Friday Good News (1)
Torna l’appuntamento del Venerdì con le Friday Good News, una
selezione delle buone notizie della settimana prese dai principali organi di
informazione. Se volete conoscere meglio le origini e direi lo scopo di questa
rubrica, vi rimando al Numero Zero pubblicato la settimana scorsa.
La prima Buona Notizia della settimana è a mio parere il
fallimento del Referendum anti immigrati fortemente voluto dal Presidente
Ungherese Orban, che arriva pochi giorni dopo la notizia della candidatura all’Oscar
del film italiano “Fuocoammare”.
In sintesi potremmo dire che se Orban simboleggia l’Europa
dei Muri e della Inaccoglienza, Fuocoammare racconta il lavoro, le speranze ma
anche le difficoltà dei lampedusani ed attraverso di essi dell’Europa della Accoglienza.
Abbiamo due visioni ideologiche a confronto e potremmo dire che questa
settimana segna una vittoria della Accoglienza contro la logica dei Muri.
Il referendum ungherese di fatto non aveva alcun valore
legale, potremmo dire sia anche stato superato dagli eventi e da nuove
direttive europee, ma aveva un fortissimo valore simbolico (Per maggiori
dettagli sul referendum ungherese vi rimando a questo commento de Il Post che ben spiega i contorni della vicenda.)
Provo però a fare un
rapido commento.. In sostanza il Presidente Orban rivendicava il diritto del
suo paese di far parte a pieno titolo della Unione Europea ma rifiutando poi le
decisioni sul tema della immigrazione prese dalla stessa Unione.
Sintetizzando all’estremo, il popolo ungherese non
partecipando al referendum (che ha avuto un quorum del 43%) ha detto no alla
politica dei muri, del filo spinato e della inaccoglienza che sta
caratterizzando l’operato di Orban. Ora, non vogliamo qui affermare che tutto
funzioni alla perfezione, che non ci siano enormi problematiche da affrontare a
livello europeo rispetto alle tematiche migratorie, ma il popolo ungherese ci
conferma che la risposta di fronte ad un tema così complesso non può essere
quella dei muri, dell’isolazionismo, delle felpe di Salvini e del pugno duro di
Orban.
La seconda buona notizia è la nascita di un prodotto
innovativo nel palinsesto televisivo italiano. Da poche settimane è nato “Tg3
nel Mondo”, una edizione del Tg3, in onda la domenica sera attorno alle 23.45,
interamente dedicata ad approfondimenti e notizie dall’estero. Qualche mio
attento lettore saprà che lavoro al Tg3, ma ne avrei parlato in ogni caso.
A mio parere la Tv italiana ed in particolar modo il mondo
della informazione televisiva sono colpite da due gravi malattie: il localismo
ed il sensazionalismo. Ogni giorno per ore ed ore i telegiornali ripetono per
mille volte l’ultima provocazione di Grillo, enfatizzano in positivo o in
negativo gli ultimi dati dell’Istat, seguono ogni passo del premier – questo
per quanto riguarda il localismo – o, peggio, provano ad intervistare la figlia
della vittima del caso di cronaca di turno, si informano dal salumiere se
l’autore dell’omicidio mostrasse stranezze nel comportamento, sviscerano la
vita privata di chi suo malgrado ha subito o commesso un reato. Localismo e Tv
del Dolore, in un circolo mediatico che si rincorre ogni giorno.
Bene, il Tg3 Mondo porta nella televisione italiana una
ventata di freschezza ed originalità. Il telespettatore viene informato di
quanto succede in Venezuela, nelle Filippine, udite udite si parla perfino di
Africa, un continente pieno di risorse e problemi che rarissimamente trovano
spazio nei telegiornali. Per quasi mezz’ora siamo aiutati ad allargare i nostri
orizzonti, direi che guardare il Tg3 nel Mondo ci aiuta a superare il localismo
quotidiano ed in qualche modo ci permette di relativizzare alcuni problemi del
nostro paese. Inoltre, si tratta di un programma originale, e questo non è
affatto scontato in un panorama televisivo dove è possibile vedere un talk-show
che imita il talk-show rivale, programmi che cambiano il titolo ma sembrano
fotocopie di altri già visti, ospiti ed opinionisti che non si sa per quali
meriti professionali sembrano vivere sulle poltrone di questo o quel programma,
discettando di politica, di gossip e/o di calcio con la stessa arroganza
ed incompetenza. (ogni riferimento ad
Andrea Scanzi è puramente casuale).
La terza ed ultima buona
notizia la possiamo leggere sulle pagine di Repubblica e ci parla di un
caso di Eccellenza Sanitaria in Italia. Presso il Policlinico San Donato di
Milano è stato effettuato, con successo, il primo intervento al mondo di
ricostruzione del Ventricolo sul cuore di una bambina di 10 anni. Siamo
abituati a criticare la Sanità Italiana, e direi facciamo anche bene a farlo
visto che esiste un enorme squilibrio tra differenti strutture e regioni, penso
sia giusto dare visibilità ad interventi del genere, che coniugano innovazione,
ricerca, buon utilizzo dei fondi pubblici. Non scordiamoci mai del valore di
una Sanità Pubblica gratuita ed accessibile a tutti, in grado di restituire ad
Elisa (soprannominata dal personale medico “Il Pulcino Combattente”) la gioia
di vivere.
Mario Scelzo
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