"Più Verde di Prima"

….I ragazzi di oggi non hanno voglia di fare nulla….stanno tutto il giorno attaccati a quei telefonini….ai tempi nostri era diverso…ma la colpa non è loro, è dei genitori…poi la scuola non è quella di prima…i professori pensano solo allo stipendio….eh signora mia……
Quante volte abbiamo ascoltato, al bar o a cena tra amici, frasi del genere? Forse esiste anche un fondo di verità in queste parole, ma il rischio è che queste diventino una sorta di condanna preventiva verso i sogni e le aspirazioni dei ragazzi, una sorta di “tappo” che gli adulti mettono alle ambizioni di chi si affaccia verso il futuro.




Proprio per questo, anche per smentire questa corrente di pessimismo giovanile, mi fa molto piacere raccontare l’iniziativa “Più Verde di Prima”, tenutasi stamattina presso il Parco del Pineto di Roma, con la partecipazione attiva degli studenti della scuola media Maria Capozzi. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di ripercorrere i passi che hanno portato a questa bella giornata di rinascita ambientale.

Oasi tra le più belle del territorio romano, il Parco del Pineto – dopo anni di battaglie da parte dei residenti – viene di fatto aperto all’utilizzo da parte degli abitanti di Trionfale, Boccea, Montemario e delle zone limitrofe attorno al 1989, diventando sempre più un oasi di relax ed un polmone verde nel cuore di Roma. Questo fino allo scorso 23 Agosto, quando un incendio – si sospetta doloso – manda in fumo oltre 50 ettari di macchia mediterranea.
Qui entrano in gioco le realtà “positive” del quartiere, e si riuniscono alcune delle istituzioni attive in zona: l’associazione Pinacci Nostri, la biblioteca Casa del Parco e l’Istituto Comprensivo Maria Capozzi. Simbolicamente , la rinascita del Parco viene affidata ai ragazzi della scuola media, guidati dal Preside Daniele Liberatore (botanico, nonché storico sostenitore del Parco del Pineto).




La giornata di oggi 3 Novembre, attraverso la manifestazione “Più Verde di Prima” diviene quindi, oltre che una festa, un “raccoglitore” delle differenti opere finalizzate alla Rinascita del Parco. Stamattina, anche grazie alla collaborazione con RomaNatura, sono stati piantati dai ragazzi e dagli insegnanti esemplari di quercia “Roverella”, mentre il pubblico ha potuto ammirare la mostra fotografica dell’artista Alfonso Maria Isonzo ed osservare il murales realizzato dalla associazione di Street Art “Pinacci Nostri”. (Ricordo tralalto che la scuola ha realizzato una retrospettiva fotografica - dal titolo Questo fumo non ci acceca - dedicata ai drammatici momenti dell'incendio, con scatti esposti all'interno dei suoi padiglioni ed esporrà sulla cancellata esterna della Biblioteca Casa del Parco degli acquarelli, realizzati dagli alunni di terza media sul tema ll mio Pineto").

Potrei dilungarmi coi dettagli, vorrei soffermarmi su alcuni punti nodali: la capacità di creare sinergie, il coinvolgimento dei ragazzi, la tutela del creato. Provo a spiegarmi brevemente.



Quando “racconto” le Buone Notizie, mi stupisce sempre un elemento; Il Preside, le associazioni, gli stessi ragazzi potrebbero dire, “ma cosa c’entro io con la rinascita del parco”? “ci pensasse il Comune”, insomma – generalizzo al massimo – il mondo va male ma io cosa posso farci? Non dipende da me. Al contrario, manifestazioni come quella odierna ci ricordano che la Terra è Casa Nostra, è la casa di tutti, e che ciascuno di noi può fare qualcosa per renderla migliore ed accogliente. Questo vale per la tutela dell’ambiente, per l’immigrazione, per la raccolta dei rifiuti, per tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana.

Inoltre, il seppur validissimo Preside Liberatore, seppur animato da buona volontà e competenza ambientale, da solo non sarebbe stato capace di far rinascere un intero Parco. “Più verde di prima” fa emergere il valore di fare rete, creare sinergie, trovare collaborazioni, sostenitori, sponsor. Ognuno contribuisce con il proprio tassello a costruire un Mosaico armonioso, ed ogni tassello ha un valore, che risulta poi “completo” dall’essere parte di una struttura completa.




Tutto questo assume un valore ancora maggiore visto che viene realizzato da ragazzi giovani, che hanno il futuro davanti, i quali da giornate come queste possono comprendere ancor meglio valori come collaborazione, tutela del creato, spirito di squadra, preoccupazione per il futuro dell’ambiente – e probabilmente potranno trasmettere questi sani valori ai loro figli – tutto questo, immagino, divertendosi e vivendo momenti di spensieratezza all’aria aperta. Eventi tragici come le scosse sismiche dell’ultimo periodo ci ricordano quanto sia importante prendersi cura, conoscere e difendere il proprio territorio, sono certo che i ragazzi della Capozzi saranno sempre dei “difensori” della Bellezza del Creato.




Grazie ragazzi, grazie ai professori, alle Associazioni, al Preside che, mi permetto di giocare col suo cognome, è stato un vero Liberatore di energie positive.


Mario Scelzo

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