Passi Avanti Contro il Virus Ebola.
In
questi giorni l’opinione pubblica e l’attenzione dei Media è quasi totalmente
presa dalle vicende legate al terrorismo, dal solito caos politico in Italia,
le polemiche sulla liberazione delle due volontarie italiane, il rigore per la
Roma etc…
Distratti
da notizie più o meno importanti, forse non ci stiamo accorgendo che, ed uso
molta prudenza nel dirlo, il contagio del Virus Ebola è in forte calo.
Numerose Fonti come questo articolo del Corriere della Sera, oppure la testimonianza su Facebook di Gino Strada che in parte vi riporto:
(«Forse ci siamo. Forse si riesce a sconfiggere questa epidemia. Il numero di nuovi casi sta diminuendo rapidamente ogni giorno, speriamo non si verifichino nuove impennate. Forse tra poco potremo dire che l’epidemia di Ebola è finita in Sierra Leone. Ma che fatica! E quanti miracoli ci sono voluti.)
convergono nel dire la stessa cosa: il numero delle nuove infezioni è in calo, la
curva dei contagiati inizia a scendere ed il clima sociale nei paesi
maggiormente coinvolti, come la Liberia e la Guinea, inizia ad essere più
sereno.
Valga
come esempio, si sta regolarmente disputando in Guinea Equatoriale la Coppa d’Africa,
competizione “rifiutata” dal Marocco per paura del contagio del Virus, e la
Guinea Conaky, uno dei paesi maggiormente colpito dal Virus, è regolarmente in
campo ed ha anche ottenuto un pareggio contro la più accreditata Costa d’Avorio.
I
Passi Avanti nella lotta contro il Virus Ebola sono certamente una Buona
Notizia (anche se è ovviamente presto per abbassare la guardia), ma ci dicono
anche che la mobilitazione internazionale serve a qualcosa, che lo sforzo di
tutti, singoli o istituzioni, può essere utile a migliorare la situazione.
L’Onu
e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con tutti i loro limiti, hanno
comunque messo in piedi delle strutture adeguate per affrontare la diffusione
del Virus. Organizzazioni meritorie come Emergency, MSF, Sant’Egidio con i suoi
Centri Dream, hanno intensificato i loro sforzi nelle aree colpite e, grazie ad
una capillare conoscenza del territorio e delle dinamiche locali, sono stati
delle ancore di salvataggio nei momenti più difficili.
Non possiamo dimenticare l'eroico sacrificio di Medici, Infermieri, Volontari, che specialmente all'inizio della diffusione del Virus hanno cercato di combatterlo quasi senza mezzi, e purtroppo molte persone sono morte per un eccesso di generosità e per la volontà di non abbandonare i malati al loro destino. La prestigiosa rivista "Time" ha eletto gli "Ebola Fighters"come persone del 2014, e ci associamo a questo prestigioso riconoscimento.
Va aggiunto che la
popolazione dei paesi principalmente coinvolti ha preso maggiormente coscienza
dell’esistenza del Virus, e questo ha certamente aiutato ad isolare il Virus ed
a rendere più efficaci le norme igienico-sanitarie necessarie a contrastarne la
sua diffusione.
Ci
auguriamo che la situazione possa tornare presto alla normalità, allo stesso
tempo sarebbe bello non disperdere le energie e le sinergie utilizzate per
contrastare il Virus Ebola, speriamo davvero si possano compiere passi determinanti
per portare gli standars di assistenza medica africana a livelli europei. In
particolare invito a non dimenticare che in Africa ancora oggi si muore per la
Malaria, per la Tubercolosi, per il Virus dell’Hiv (anche se pure qui negli
anni ci sono stati molti passi avanti), per malattie facilmente curabili o “gestibili”
con standard occidentali.
Su
queste pagine abbiamo scritto che l'Africa non è solo Ebola, e sono
personalmente convinto (i numeri in parte già lo dicono, cito sempre il
Mozambico che cresce a botte di Pil del 7-8% mentre da noi firmeremmo per uno
0.5% ) che il prossimo decennio vedrà una crescita enorme delle economie e
della società civile africana.
La
vittoria contro il Virus Ebola sarebbe un primo passo per una nuova rinascita
africana.
Mario Scelzo.
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