La Casa dell'Amicizia.
L’amicizia è un sentimento che riscalda,
metaforicamente ma anche concretamente, la vita delle persone che vivono per
strada. La storia che mi appresto a raccontarvi è quella di quattro persone che,
sostenute dal sostegno e dall’affetto dei volontari della Comunità di Sant’Egidio,
un anno fa dormivano tra i binari della Stazione Termini ed oggi hanno una loro
vita autonoma in un appartamento. E’ una storia che conosco personalmente in
quanto sono uno dei tanti volontari che ha aiutato il percorso dei nostri
quattro amici, ma a tutela della loro privacy cambierò alcuni nomi, date,
indicazioni geografiche
Ogni volta che Marco incontrava Antonio, uno dei senza fissa
dimora ospite della struttura di “Emergenza Freddo” della Comunità di Sant’Egidio,
gli diceva…allora…il Cagliari torna in Serie A!, ma Antonio…aspettiamo la
matematica! Poi, a promozione raggiunta, Marco dice….allora? ora possiamo
festeggiare? E Antonio… ma io veramente non ho mai avuto dubbi!
Antonio, Michele, Thomas e Bruno sono arrivati al Rifugio di
Palazzo Leopardi (da qui in poi così chiameremo la struttura della emergenza
freddo) con storie personali diverse: il lavoro che manca all’improvviso,
dissidi familiari, storie di immigrazione, depressione. Ognuno di loro (insieme
ad altri 8 ospiti, per un totale di 12) ha ricevuto un invito dai volontari di
Sant’Egidio: un posto al caldo durante i mesi invernali. Certo, una struttura
temporanea coi letti a castello, con l’entrata alle 20 ed uscita obbligatoria
entro le 8 del mattino, una soluzione provvisoria utile per superare le
rigidità invernali, per avere una base, la possibilità di lavarsi, avere un
pasto garantito.
Nella struttura di accoglienza (finanziata in gran parte dal Mangiarotti and Friends) si alternano durante l’inverno numerosi volontari (tra
cui il sottoscritto), e l’amicizia quotidiana diviene uno stimolo per
ripartire. Oggi purtroppo è drammaticamente facile finire per strada: un
matrimonio andato male, una azienda che chiude ed in poco tempo si può passare
dalla agiatezza all’indigenza. Tra una battuta sul calcio (nel gruppo della
convivenza abbiamo un laziale, un romanista, un milanista ed un cagliaritano),
una parola di conforto, una discussione di politica e/o sui massimi sistemi, l’inverno
passa in fretta e lascia spazio alla primavera.
La primavera è simbolo di rinascita, e supportati dall'amicizia
i nostri amici rinascono, anche grazie a dei corsi di formazione professionale
organizzati da alcuni volontari. Per farla breve, Antonio ottiene un diploma da
operatore socio-sanitario, Bruno riprende a compiere qualche lavoretto da
carpentiere e così anche gli altri.
La formazione professionale, un letto caldo, un cambio di
vestiario, tutto utilissimo, ma, e sono proprio i nostri amici a dircelo,
quello che davvero li ha rimessi in piedi è l’aver incontrato qualcuno che ha
avuto fiducia di loro anche quando erano in pessime condizioni. Una mano amica
che ti porta un panino quando dormi alla stazione e le Istituzioni si dimenticano
di te, una parola di incoraggiamento quando attorno a te vedi solo disperazione
e porte chiuse, una persona che si ricorda del tuo compleanno quando credi di
essere invisibile, son queste le vere medicine per “guarire” dalla vita di
strada.
La struttura dell’emergenza freddo è in convenzione col
Comune di Roma e per problemi burocratici è costretta alla chiusura nel mese di
Giugno, qui però entra in ballo un anonimo benefattore, che conosce la
situazione degli ospiti e mette a disposizione, a titolo gratuito, un
appartamento. I quattro, che nel frattempo sono diventati amici, accolgono con
gioia e gratitudine l’offerta, garantendo allo stesso tempo (grazie ai lavori
che da poco hanno iniziato) il pagamento delle bollette e delle spese correnti.
Poi, l’amicizia è una rete enorme di protezione e sostegno, quindi, la casa non
è arredata ma in pochi giorni chi rimedia un divano, chi una televisione, chi
una libreria, chi una lavatrice, ed a Giugno i nostri amici sono pronti per
iniziare la loro nuova vita, in una casa con le mura rese ancor più solide
dalla forza della amicizia.
Mario Scelzo
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