ZANARDI, OVVERO COME VINCERE LE SFIDE QUOTIDIANE.
Il 15 Settembre del 2001 la vita di Alex Zanardi, pilota di
Formula 1 prima e delle categorie Cart poi, ha uno sfortunatissimo incontro col
destino. Nel circuito tedesco del Lausitzring, a pochi giri dalla fine, la vettura
di Zanardi va in testacoda ed il pilota viene colpito da una delle altre
automobili in gara; Seguiranno coma, lentissimo recupero ospedaliero, 15
operazioni, amputazione degli arti inferiori.
Il 5 Settembre del 2012 la stessa persona vince la medaglia d’oro
alle Paraolimpiadi di Londra nella disciplina dell’Handbike ( una sorta di
ciclismo per disabili). Nel frattempo, dal 2001 ai nostri giorni, Zanardi ha
ripreso a gareggiare nei Cart, continua a gareggiare e spesso vincere nell’Hanbike,
ha intrapreso una brillante carriera di conduttore televisivo, è volto e
testimonial di numerose iniziative benefiche etc…..
Sintetizzando, quello che nel 2001 era, secondo la logica
corrente del mondo, uno scarto, un peso, un “costo” per il sistema sanitario,
oggi è una persona felice, realizzata, con molti sogni ancora da realizzare.
Zanardi ci ha mostrato e tuttora ci mostra, con la forza dell’esempio,
quanto sia importante la forza di volontà, la tenacia, il non arrendersi di
fronte ai problemi per quanto grossi possano essere. Se questo è stato sempre
vero, lo è ancora di più in questa epoca dove spesso prevale un vittimismo
diffuso, una cultura del lamento sterile, dove ognuno si sente autorizzato a
lamentarsi per piccole cose quando esistono miliardi di persone che soffrono.
Dal 2012 in particolare Alex Zanardi conduce “Sfide”,
programma di approfondimento sportivo di RaiTre che a parere di chi scrive è
uno dei migliori prodotti della Televisione Italiana.
Per quei pochi che non lo conoscono, Sfide, attualmente in
onda il Venerdì Sera in seconda serata su RaiTre, è un programma capace di
parlare del lato più bello dello Sport, quello non schiavo delle logiche
commerciali che sempre più spesso la fanno da padrone, ma lo Sport capace di
emozionare, di diventare “storia collettiva”, di farci sognare.
Sfide ci racconta l’epica di momenti come
ITALIAGERMANIAQUATTRATRE’, una partita ormai simbolo di un’epoca, ci porta a
ripercorrere le gesta di Pantani, la rivalità tra Coppi e Bartali che diviene
il confronto tra il Campione “diverso” e quello “buon padre di famiglia”. Sfide
ha ben saputo raccontare negli anni le storie personali, fortunate o meno, di
Campioni come Agostino di Bartolomei, Giorgio Chinaglia, Roberto Baggio e tanti
altri.
Come dicevo, dal 2012 la conduzione di Sfide è affidata ad
Alex Zanardi, e chi meglio di lui, con la sua storia personale, può raccontare
con efficacia il senso di sfida che pervade ogni sportivo, dai campetti di
periferia ai grandi palcoscenici mondiali.
Va detto che oltre alla forza della sua esperienza di vita,
Zanardi ha anche, a mio parere, i tempi del conduttore Tv: mai una parola di
troppo, mai sopra le righe, sempre lucido e concentrato, spesso aggiunge un
tocco di ironia con il suo houmor romagnolo.
Auguriamo allora ancora successi sportivi a Zanardi, e
speriamo di continuare a vedere a lungo Sfide nel Palinsesto di RaiTre.
Mario
Scelzo.
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