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Donne e Olimpiadi

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Alcune rapide considerazioni sui Giochi Olimpici. Fa piacere, ad un blog che si occupa di Buone Notizie, notare che in questi giorni siamo tutti presi dalle vittorie o sconfitte dei nostri atleti, mentre ci rapisce la bellezza dello scenario di Rio de Janeiro con le sue spiagge e colline. Le nazioni si combattono, ma sui campi di gioco e non tramite le armi.   Questo non vuol dire che lo scenario internazionale si sia improvvisamente pacificato, è sempre vivissimo il dramma siriano in particolare nella città di Aleppo, ma il terrorismo che nel mese di Luglio aveva dispiegato tutta la sua forza del male nelle città europee   sembra per fortuna “distratto” dai giochi olimpici. I valori dello sport (sacrificio, sudore, tenacia, lotta, resistenza) stanno avendo la meglio sugli pseudovalori propagandati dal terrorismo. Sembrerebbe quasi sia stata ripresa l’antichissima tradizione greca della Tregua Olimpica, quando le città elleniche sospendevano ogni attività bellica per conse

Buone Notizie contro il Terrorismo 2.0

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Le Buone Notizie possono essere un antidoto al Terrorismo e possono aiutarci a costruire un argine contro il Male, ed è anche una responsabilità dei Media quella di tenere basso il livello di ansia della opinione pubblica. Questa la tesi di fondo di quanto leggerete su queste pagine. Luglio è stato un mese tragico. Dalla strage di Dacca, all’incidente ferroviario in Puglia, passando per Nizza, Monaco, dal tentato golpe in Turchia al barbaro attentato nella Chiesa di Saint-Etienne-Du-Rouvray in Normandia (senza contare i numerosi falsi allarmi). I media hanno raccontato quasi ogni giorno le ultime novità relative a questi cruenti fatti di sangue, che hanno sempre più portato smarrimento e paura nella opinione pubblica. A mio parere, siamo di fronte a quello che si potrebbe chiamare Terrorismo 2.0. In pratica è come se attorno al terrorismo “organizzato” dell’Isis si stessero coagulando tante personalità già di per se fragili ed ai margini della società, che vedono ne

Semi Africani di Speranza

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Sono tempi difficili, dalla Brexit alle mincacce dell’Isis il clima internazionale è teso, da Nizza ad Istanbul un vento di odio e rabbia sembra essersi impadronito dell’Europa. Aggiungiamo il dolore per il tremendo incidente ferroviario in Puglia, una tragedia che si poteva evitare. Confesso che è difficile in questi giorni parlare di Buone Notizie, ma allo stesso tempo ritengo sia ancora più utile ed importante farlo in questi giorni per aiutarci ad allargare l’orizzonte.  I media tendono a focalizzarsi sull’immediato e sulla stretta attualità, questo è anche comprensibile ma rischia di soffocare i semi di speranza che vediamo ogni giorno attorno a noi. Oggi vorrei parlarvi di due semi (come vedremo seme è la parola adatta) che provengono dall’Africa, esattamente dal Mozambico e dal Malawi, due paesi dell’Africa a me personalmente cari grazie ad esperienze di volontariato vissute con la Comunità di Sant’Egidio. Oggi parleremo del Centro Nutrizionale di Matola che compi

Buone Notizie da Milano.

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E’ difficile parlare di Buone Notizie dopo il tragico attentato terroristico che ha in questi giorni coinvolto molti nostri connazionali a Dacca. Ai familiari delle vittime vanno le mie sentite condoglianze e sono certo quelle dei miei lettori. Ma ancor di più in questi momenti tristi ritengo necessario dare visibilità e risalto ad alcune notizie che a mio parere sono portatrici di speranza verso il futuro. Oggi in particolare vorrei parlarvi di tre storie/incontri provenienti da Milano che, seppur distinte, se messe insieme creano un clima positivo: l’accordo Sala/Scola per la costruzione della Moschea; la storia di un immigrato albanese oggi imprenditore di successo, il bonus bebè che il Comune garantirà alle neomamme. Andiamo con ordine. Lo scorso 25 Giugno, in uno dei suoi primissimi incontri Istituzionali, il neo Sindaco di Milano Beppe Sala ha incontrato l’Arcivescovo di Milano Angelo Scola ed in sostanza i due hanno concordato sul diritto alla costruzione di una Moschea

La Casa dell'Amicizia.

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L’amicizia è un sentimento che riscalda, metaforicamente ma anche concretamente, la vita delle persone che vivono per strada. La storia che mi appresto a raccontarvi è quella di quattro persone che, sostenute dal sostegno e dall’affetto dei volontari della Comunità di Sant’Egidio, un anno fa dormivano tra i binari della Stazione Termini ed oggi hanno una loro vita autonoma in un appartamento. E’ una storia che conosco personalmente in quanto sono uno dei tanti volontari che ha aiutato il percorso dei nostri quattro amici, ma a tutela della loro privacy cambierò alcuni nomi, date, indicazioni geografiche Ogni volta che Marco incontrava Antonio, uno dei senza fissa dimora ospite della struttura di “Emergenza Freddo” della Comunità di Sant’Egidio, gli diceva…allora…il Cagliari torna in Serie A!, ma Antonio…aspettiamo la matematica! Poi, a promozione raggiunta, Marco dice….allora? ora possiamo festeggiare? E Antonio… ma io veramente non ho mai avuto dubbi! Antonio, Michele,

La Marina Militare Italiana

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Enorme impatto mediatico ha avuto il ritorno in Italia del Marò Salvatore Girone, il quale potrà aspettare in Italia l’esito dell’arbitrato internazionale in merito alla controversa vicenda che lo vede indagato. Pur rallegrandomi per il suo rientro, sinceramente poco condivido i toni apocalittici di certa stampa e di certa politica che parla dei due Marò come se fossero degli eroi nazionali.  Ripeto, mi auguro abbiano un equo processo con la possibilità di vedere riconosciute le proprie ragioni, a nessuno auguro di trovarsi coinvolto in una situazione diplomatica così complessa ed intricata, ma ritengo altre siano le persone da indicare come eroi. I miei eroi sono i membri della Marina Militare Italiana che ogni giorno salvano le vite dei migranti nel Mediterraneo. Quando si parla di un fenomeno complesso come quello della immigrazione nessuno può pretendere di avere una risposta definitiva o “esatta”. Entrano in ballo tematiche complesse, intrecci geopolitici internazion

Da Sassuolo a Frosinone, il Calcio Sano di Provincia.

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Il Calcio è lo sport più amato dagli italiani. Milioni di bambini sognano o hanno sognato negli anni di diventare i nuovi Baggio, Totti, Rivera o Del Piero. Eppure quello che in passato era un gioco oggi appare sempre più come un ricco prodotto di marketing, condizionato sempre più da lobby ed interessi commerciali, e troppe volte il mondo degli ultras e delle curve sale agli “onori” della cronaca “grazie” a risse, scontri, bande di “tifosi” che prendono in ostaggio intere città. Sono un tifoso abbastanza accanito della Maggica Roma, ma confesso che a volte mi passa la voglia di seguire il Calcio, dovendo inseguire le partite tra l’anticipo del Venerdì ed il posticipo del Lunedì ed ascoltando le notizie dell’ennesimo episodio di violenza; Credo sia un sentimento comune a molti tifosi, costretti ad interessarsi di ordine pubblico e fatturato, calendari e bilanci aziendali. Proprietari arabi che comprano squadre in Inghilterra come se fossero una scatola di cioccolatini, giocatori s