operazione che, per avere le fortune nella vita, devi guadagnartele, quindi soltanto col lavoro, con la mentalità giusta e i sacrifici che deve fare un atleta, puoi arrivare dove sono adesso io”.
La mentalità ed i sacrifici hanno guidato Melchiorri nella sua “seconda” carriera dal Tolentino alla Maceratese, dal Padova al Pescara, fino alla Serie A col Cagliari, dove, per ora, si è presentato con una doppietta a San Siro, e chissà che non siano solo le prime marcature della stagione.  Troppo facile paragonare poi i sacrifici di Melchiorre, autore di una doppietta, con le bizze da primadonna di Icardi, potenzialmente un Campione, che sta sprecando il suo talento tra litigi coi tifosi, autobiografie ritirate dal commercio, errori continui sul campo (si pensi al rigore sbagliato proprio contro il Cagliari) e nella vita quotidiana.

In conclusione parliamo di "Portami Via", un documentario che ripercorre la storia di una famiglia siriana, ora in Italia, grazie ai "Corridoi Umanitari" (Più volte su queste pagine abbiamo raccontato storie legate a questo “canale di salvezza”, dalla vita che rinasce a Brescello all’inizio dell’anno scolastico a Bari e segnalo poi da cronista che gli articoli in cui parlo dei corridoi umanitari sono quelli più letti del Blog, si tratta quindi di un tema che ha una forte attrattiva sulla opinione pubblica).

L’autrice, la giornalista Marta Santamato Cosentino, ha seguito il percorso di una famiglia di profughi siriani dal campo profughi di Tripoli in Libano al loro arrivo a Torino, soffermandosi sia sulle cause che hanno costretto la famiglia Makawi a lasciare la Siria, sia sul “percorso” diplomatico (specifico, nel pieno rispetto della legislazione europea vigente) e sul lavoro degli operatori delle Chiese Evangeliche e della Comunità di Sant’Egidio. Scopo del lavoro della giornalista è quello di, parole sue:  “raccontare e divulgare quella che ritengo una chance per la salvezza. L’incontro con gli operatori dei Corridoi umanitari “è stata una poesia della salvezza” ha detto anche Jamal, (una delle persone accolte a Torino)».




Vi invitiamo a guardare il trailer del film/documentario, per ora presentato con successo a Milano, vi terremo informati sul “percorso” cinematografico e/o televisivo, vi segnaleremo eventuali proiezioni o anteprime di questa opera capace di raccontare con delicatezza una delle realtà più belle e significative del nostro tempo.


Mario Scelzo

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