Come si cambia per Governare. Il Movimento 5 Stelle e l'Euro, storia di una relazione complicata.


Come si cambia per non morire … come si cambia per amore… canta in uno dei suoi successi Fiorella Mannoia. Bene, la palla break di oggi è dedicata al Movimento 5 Stelle e particolarmente a Luigi Di Maio, parafrasando la Mannoia parleremo di “come si cambia per governare”.




Parliamo ad esempio dell’Euro. Rileggiamo queste parole apocalittiche pubblicate sul Blog di Beppe Grillo il 30 Ottobre 2014:
Un governo italiano serio opererebbe urgenti e drastici tagli non solo al tronfio, parassitario e corrotto settore statale, ma anche a tasse, costo del lavoro e burocrazia. Tuttavia, a oggi, solo Beppe Grillo e la Lega Nord chiedono che lItalia esca dalleuro. Ma gli italiani ancora non capiscono: leuro è il problema, non la soluzione, a meno che non accettino una vera austerità, di proporzioni ben maggiori, e non laccetteranno a meno che non vengano minacciati con le armi.
LItalia, più della Francia, è il grande malato dellEuropa, ed è anche il malato morente….

 Nel corso del 2014 il Movimento annunciava, di conseguenza, l’inizio della raccolta firme per una consultazione che si sarebbe dovuta tenere tra dicembre 2015  gennaio 2016. Secondo i piani originari di Grillo e del M5S l’uscita dall’euro sarebbe dovuta avvenire entro i primi mesi del 2016. Il M5S aveva anche aperto un sito (fuoridalleuro.com) per promuovere la raccolta firme. Il sito però non è più online.

Veniamo a tempi più recenti, è interessante rileggere questa agenzia Ansa:

(ANSA) - ROMA, 18 DIC - "Se si dovesse arrivare al referendum, che però io considero una 'extrema ratio', è chiaro che io voterei per l'uscita, perché significherebbe che l'Europa non ci ha ascoltato. Ma io vedo oggi una opportunità dall'Europa". Lo ha detto a L'aria che tira, su La7, il candidato premier di M5s Luigi Di Maio, rispondendo alla domanda su come voterebbe in caso di referendum per l'uscita dell'Italia dall'Euro.




Già nel programma del Movimento per le politiche del 4 Marzo non vi era più alcun cenno al Referendum anti-euro, ma il “vincitore a metà” delle ultime elezioni si è superato quando, pochi giorni fa, nella conferenza stampa post-consultazioni al Quirinale, ha affermato: «Con noi al Governo l’Italia resterà alleata dell’Occidente nel Patto Atlantico come nell’Unione europea e monetaria».

Discorsi simili si potrebbero fare verso l’atteggiamento del 5stelle nei confronti della Nato. Si nasce incendiari, si muore pompieri, recita un vecchio adagio. La coerenza in politica è una merce molto rara.

Mario Scelzo

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